mercoledì 9 novembre 2011

Tu e il mio cappotto rosso

I legami si colgono anche dai dettagli. Noi siamo Gemelli, Amico mio, e ci accusano spesso di essere superficiali. Anzi, io mi rifugiavo nel mio giugno per difendermi: casomai, voi nati a maggio...

In realtà, ci sono dettagli che ci toccano e ci uniscono. Tu ne avevi uno speciale impresso: il mio cappotto rosso. "Mari - tu non mi ha mai chiamata Malu - hai ancora quel cappotto rosso?". E io ondeggiavo, smemorata, finché mamma non mi rinfrescava la memoria: lo indossavo vent'anni fa.

Hai persino esportato questo dettaglio, stupendo comprensibilmente qualche interlocutore. Vi ricordate la Mari con il cappotto rosso? Certo che no. Solo tu e mamma. Tra l'altro, lei è Cancerina, e specializzata in dettagli. Quando non mi ricordo qualcosa, i miei familiari e amici sono soliti dirmi: chiedi a tua mamma.

Adesso non so dove sia finito, quel cappotto. So che lo indossavo mentre entravo in un mondo che mi incuteva spavento, ma accendeva anche entusiasmo. Tutti noi pensavamo - nel proprio ruolo, nel proprio abito - di cambiare un pochino il mondo.

Adesso non so dove sia tu, Amico mio. Una parte di me lo sente, l'altra è sempre diffidente verso ciò che è intangibile.

Però, mi sembra di sentire ancora quella tua domanda lieve: "Mari, ti ricordi il cappotto rosso". La r arrotondata, la risata, un abbraccio. Così, tu sei ancora qui.

Nessun commento:

Posta un commento