venerdì 27 gennaio 2012

La noia febbrile e la cioccolata

Non c'è nulla di più inquietante che la noia febbrile. Non siete d'accordo? Ma sì, state facendo non una, bensì mille cose. Alcune irrinunciabili, diverse scivolate sulle vostre spalle e non sapete neanche perché, altre superflue ma magari non ve ne siete ancora accorti.

Ora, non ho idea di quanto scatti la scintilla. O meglio l'epifania, quella illuminazione improvvisa che vi consente di mettere a fuoco la situazione: Dio mio, mi annoio.

Siccome il destino di solito è più benigno di quanto possiamo immaginare, accade che si incroci qualcun altro che provi le medesime sensazioni. Dalla gioia, qualche giorno fa l'ho invitato a bere la cioccolata.

Le nostre tazze erano fumanti e avevamo scelto la cioccolata all'amaretto. Lui mi dice: Mari, non sento l'amaretto.

L'ho incoraggiato: sì, bisogna rimescolare e la trovi in fondo.

Ci siamo guardati negli occhi: che sia la strada per trovare la noia febbrile? Magari traccia anche un antidoto: mescoliamo, ridiamoci su e proviamo a non annoiarci. Facendo un po' meno, forse

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