sabato 5 luglio 2014

Mica che torno all'82, Brasile

Ho deciso di andare contro me stessa e di pagare dazio. L'ho deciso, basta: non tifo Brasile, non posso. Mi devo far perdonare l'82. Detesto gli esiti scontati. La Colombia mi è dannatamente simpatica.

Mi concentro, quest'anno non tiferò Brasile.  Ma queste panoramiche sullo stadio... i volti dei tifosi. Sì, ma cavolo ci sono anche quelli della Colombia, e sono pure in minoranza: io prediligo le minoranze, a prescindere.

E poi ti viene in mente il grido di un amico antico, anzi non sei certa di non ascoltarlo proprio ora. Lui tifa da lassù e tu che fai, gli remi contro?

Quando risuona il fischio finale, è una liberazione. Sì, voglio essere libera, anche di fregarmene. Ma Luiz si avvicina a Rodriguez, lo abbraccia, fa applaudire lui. Si scambiano la maglia.

Non ce la faccio più. Spengo, mica che torno all'82. E credo al calcio, alla vita, quasi incondizionatamente.

#l'onestafacciadipertini

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1 commento:

  1. Questa me la sono goduta invece, perche avevo paura delle follie del Brasile, Quando l'arbitro ha fischiato il rigore mi son tranquillizzato... I Colombiani li ho conosciuti a casa loro: Bogota, Medellin, Baranquilla, la stupenda fortezza ai Caraibi di Cartagena... Sono piccoli e infestanti, caricati a super cumbie... A te piace quella musica scatenata, a me piaceva folemente... ma anche "cielito lindo", in unn angolo della cattedrale del sale...
    Via, alla prossimaì!

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