mercoledì 25 aprile 2012

Quei fratelli silenziosi

Leggo che padre Pio definiva gli angeli nostri fratelli, semplicemente. Io, da figlia unica, posso capire forse meno, ma in fondo no, non credo: quando manca qualcosa, la si desidera, quindi la si ama. Forse posso persino capire meglio?

Gli angeli, fratelli. Silenziosi, invisibili, ma sempre presenti. Sembra il ritratto di un fratello ideale. Solo che quando si tratta di invisibile, c'è la fregatura dietro. Un abbraccio, uno sguardo, una parola che la nostra umanità possono percepire, sono un balsamo incommensurabile.

A volte, però, quando sono davanti a uno specchio, quando sto camminando, quando sono in macchina, mi viene da scostarmi.... da lasciare un posto. Sono gli istanti, bellissimi, in cui persino la mia fragilità si incrina: c'è un'apertura, in cui entra il pensiero strepitoso. Ho un fratello accanto e se mi accarezza e non lo sento, è perché sono debole io. In fondo, la sua luce calda posso sentirla bene, come il suo profumo, se lo voglio.

Buona notte, con i vostri fratelli.

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