lunedì 15 aprile 2013

Soffrire in 140 caratteri

Non guardo mezza immagine, come 12 anni fa e come ogni volta in cui posso. Non accendo mezzo tg e non voglio vedere nulla, proprio nulla, sentire toni calcati e recitati, raccogliere concitate dichiarazioni.

Mi basta soffrire in 140 caratteri, twitter basta e avanza. Poche parole ti dilaniano, ma con più pudore, forse con maggiore umanità.

Boston, sapore d'Europa oltre oceano. Sport, tolleranza, rispetto. Non esiste nulla di intoccabile, per l'umanità.

Strappo la spina della tv, che tanto dorme sempre e non la sveglierò stasera.

Si può soffrire, si può morire in 140 caratteri.

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