giovedì 3 aprile 2014

Quasi con parole mie

Non voglio pensare che finirà. Che le voci intelligenti e curiose (per me, termini che possono essere accorpati) vengano spente. In nome di che cosa non so.

E se fosse in nome di una presunta modernità, mi chiedo perché quest'ultima debba essere scambiata per la brama di cancellare ciò che è un pilastro.

Sono così addolorata che non so dirlo Con parole mie. Seguivo ormai poco, causa orari e abitudini immerse nel cambiamento, ma era come poter contare su un vecchio amico dal quale correre appena possibile.

Mi ricordo i momenti magici in cui rientravo a casa a pranzo e potevo gustarmi la saggezza arguta di Umberto Broccoli in tv. Un uomo che sembra sapere tutto e mai che te lo faccia pesare.

La cultura viva e pulsante. La voglio ancora. Con Parole mie.

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