mercoledì 28 marzo 2012

Scott e le lettere

La febbre di non rimanere sepolti sotto la neve e l’oblio: Scott scrive, come può, con le sue ultime energie, non tanto per giustificarsi del fallimento della gara del Polo e del mancato ritorno, quanto per raccontare quanto sono stati incredibili i suoi compagni. Quanto meritino di essere ricordati, tutti, per il loro eroismo.

Spero che queste lettere siano recapitate, un giorno. Esprime l’auspicio Scott, mentre Wilson e Bowers scrutano fuori, si interrogano ancora su quando potranno ripartire. Sull’estremo tentativo di salvezza, nell’Antartide di 100 anni fa.

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