sabato 12 novembre 2011

Pesantissimo mondo

Ne verremo fuori in qualche modo. Adotto la linea di Paul Stanley, once again, tutta la vita.

Some day, someway. Forse somewhere. Si è affacciato il sole su questo pesantissimo mondo, e non capisco bene su cosa si stiano intestardendo in giro con le parole. Non accuso solo i politici, ma tre quarti dell'universo. Perché quando il mondo è pesantissimo, tu sei il primo premio di pesantezza di solito. Difatti, ripongo la medaglia con vacillante orgoglio.

Ma davvero, non capisco proprio cosa stia monopolizzando - di così importante - i nostri pensieri, discorsi, viaggi. Nasciamo, muoriamo e se va bene lasciamo una scia di amore da qualche parte. Non è nemmeno sicuro, ma ci vogliamo credere.

Un pesantissimo mondo, quello su cui vive una labile umanità.

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