sabato 28 aprile 2012

Le età rubate


Ci pensavo ieri in mezzo ai ragazzi: siamo sempre nell’età sbagliata. Quando sei giovane, ti raccomandano di avere pazienza, e ti devi affidare a quel “non ancora”.

Ci pensavo ieri scorgendo degli anziani: erano giovani e dovevano aspettare, adesso si sentono dire (anche “solo” nei fatti) non più. L’anziano riferimento per la sua saggezza, messo in sordina da questa corsa perenne.

Età rubate, la sensazione di non contare: prima “non ancora”, poi “non più”.

In mezzo i cosiddetti adulti, sui quali c’è una sola certezza: danno i numeri, in quantità.  Me l’assicura, Arguta Paffuta, e io – come spesso accade – le credo.

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