venerdì 15 marzo 2024

L'ultimo dei Fuasté in viaggio (e come leggerlo)

In uno spazio avvolgente come una casa, il mio libro L'ultimo dei Fuasté (nato grazie a Edizioni Progetto Cultura) si è messo in viaggio.

Alla galleria Boragno di Busto Arsizio, Cinzia Ghisellini e Michele Tronconi (che è anche l'autore di una delle due prefazioni, assieme a Giuseppe Battarino) sono stati illuminati e illuminanti come mi aspettavo. Ma tutti i presenti hanno fatto parte di una squadra fondamentale per spingere questa barca in acqua. C'è voluta la sensibilità di ciascuno per questa serata e ringrazio in particolare Francesca Boragno e Silvia De Tomasi che ha addolcito il viaggio con biscotti ad hoc firmati Oscar.  Ringrazio ogni persona che ha scelto di stare con noi per entrare nelle vite di Mario e Malik, per varcare la soglia di un'azienda di oggi e coglierne le trepidazioni e le aspirazioni, per tendere una mano, per guardare dentro di sé.

Francesca Boragno, padrona di casa, Marilena Lualdi, Michele Tronconi e Cinzia Ghisellini


Adesso i Fuasté sono in viaggio, specchio dell'eterno movimento che sospinge ogni vita. Ma chi è forestiero, e perché? Come fare la cosa giusta? Come non sentirci soli su quella fragile barca su cui saliamo ogni giorno? 

sabato 9 marzo 2024

Un libro nuovo, una casa che lo accoglie prima di mettersi in viaggio


Il nuovo romanzo è pronto, ne sfoglio le pagine con lo stesso stupore del primo. Sono trascorsi 15 anni, allora era una storia familiare che mi ha fatto afferrare il testimone di mio padre: doveva pubblicarla lui, quella storia. 

Ecco, lo stupore di rivedere pensieri e parole correre su un foglio, così mie eppure già indipendenti come un figlio sa essere, è uno dei pochi punti fissi. Un altro è la casa dove fare la prima presentazione: dove ogni volta ha bussato un mio libro (eccoli tutti QUI) e ha trovato aperto: la galleria Boragno, nella mia città, Busto, a pochi metri da dove era concentrata la vita di famiglia che ispirò "Quando il nonno prese per il naso il re".

Ma siamo arrivati lontano, in molti sensi. "L'ultimo dei Fuasté" è una storia che ha preso forma nel mio percorso e dentro di me e mi ha permesso di condividere un pezzo di cammino importante con Progetto Cultura. 

Perché questo stesso libro è un cammino, un incontro, una conoscenza che diventa inatteso legame, anche contro le proprie dichiarate idee. 

Il primo appuntamento sarà dunque venerdì 15 marzo alle ore 18 in via Milano 4 a Busto. Sarà accanto a me Michele Tronconi, imprenditore che sa dare corpo e anima alle parole e che ha condiviso delle riflessioni su un personaggio chiave del romanzo nella prefazione, e Cinzia Ghisellini, donna di impresa, di scuola, di sport con una contagiosa visione positiva delle cose. Accanto a noi - mercoledì virtualmente - Giuseppe Battarino: ha a sua volta accompagnato questo libro con un'analisi lucida e al contempo appassionante che mi carica molto.

Il libro,  intanto, si può già ordinare nelle librerie e si trova qui sotto in diversi link.

A casa, prima di mettersi in viaggio.

https://www.progettocultura.it/index.php?id_product=1594&rewrite=lultimo-dei-fuaste-marilena-lualdi&controller=product

https://www.ibs.it/ultimo-dei-fuaste-libro-marilena-lualdi/e/9788833565651

https://www.libreriarizzoli.it/L-ultimo-dei-Fuaste-Marilena-Lualdi/eai978883356565/

https://www.amazon.it/Lultimo-dei-Fuast%C3%A9-Marilena-Lualdi/dp/8833565653/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=30A8OVPKMP5EG&dib=eyJ2IjoiMSJ9.Euh_g3kDRykhSVRgwnU5ug.ninvbxJ2BPFHwQUya3Aq6B59R-sZcZSKCeqYiS4I1fs&dib_tag=se&keywords=L%27ULTIMO+DEI+FUAST%C3%A9+LUALDI&qid=1710028993&sprefix=l%27ultimo+dei+fuast%C3%A9+lualdi%2Caps%2C273&sr=8-1

martedì 5 marzo 2024

Sbirciarti dentro

 

Mi offri un varco di ostinata riflessione, tu solitamente voragine di luce che sfugge al mio pensiero.

Il buio ci stringe ancora, ma se c’è uno spiraglio di pace, io posso sbirciarti dentro. Attingere a un respiro, quando il mondo mi afferra alla gola. 

Uno sguardo ancora e io poso la testa su di te.

venerdì 23 febbraio 2024

Gli unici momenti

 


Si posano così su di noi, gli unici momenti in cui lasciar affiorare tutto ciò che è vero - parola che di solito, mi turba assai -,  ciò che non pesa, che impegna ma libera, che fa sciogliere in bocca ogni amarezza.

Sono i momenti unici, come quelli con te. Tutto il resto ha schiacciato la propria anima a terra. Noi voliamo sotto un cielo teso e bellissimo, lo sfioriamo anche senza ali, ci stupiamo di bellezza e teniamo tra le mani un biscotto.

Un piccolo grande cuore, che ci tiene assieme, un patto di cura e farina, che ci mette al riparo e che ci offre infinita leggerezza.

mercoledì 21 febbraio 2024

La mia prima margherita


 Io, cresciuta a fumetti singhiozzanti perché tanto i compiti non li facevo lo stesso se sognavo altro, sobbalzo con un solenne "Gulp" alla tua vista.

Sei la mia prima margherita: che importa quante volte affermano che io ti abbia incontrata? Irresistibile, come lo sguardo che fiorisce dalla tabula rasa delle esperienze.

E grido alla cucciola: guarda, una margherita! 

La primavera mi tortura se penso all'incombente estate; invece mi ancoro qui, alla tua semplicità.

Finché vedrò la mia prima margherita, in questo solenne bordello, sarò salva.

lunedì 19 febbraio 2024

Le parole riposte


Avevo riposto parole, convinta che sui libri figurassero meglio. Stasera, me le sono trovate davanti, brillante di vernice.

Una, l'avevo dolosamente dimenticata: utopia.

Il fatto che qualcosa non si trovi in alcun luogo, il fatto che un luogo stesso non esista, rende tutto irresistibilmente vero, perché ci spinge a realizzarlo.

Le parole riposte, non tornano di moda, ma prendono vita.

E io stasera salirei su un'infinita scala per un luogo che non esiste, solo nell'immaginazione altrui.

domenica 18 febbraio 2024

Ardito e vulnerabile


Ardito e vulnerabile: dimmi se non ti vuoi o non ti puoi allontanare. Mi avvicino ancora, per capire se ti devo aiutare. 

Tu mi sfidi dolcemente, poi voli via ma senza prendere distanze dolorose. Resti a guardare i miei passi incerti e io ti sento più che mai come lui. Vorrei essere capace, come mio padre, di intavolare fischiettanti conversazioni nel suo regno davanti a me, stupita principessa degli stracci.

Tu mi segui dolcemente. Ardito e vulnerabile, come lui, come me. Non hai bisogno del mio aiuto; io del tuo, penso di sì. 

In questi giorni in cui troppi sembrano avvertire il bisogno di diventare rapidamente angeli e vedo lei sempre più triste e sola, io mi aggrappo alle tue piccole ali per un poco. Così posso volare via, ma non eccessivamente: solo per una manciata di metri, a guardarmi tutt'attorno e ancor più dentro di me. 

Poi, torno da lei a raccontarle una storia in cui potrebbe credere, a mostrarle un film che ricorderà ma la farà sorridere, ad ascoltare silenzi e capricci. Arditi e vulnerabili, tutti noi.