venerdì 23 marzo 2012

Whisky, Lega e rock'n'roll

Dottore, stasera niente medicine se non l'unica che mi rischiara i pensieri: re Talisker. Sono tornata da Varese, come al solito. Non come al solito: questa sera ho partecipato alla presentazione del libro di Reguzzoni, "Gente del Nord".

Dottore, detesto parlare di politica, figurarsi scrivere che per me è arte più soddisfacente dei discorsi dispersi nell'aria. Gliel'ho mai detto? Sono anarchica e quando Marco Reguzzoni osserva - come tanti altri - che non ha idea di cosa voti io, gli posso rispondere con serenità: nemmeno io.

Sono dolcemente, pacificamente anarchica. Stasera ci siamo tuffati in 20 anni fa, quando detestavo già scrivere di politica, ma dovevo. Raramente ho potuto scrivere di argomenti a me cari, e poi sono una Gemelli che si annoia facilmente.

Vent'anni. Nomi, sguardi, notti insonni a sentire come si doveva cambiare il mondo. Come si poteva. Non ero della Lega, come non ero di nessun partito, ma ascoltavo. Anche un po' stupita, seguivo queste persone, per lo più ragazzi della mia età, che si buttavano in un fuoco senza fine, il fuoco del "cambio tutto e subito". Quasi quasi, ci credevo. In pochi mesi, il vecchio mondo non esisteva più, ricordo i corridoi svuotati da Tangentopoli e un vento strano.

Ma non ho voglia di fare discorsi politici, dottore, di dirle che oggi siamo comunque ingessati, stufi marci e anche con meno voglia - realisticamente, meno possibilità - di cambiare il mondo.

Volevo solo spiegarle che quei vent'anni fa sono stati speciali anche per un'anarchica. Perché ho respirato un'aria diversa. Perché ho incontrato amici (alcuni tenuti saldamente, altri persi) e persino un fratello. Quel fratello mi manca terribilmente e se stasera scelgo Mr. Whisky è anche per rischiarare i pensieri. su di lui. So che whisky non è da Lega, ma io sono anarchica, quindi chissenefrega. Ascolto tutti, rispetto tutti, ma se mi stanco e vedo qualcosa che mi sembra storto, lo dico. Peggio, lo scrivo.

Fratello mio, che mi facevi scivolare le lire padane orgogliose in mano, e io sorridevo. Che eri un ragazzo e poi sei diventato un uomo capace di dare grandi lezioni di vita. Tu stasera non c'eri: sei lontano, dove la libertà è tangibile e infinita. Stasera piazzo la "Bohemian Rhapsody", che ti piaceva tanto e ci accompagnò in una tua corsa in auto. Che vizio, questo, eh, tra i leghisti. E vogliamo parlare di come guidavi a Roma la 127 di Speroni, targata Varese?

Whisky, Lega e rock'n'roll. Pensando a quei 20 anni fa e quando i ragazzi come te volevano cambiare il mondo. Il tuo bene continua a fiorire, fratello mio: ed è più profondo di quello cui forse pensavi 20 anni fa.

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