lunedì 14 gennaio 2013

Sapessi dire grazie, come te

Caro amico, dal quale imparo sempre tanto, oggi ti sono particolarmente riconoscente. Ti rendi conto dell'osservazione meravigliosa che hai scritto e che a me non è entrata in testa in 30 anni di vita (Arguta Paffuta, zitta, quelli che mancano al calcolo sono tuoi)?

Io ti rispondo solo grazie... Grazie. E' la parola più bella, amico mio. La più calpestata. La più dimenticata. Quante volte pronuncio "grazie"? Troppo, troppo poco rispetto a ciò che ho ricevuto. Grazie è la negazione del dare per scontato, e a me accade così spesso.

Insegnami ancora. Rivolgendomi un grazie che non merito, mi aiuti a fermarmi un attimo in più e a scandire i grazie che sto dimenticando.

Grazie, un mondo, amico mio. Sapessi dire grazie, come te.

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