martedì 12 febbraio 2013

Giochi proibiti

Sulla piazza ancora testardamente imbiancata, regalo un sorriso a due ragazzetti che si inseguono per tirarsi palle di neve. Ma sì, con quell'aria di indulgenza da adulta, che pur sa cosa si sta perdendo.

Per questo motivo, avverto doppia emozione poco più in là. Un gruppo di uomini tutti d'un pezzo stanno discutendo, con gravità assoluta. Poi, proprio quando si stanno congedando e uno sta salendo in auto, uno di loro cambia espressione; si china, afferra una manciata di neve, la comprime e la tira all'altro in fase di allontanamento.

Il tempo di stupirsi e di scoppiare a ridere. Adesso sì, che mi lascio andare.

Ps nel chiamare "giochi proibiti" questo post, Arguta Paffuta mi chiede se non ho voluto attirare l'attenzione, perlomeno, di un mio fratello speciale, che quando uscì il mio libro con sottotitolo "Storie di eroismo", stava correndo a prenderlo avendo colto una t di troppo.

Rispondo di no, ma per precauzione lo taggerò, insieme a qualcun altro...

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