lunedì 23 dicembre 2013

Ti uì

Il discorso punta diretto su una persona che sapeva tenere a bada tutti, per il bene. Io lo ricordo, quando arrivava da papà: dovevano sempre fingere di bisticciare, per esser amici.

Così quando arrivavo alla baita, e lui redarguiva i ragazzini che sporcavano il parco. O andava in municipio, con piglio da soldato. A ogni consiglio comunale si presentava e aspettava fuori l'assessore o il tecnico per chiedergli di sistemare un guaio in città.

Noi stiamo lì a parlare e a ricordare. Ma è un suo amico a tratteggiare meglio la figura.

Ti uì. Iniziava sempre così, e noi lo rivediamo.

Due parole, due sillabe in dialetto, raccontano meglio di ore di aneddoti.

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