giovedì 28 giugno 2012

Supermario, la mamma e tutti noi

Sorridi Mario, sorridi. La legge del contrappasso è così folle che il sorriso poi scappa via dalle labbra di Buffon.

Ma non importa: ragazzi, siamo in finale. Di più, siamo in finale dopo aver battuto, e di netto, la squadra più pericolosa del torneo, quella che doveva fare una passeggiata fino all'ultima partita e più.

Ci siamo. Siamo arrivati fino a qui, tutti insieme. Dello stesso Paese, della stessa, varia propensione (a perdere la testa, a inneggiare, a lamentarsi alla minia incrinatura) e della voglia di dare un abbraccio, subito, alla persona più importante: la mamma.

La mamma abbracciata da supermario, perché è la sua mamma, signori, e chi non lo capisce è su un binario perduto. Ogni mamma che aspetta suo figlio che torni, sorridente o incazzoso.

Siamo tutte mamme, anche quando non possiamo o non vogliamo.

E stasera ciascuno di quei ragazzi è stato il nostro. Mica è finita: vogliamo il meglio, fino alla fine. Per abbracciarlo, guardandolo negli occhi per la sua capacità, la sua ostinazione a combattere.

ciao ciao Germania.

Nessun commento:

Posta un commento