martedì 24 dicembre 2013

Di chi siamo, più che dove andiamo

Tal chí ancora l'emozione del maestro. Tengo la sua fiaba di Natale, stupenda, perché sa stupire sul l'umana solidarietà.

Un bagliore di egoismo superato, poi il pastore che trova un intruso al posto suo nel presepe capisce che possono rimanere entrambi, una notte e più.

Chissà doveva voleva andare il pastore, ma era felice lì. E penso che conta dove andiamo, solo se ci importa chi e di chi siamo.

Ul maèstar mi ha fregata ancora, con la commozione, attraverso la sua dedica.

A Marilena, a tusa del Nino Lualdi.

Io sono questo, indegnamente, eppure ho qualcosa di lui che nessuno può togliermi o cambiare.


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