venerdì 23 agosto 2013

Doccia scozzese, anzi italiana

Sto provando delizia pura alla mail di un amico scozzese, che mi annuncia l'arrivo per una vacanza in una regione italiana.

Pregusto l'incontro nella mia terra, ma la doccia scozzese incombe. Ho vagliato i prezzi, mi spiega, ma poi ho capito che per quei giorni proprio non mi conveniva: abbiamo deciso così di andare in America.

Repeat please. Questa è una doccia scozzese. Capisco il dollaro, accetto tutti i meccanismi di questo mondo, ma so quanto adorano l'Italia questi miei amici. E mi viene un magone incommensurabile. Il mio Paese ha un mare - e più - da offrire. Dove sbagliamo? Perché da qualche parte commetteremo un errore pure noi, o no? Conosco luoghi così magici, che - se fossero in Scozia - avrebbero dieci pullman di turisti davanti. Con la cultura si mangia (anche), no? E se abbinata coi meravigliosi paesaggi, meglio.

Imploro un segnale, perché la crisi si batte, anche se ci mettiamo in discussione.

Intanto mi becco questa doccia scozzese, anzi italiana.

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