venerdì 27 aprile 2012

Il calcio o la finanza


Dal calcio alla finanza, così sogno il futuro sulla scia delle coppe. La bistrattata Grecia, da tanti messa sotto accusa, neanche ha partecipato a questo gioco: è capro espiatorio. A noi nessuno considera, e annaspiamo in silenzio, sotto risa sguaiate dei nostri padroni.

La Spagna ha bevuto la grandeur dei vicini e l’ha pagata con gli interessi: nella vita quotidiana non so quanto, e nel calcio che quella grandeur ha cercato davvero di esaltare.

Ora si scontrano Inghilterra e Germania, la seconda largamente favorita. E contro ogni speranza tifo la prima, come se potesse raddrizzare torti, lei che si è tirata lungamente fuori dal gioco.

Il calcio, la vita, la palla che rotola verso il burrone. Ma qualcuno la prenderà.  Forse, la speranza è di acchiapparla tutti insieme, senza confidare in falsi arbitri. O forse rotolerà libera, finché  noi avremo voglia davvero di scendere in campo. Senza che nessun altro lo faccia per noi.

Guarda che ti fa sognare il calcio, quando tutto sembra andare a rotoli.

Comunque, forza Chelsea, anche – e soprattutto perché  - è impossibile.

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