martedì 15 gennaio 2013

Tutta mia la città


A casa volevo tinteggiare tutte le pareti di rosso, ma ho desistito. Ho cercato di strappare una tinta così decisa per la camera, ma pure lì mi sono arresa e ho ascoltato sagge propensioni altrui. E oggi, sottovoce, ringrazio.

Non è facile rinunciare ai propri gusti, può aiutare una considerazione: è casa tua, ma non solo. Ci hai investito, ma non solo tu.

Ecco, uscendo dalle pareti domestiche, c'è un aspetto che mi addolora, e spesso mi irrita, di un numero non indifferente di politici. Vengono eletti, piazzati alla guida di enti, da mamma Paese a figlioletta Città. E si comportano come se tutto fosse loro. Prendono decisioni, anche importanti e simboliche, sulle base dei propri gusti e talvolta dei propri errori. Tanto non costa niente... Non devono neanche riacquistare un'altra tinta, se capiscono che non va. Sì. accade, che sbaglino e per cercare di correggere, si lanciano in scelte pazzesche per cui tra l'altro sarebbe carino (sì proprio carino, scusatemi il termine banale) consultare i loro cittadini. Insomma, non sei stato investito dall'alto, ma dal basso: e lì sarebbe delizioso lanciare un'occhiata prima.

Tutta mia la città, è un'ottima canzone. Ma da non prendere alla lettera, magari. Dai su... chiedete l'aiuto da casa, ogni tanto. Chissà mai che scopriate come il rosso non vada bene per le pareti.

Nessun commento:

Posta un commento