mercoledì 15 agosto 2012

La pace e Cip

E' l'attimo esatto in cui la pace regna incontrastata. Ogni animale che vola nel raggio di 100 metri, sta cenando o sta pensando o si è rotto le scatole di girare.

Il silenzio, si impossessa di tutto e il lago se potesse, annuirebbe. Due battelli sembrano sfiorarsi, poi si allontanano; le vele sono taciturne per definizione.

Non so quanto durerà, ma è pace pura, non sentite?

Cip. Lui qui? Impossibile.

Cip. Cip. Cip. Un cinguettare scandito nel giro di una manciata di secondi, in cui risuona un orgoglio testardo.

Era l'attimo esatto in cui la pace regnava incontrastata. Prima dell'arrivo di Cip. Al quale voglio un dannatissimo bene, ecco.

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