domenica 18 novembre 2012

La trasferta di Delos

Li porterei lì, tutti insieme: a Delos, gli euroburocrati e i superaccessoriati, tranne che di buon senso. Li immergerei nel biancore, nell'essenzialità.

Lì ti senti povero e piccolo, non importa quanti titoli o iphone hai. Lì sei tramortito dal sole, dopo un po', che si allea con le sculture silenziose. Lì sei assalito dalla sete, e se non sei rifornito cavoli tuoi. Lì la cultura è nata, come un travolgente atto d'amore, e ne sono rimaste impietrite le sensazioni.

Per molti sono sassi e cocci di passato. Quello che può diventare l'Europa.

Per altri, vita. Quello che può diventare l'Europa.

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