lunedì 30 giugno 2014

L'Olanda e via la polvere dai sogni

Non  solo il pur ammirevole ribaltone. Accade nel calcio metafora di vita e ti inietta una energia con cui potresti capovolgere il mondo. Be', basterebbe scuotere un po' la polvere dai sogni, no?

E' che ho anche una perversione personale in tutto questo. Riesco a vedere, e con opportuna, rassicurante compagnia, solo i minuti finali della partita. L'Olanda sta perdendo e mi dispiace terribilmente, quindi guardo quando mi viene garantita consolazione. Ma non voglio crederci e non ci crederò.

Fuori uno, mi preparo a lunga sofferenza. Macché, smentita ancora nella mia - per fortuna - vana scaramanzia. Glaciali per portarsi a casa quel rigore, glaciale per realizzarlo.

Una reazione di cuore, passione, bla bla sì... Ma per dar fuoco efficace alle emozioni, le devi - anche - congelare.

Il rigore in extremis, quel tiro che non parte mai e si infrangerà contro qualche muro, fosse anche la bravura del portiere.

No.

L'Olanda, il calcio è anche solo un promemoria lieve: via la polvere dai sogni. Con freddezza, in apparenza.

1 commento:

  1. Anche da Cannes abbiamo visto la stessa partita, agli ultimi minuti, G non capiva ancora, io le spiegavo quanto vedessi minuto per minuto! Passato il timore "come per incanto" ci siamo fatti bollicina di Prosecco!

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