domenica 30 settembre 2012

Leggo per vivere

Leggo per vivere. E quando lo leggo, non lo so nemmeno io. Non credo di avere il tempo per respirare, a volte, ma le pagine sono più forti di me e mi afferrano. Devo fare tutto, e in quel tutto non si insinua nient'altro.

Devo pensare a me, agli altri, al mondo intero: così mi pare, spesso. Eppure una copertina gentile si posa sulle mie mani, come una farfalla. E pagine volano nella mia mente, come pensieri dai caratteri vivaci o delicati. 

Leggo per vivere, perché altrimenti mi mancherebbe il cibo per rafforzarmi. Non so quando io riesca a leggere, e a volte ho l'impressione che siano i libri a leggere me. Perché nel frattempo, quando rialzo lo sguardo sognante o sofferto, tutto è stato svolto attorno a me. E so che sono stata io, forse aiutata da una fata, travestita da libro.

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