martedì 28 maggio 2013

Non si conosce mai abbastanza

Entro in una pasticceria che conosco da una vita, o così pensavo. Caffè ottimo. Brioche splendide. Pasticcini e torte naturalissime e a volte hanno persino il vino che è la mia leggenda di una vita, raro e da meditazione massiccia.

Sul più bello, lui vuole condividere una gioia con me: bene, la mia seconda squadra ha vinto.

Io poso la tazzina: scusi, quando?

Lui: la partita di Coppa.

Io, con retrogusto amaro: partita sospesa per nebbia.

Al che lui insiste, per ridarmi il sorriso: è la mia seconda squadra, sa, la Lazio.

Io: qual è la prima?

Lui: la Juventus.

Pago il conto e osservo: ci rivediamo. Perché lei ha proprio i pasticcini buoni.

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