lunedì 23 giugno 2014

Notte per un bimbo, giorno per una mamma

Mi ero appena illuminata per Meriam, liberata in Sudan. Un giorno che si univa alla notte, e non erano i lampi a mandare luce di gioia.

Poi leggo un'altra notizia: i dettagli della morte di un ragazzino israeliano, ucciso dal fuoco siriano. Si chiama Mohammad, sì, questo ragazzo è un arabo israeliano. Non fa differenza, per l'amore. Né per l'odio.

Questo ragazzino che stava per cominciare le sue vacanze scolastiche, è morto tra le braccia del papà.

Buona notte, caro Mohammad. Cerco di consolarmi con il giorno di Meriam, ma non ci si può consolare su questa terra, non davvero.

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