domenica 25 agosto 2013

A quale età perdonare

Una coppia a messa, come tante. Scrivere d'altri tempi non è criticarle, bensì ammirarle. Lui ha la voce un po' alta, non fastidiosa, anzi bellissima come se amplificasse l'autorevolezza; ma quando esce un attimo, la signora, così fine, non vistosa, mi chiede perdono: "Lo scusi, ha novant'anni".

Mi commuove che appartenga a una leva per me magica, e io gli avrei dato pure dieci anni meno. Mi scusi don, ma rimugino. Un bambino strilla e la mamma chiede ugualmente perdono: è un bimbo. Ci scusiamo per piccoli e anziani, quando fanno di testa loro, ma forse sono gli adulti gli unici che dovrebbero chiedere perdono spesso per ciò che fanno.

Il signore rientra, il respiro accentuato dalla scala. Quando si inginocchia, lo sguardo mio va a una vetrata con un santo dai capelli bianchissimi, come i suoi.

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