mercoledì 28 marzo 2012

Buona notte, capitano Scott

Adesso che le stelle si spengono sul serio. Adesso che sorridono, con naturalezza strappata alla neve.

Ti congedi dalla speranza, quel 29 marzo: non penso che possiamo sperare in qualcosa di migliore ora. Prometti che non deluderete nessuno, tanto meno voi stessi: uniti e decisi fino alla fine. Ma la fine, non può essere lontana, scrivi.

Ti ho letto mille volte, capitano Scott, e ho riguardato il tuo volto, quelli di Bowers e Wilson nell'Antartide di 100 anni fa. Avevate solo carburante per due tazze di tè e cibo per due giorni il 20.: il nulla ora vi ha raggiunto.

Ma siete più forti, ancora, di tutto questo.

TI ho letto mille volte, e mi commuove più di tutto le due ultime frasi vergate. Sì, certo, quel richiamo a badare alle vostre famiglie. Ma prima ancora quella frase, così in linea con il comportamento sobrio di Oates: è un peccato, ma non penso di riuscire a scrivere di più.

Hai scritto tutto ciò che dovevi, e di più. Ora riposa, capitano.

Buona notte, capitano Scott

2 commenti:

  1. E' un vero peccato che questa bellissima buona notte sia apprezzabile solo dai pochi appassionati di viaggi e affini. Quel "solo carburante per due tazze di thè..." mi piace tantissimo. Brava Malù!

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  2. Caro finché uno solo ricorderà l'impresa di questi uomini e quanto può fare l'Uomo senza perdersi, anzi trovandosi... varrà la pena viaggiare forse. Grazie!

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