martedì 23 luglio 2013

Il lampo e il respiro

La tempesta notturna ha sballottato i miei sogni, finché non è riuscita a cullarli, ancora. Ma ecco che un fulmine bastardo torna indietro, di soppiatto, ed esplode senza ritegno.

Loro scappano in ogni angolo e a me sembra di vedere lingue di fuoco, crudeli e dispettose. So da dove vengono, so cosa vogliono, so cosa sono riusciti a ottenere. Tanta consapevolezza mi appare fuori luogo e chiudo le persiane.

Questa mattina, senza voler pensare, le ho spalancate distrattamente. A un tratto, una voce mi ha sussurrato: attenta. Mi sono girata e ho visto un cielo blu immenso, che si stava intrufolando nella stanza. Non so come intendesse farsi largo e cosa volesse fare. Ma gli ho lasciato aperto tutto, perché respirasse e ridesse.

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