giovedì 19 settembre 2013

Un pizzicotto anzi no

Mi sveglio con questa richiesta, ma solo mormorata. Perché se fosse un sogno?

Un pizzicotto, dammelo ma senza esagerare. Perché mi sento piccina e ho camminato su lastre luminose, tanto che non vedevo i confini del giorno e della notte.

Vedo la mia città, che di più eterne non ne esistono, neanche sparisse stanotte. Vedo la mia gente aggrappata a un calcolo delle probabilità che sfiora l'impossibile. Vedo il mio Papa, con la maglia della mia squadra.

Vedo fede. Tanta fede.

E non credo di volere un pizzicotto, per sicurezza.

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