domenica 4 settembre 2011

La maledizione di Jersey Shore

Già solo per il fatto che ne sto scrivendo, picchio la testa contro il muro. Oh my God, ci sono ricascata. Per ben due volte in pochi giorno ho sbirciato quell'ammasso di muscoli lampadati, lacca e gel a gogo, indigestioni di cibo e musica che si chiama Jersey Shore. Di più, una volta ho portato inconsapevolmente mamma davanti al video e ho sentito che rideva.
Per disgusto, si intende. Molti di noi si disgustono e poi guardano, anche solo per scuotere il capo. Per salvare la faccia, si pongono profondi interrogativi. Che poi aleggiano nell'aria a lungo.
First of all, le unghie rifatte. Sono nate prima loro o "mi spiace, le pulizie non posso farle?". Nella casa del grande tamarro ce le hanno quasi tutte le girl; poi i maschi si lamentano che le ragazze non puliscano (e non è che ci sia la corsa ai fornelli). Per forza! Già è un casino compiere un sacco di altre operazioni, vuoi che si mettano a lavare? Io adoro lo smalto, ma dovendo ahimé lavare i piatti e fare i mestieri - myself, and I'm proud of it - lo uso raramente. Che fare con quelle unghie finte e intoccabili? Ragazzi, cercate di capirle...
E poi anche voi maschietti, porca miseria. Possibile che contino solo palestra e lampade. Poi mi guardo in giro, nel Northern Italy Shore e vedo che anche mister Radical Chic ha bisogno di una bella abbronzatura artificiale, altrimenti è a disagio.
Per fortuna, ci sono Sam e Ron che si lasciano e si rimettono insieme più veloce della luce. Questa sì che è notizia.
Ragazzi, vi volete decidere una volta per tutte, così cambiamo copione?
Oh my God, sto parlando ai protagonisti di Jersey Shore. Era meglio discutere con il mio amico immaginario.

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