giovedì 19 aprile 2012

Arsenico e vecchi scherzetti

Mi sento un'ameba. Ameba è femminile, vero? Ma sì, tutte le etichette terribili le appiccicano a noi. Sarà questa pioggia sarà tutto il resto, sarà che non ho dormito, sarà tutto ciò che accade, sarà che non riposo da 10 giorni. E basta lamentarti. La sento già, Arguta Paffuta, chiamata da voi magari, confessate. Ha ragione. Il problema è che però ameba mi sento io. Allora cerco di scrollarmi il male di dosso. A partire dall'arsenico del nervosismo, delle tensioni quotidiane, di chi pensa che facendo le bizze risolverà le cose. Calma calma. Cantava Umberto Tozzi. Quasi quasi cantava pure, chissà perché ripete spesso le cose due volte. Io oggi voglio liberarmi (oltre che da questi bizzarri pensieri) dall'arsenico che gli altri usano come il cacio sui maccheroni, e da quello che viene spontaneo a me utilizzare. Magari con un bello scherzetto, uno di quelli che mi vengono spontanei, da Gemellina perversa. Mmm, chi sarà il predestinato? Lo sento, a 10 metri da me lo fiuto. Poi vi aggiorno e vedremo se riesco a smettere di essere un'ameba. Buon proseguimento.

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