domenica 31 agosto 2014

Notte scherzando con la tempesta

Fuochi artificiali, no, fulmini veri e l'impressione che siano andati in cortocircuito solo per l'eccitazione di tornare a far ballare il mondo.

Invece, vanno, si ritraggono, pungono, fuggono piangendo dal ridere. Come se ne avessero raccontata una grossa, tipo che l'estate arriverà ora oppure che siamo tutti più saggi e pronti a ripartire con le nostre serie incombenze.

E ci rido su, con loro.

Notte, scherzando con la tempesta.

Chiederti perché

Quando fingo di mettere tutti i pezzi a posto, so che il mio puzzle resta sconclusionato.

E ti cerco, con lo sguardo, perché sei l'unico al quale chiedere perché. Non mi importerebbe nemmeno la risposta, quella appartiene al Padre che ci ha creati. Ma tu mi daresti una prima, fondamentale risposta con la tua presenza.

Occhi buoni e profondi, con lampo birichino.

Vorrei chiederti perché, papà.

Go down fighting - canzone per la notte

Che illusione, le mie ginocchia che tremano. Importa ciò che voglio, se credo che sia giusto.

E se devo, crollerò combattendo per tutto ciò che conta. A partire dal tuo amore.

Nessun eroe dallo sguardo impassibile, ma noi solo noi. Fragili e vittoriosi sulle nostre paure.

Go down fighting, Nazareth, canzone per la notte.

Parlare per niente, per tutti

Parlare per niente, parlare per tutti: credo che il confine sia così sottile da potersi perdere per sempre, se si prende il sentiero dell'abitudine.

Inner smile - canzone per il giorno

Un solletico di sentimenti che va a toccare proprio lì: il sorriso interiore. Lo sfiora, lo provoca, lo tira fuori con una curiosità vorace.

Poi, forse, lo ammira e tira fuori uno specchio perché anche l'altro possa vederlo.

Esistono fiumi che si uniscono, senza sapere chi ha iniziato prima. Ed esiste un sorriso interiore che vuole farsi scoprire.

Inner smile, Texas, canzone per il giorno.

sabato 30 agosto 2014

Anche se non succede a me

Anche se non succede a me, so cosa significa essere feriti. Scartati, per capriccio o interesse. Usati e buttati anche prima di aver terminato l'utile pasto.

Anche se non succede a me, anche se capita pure a chi mi sta dignitosamente sul piloro, mi spiace. E a modo mio, soffro.

Il coraggio del corpo

Quando il corpo ti dice no, a volte ha più coraggio della mente.

No matter what - canzone per il giorno

Ininfluente il  mondo attorno, persino ciò che fai tu. Niente da vedere, dire o fare.

Non ha alcuna importanza ciò che accade, che corre o si trascina pigramente.

Io voglio bene a te e non c'è più alcuna grigia parete.

No matter what, Def Leppard, canzone per il giorno.

Dialoghi reali - Occhio a chi invecchia

Una signora che conosco, con un cane meraviglioso, carico di anni e di amore, cammina.

Un bambino, con la nonna, lo indica: Guarda che cane brutto.

La signora replica con garbo: Sarai bello anche tu.

E io aggiungo: invecchierai anche tu, bambino. Spero che tu oltre che carico di anni, sarai carico di amore.

venerdì 29 agosto 2014

Il mio maestro e la canzone per la notte

Non ho una canzone per la notte, ma tutta una musica che mi rincorre da oggi pomeriggio.

Da quando ho scoperto che il mio maestro e il gruppo intrepido di miei "concittadinipiù" hanno fatto risuonare la loro voce in Germania.

Sì, dai cassetti tiro fuori anche nome per chi non conoscesse e dettagli quasi da cronaca. Chiudo gli occhi e vedo il coro della comunità di Sacconago. Perché non è un rione, è una comunità ed è questo che me la fa amare. Sono a Lipsia e le loro voci si fondono per la Matthäuspassion, vedo una barba bianca e autorevole spuntare tra di loro.

E' quella di Ginetto Grilli. Lui è un maestro, un amico. Mi fa partecipe della commozione. E io la sento tutta, vibra con quelle note.

Per questo motivo, oggi non riesco ad ascoltare veramente canzoni.

Nel cuore c'è il mio maestro e un coro sinaghino, che risuona in terra di Germania, fino a qui.

Notte con la mia testa e il mio cuore

Il cuore può essere pesante, per far compagnia alla testa. E ascolto tutti, no tutti no: alcuni non mi interessano proprio.

Alla fine, so come si può alleggerire questo peso, scegliendo.

Seguire solo la mia testa, solo il mio cuore.

Notte, abbracciata a loro.

giovedì 28 agosto 2014

Twenty days

Twenty days, indyref. Scotland is getting closer, as I can hardly move. Reading, listening to my friends' voices, watching videos: my heads seems to burst.

But I'm happy. The less I understand, the happier I am. Because when you love someone, you don't need anything else.

Twenty days and I'll be back.

Notte anche senza capire

Una figlia che lotta accanto al padre, per una volta anche per lui, e non viceversa. Non viceversa, come suonava giusto, perfetto.

Una persona che ti rifila una falsità e tu l'accetti con il sorriso, non per ipocrisia, ma perché tanto senti che da un pezzo siete differenti e differenti metodi avete.

Un freddo che scherza con le tue emozioni. E una parola che non esce, come dovrebbe.

Tutto questo dovrebbe anche avere un senso, lo sai forte e chiaro. Ma non importa cercarlo adesso, conta una preghiera.

Notte anche senza capire.

Canzone triste - canzone per la notte

Traditrice, viene a galla la sera, anche se è rimasto come sottofondo tutto il giorno. Ed è una canzone triste, ma al diavolo se l'ammetto. 

Ci giro attorno: allegra ma non troppo.

E ci sono sempre canzoni tristi, che si insinuano nella giornata anche se tu provi a soffocarle. Quando le lasci andare, magari proprio all'imbrunire, ti accorgi che così tristi non sono. 

Avrei un gran da fare.

Canzone triste, Zucchero, canzone per la notte.

mercoledì 27 agosto 2014

Come se fosse tutto grigio

Guardi fuori e tutto brontola di grigio. Puoi convincerti che sia così.

O dare retta alla voce testarda di un uccellino, che si aggrappa all'aria fredda, e dire: esco e danzo, perché non si può vivere come se fosse tutto grigio.

Notte con un grazie leggero

Notte con un grazie leggero, come un lenzuolo che non tiro, perché voglio restare ancora ad ascoltarti.

E neanche la notte basta per sussurrarti grazie, una volta, una ancora: come una musica che non può dissolversi.

Notte con un grazie leggero.

La zona di conforto

Se non esci in fretta dalla zona di conforto, sarà lei a metterti alla porta.

Questa casa - questa vita - non è un albergo.

Dialoghi reali - una parola

- Ragazza...

Basta questa parola, tanto più se mormorata con voce suadente, a scatenare in me i peggiori timori. Se possibile, darsi alla fuga.

My friend the Wind - canzone per il giorno

Chi non si vuole svegliare così, con un segreto confidato dal vento. Con un'eco di parole d'amore che si scioglie sull'alba.

Verrà da nord questo amico che parla con il volto del vento e mi spiegherà ancora una volta quanto sono unica, per te.

My friend the Wind, Demis Roussos, canzone per il giorno.

martedì 26 agosto 2014

Notte con ciò che voglio pensare

Pensare è vivere o morire. È scegliere ciò che saremo. Via le preoccupazioni, seguendo la Kabbalah e il suo sorriso incoraggiante, o ne diventiamo creature.

Voglio pensare ciò che posso essere e quindi ciò che sarò. Sognare, non mi interessa, neanche quando si mette di mezzo la notte.

Perché è sempre pensiero, il respiro che connette le anime.

Notte con ciò che voglio pensare. Per esserlo.

Growing on me - canzone per la notte

E quando si scherza, ma non troppo, "ti amo sì ma io di più", è bello prenderla con il sorriso. Come i Darkness.

Che confessano il crescente attaccamento, che mai va chiamato amore, rocker. Ovunque io vada, ci sei, non mi lasci respiro, ti insinui nei miei pensieri. Gli anni come istanti.

E resta quel dubbio, cantato tra parentesi: sei la mia (dolce ossessione) o lo sono io per te?


Growing on me, Darkness, canzone per la notte.

Dialoghi reali - piccole da brivido

Due bambine deliziose, seminascoste tra piante e pupazzi, come a mimetizzarsi malamente.

Una sospira: è morta.

Mi spiace, freno il carrello di fronte alla voce malinconica.

L'altra bimba si unisce: è morta, già.

Piccole vite già sconvolte, potrei sciogliermi, ora mi avvicino e sorrido almeno per consolarle.

La prima bimba: l'ho uccisa io.

Smammare, please. E dai, carrello.

Hold on - canzone per il giorno

Tener duro, perché l'ultimo tratto toglie il fiato ma la meta è più vicina di quanto possa pensare.

Basta guardarsi allo specchio, viaggiare nel tempo e capire che non possono portarti via nulla: del passato, come del futuro.

Perché devi tenero duro, lì sul bordo del precipizio puoi cominciare a volare.

Hold on, Kansas, canzone per il giorno.

lunedì 25 agosto 2014

Lascia il grigio

Lascia il grigio sul cielo, sull'asfalto calpestato di fretta, sulle conversazioni inutili perché troppo utili a pochi, sui momenti storti.

Lascia il grigio dove non se ne accorgono veramente e riparti con le mani sporche di colori: con loro è stupendo sfiorare, stringere, salutare.

Notte e quel che è fatto

Un tessuto così perfetto, che ti stringe la gola. 

Un tessuto così perfetto, che puoi, anzi devi disfarlo, completamente. Fili che restano preziosi, perché sono un pezzo del tuo passato, ma ora prendono un'altra forma sotto lo sguardo potente di questa notte pazza e savia.

Notte, e quel che è fatto, può diventare altro.

Stupide commozioni

Mi commuovo sempre quando qualcuno mi chiede: cosa posso fare per te? Come posso aiutarti?

Nel mondo arraffone di favori e di anime, mi fermo ad assaporare la domanda. E sento di aver bisogno di nulla, se non ringraziare.

Stupide commozioni, ma così gioiose.

Troppo facile

Passo con l'auto in una città amata, che di solito attraverso a piedi. E mi trovo di fronte la segnalazione della zona a traffico limitato che conosco poco per i motivi di cui sopra.

Un cartello mi avvisa che vale per il weekend. Fantastico, è lunedì.

Arrivo a un semaforo che segnala: verde, varco aperto. Fantastico, me lo confermano anche qui.

Poi mi guardo attorno: macchine poche, ma soprattutto facile, troppo facile in un Paese dove i provvedimenti viabilistici assomigliano direttamente a un rompicapo.

Tremo. Quando sono a casa, verifico che tutto fosse come avevo capito.

Perché troppo facile, fa paura in questo Paese. E me ne rammarico.

Due volte genio o?

Ma se tiro fuori un'idea geniale e poi mi rendo conto che l'avevo già partorita.

Sono due volte genio o qualcosa che non è educato dire?

Looks that kill - canzone per il giorno

Uno sguardo che urla, che uccide ma di bene. E questa mattina mi riporta alla canzone una delle foto più significative che io abbia visto nel mondo rock. Rafforzata anche dai commenti del ragazzaccio intelligente Nikki Sixx.

I Motley Crue, al loro tour (veramente, giurano) finale, eseguono "Looks that kill": una canzone sexy, tenebrosa, con una femme fatale che si aggira e fa tremare con il solo sguardo.

Poi arriva un altro sguardo, quello di una ragazzina, sollevata tra il pubblico. Nikki si avvicina e le loro mani si uniscono, come gli occhi.

Ha ragione lui: in quel momento, le migliaia di persone attorno non esistono. Si crea un contatto di sguardi, di anime. La ragazzina non lo dimenticherà mai. E io, che sono una sentimentale in rivolta, credo nemmeno la rockstar.

Looks that kill, Motley Crue, canzone per il giorno.

domenica 24 agosto 2014

Chi parla linguaggio di pace

Chi vuole la pace, parla linguaggio di pace. Se dà del cretino o costruisce un muro contro il parere degli altri, assomiglia a coloro che critica tanto.

Notte scolpendo una cartolina

Il lago non esiste, è un quadro dove la tempera si plasma come creta. Si scolpisce, attaccandosi con il suo azzurro alle barche e non le lascia proseguire nel loro viaggio.

Alla fine, ci riescono ma con grande forza. E quella scia è come una fune si allunga, fino a spezzarsi.

Questa cartolina, scolpita nel cuore, porto nei miei sogni. E la spedirò a un indirizzo segreto, perché il viaggio prosegua.

Notte, scolpendo una cartolina.

Heaven for everyone - canzone per la notte

Questo potrebbe essere il cielo per tutti. Questo dovrebbe, si scioglie il verso finale.

Un'utopia così realistica, perché tutti potrebbero essere sfamati. E tutti potrebbero essere liberi.

Uno è questo pianeta, uno potrebbe essere il mondo.

Non persone che stracciano le vite e aspettative altrui.

Dovrebbe essere il paradiso, per tutti.

Heaven for everyone, Queen, canzone per la notte.

Dobbiamo partire

Poi senti la voce dei bambini, piccoli compagni di vacanza che si annunciano: "Dobbiamo partire".

I preparativi, l'ultimo gioco, la macchina che si carica via via e uno sguardo frettoloso per capire se la partita si può protrarre.

Mi riporta indietro, moltissimo, e mi ritrovo bimba, con lo stesso magone, la necessità di dover lasciare un'atmosfera speciale, non spensierata: perché di spensierato è esistito sempre poco.

Finché sento un ragazzino che irrompe nella conversazione dei grandi: sì, ma con quella compagnia telefonica va meglio, con lo smartphone si può fare questo e quello, si spende meno...

La poesia è andata in vacanza. Oppure è tornata a casa.

Quello che ci pare

Esibizionista chi lo fa, esibizionista chi sbandiera il contrario.

Docce gelate per solidarietà, nuovo combustibile per le polemiche.

Anch'io preferisco il silenzio generoso, fra l'altro solitamente più duraturo.

Ma se ci lasciassimo ogni tanto fare quello che ci pare?

I started a joke - canzone per il giorno

Bisogna fare attenzione a ridere degli altri, perché si provoca il loro pianto. E perché alla fine si diventa barzelletta per altri ancora, quando meno ce l'aspettiamo.

Quell'eco considerata la giusta scia del nostro perfetto umorismo, ci sta scuotendo inconsapevoli.

Le parole, i sorrisi, le lacrime: un dolce dono, un'arma terribile.


I started a joke, Bee Gees, canzone per il giorno.

sabato 23 agosto 2014

Dialoghi reali - la tosse

- Stai tossendo?

- Sì...

- Ecco. Hai la bronchite. Così impari a star fuori tutto il giorno al sole. L'aria è fredda! E poi... (Colpo di tosse)

- stai tossendo?

- Sì ma è solo un po' di catarro

Notte con la vetrina, specchio per noi

La pioggia ha lucidato la vetrina di cui si veste il lago. Luci nitide e felici, che credono nell'estate.

Vetrina non di apparenza, ma come uno strato di felicità ulteriore che rende tutto più vero.

Notte con la vetrina, che è specchio per noi e i nostri piccoli sogni.

Solitary man, canzone per la notte

Uomini solitari, ridono e alzano calici o boccali. Non fanno troppe scene,  non si lamentano, anche perché non ne vedono la ragione.

E come Johnny Cash, determinati a esserlo finché non incontreranno qualcuno che non ama i giochi. Che non cambia i sentimenti come vestiti.

Non lo diranno mai, ma lo cantano tra le note di questa canzone e di altre che non sentiamo.

Solitary man, Johnny Cash, canzone per la notte.

Tutti coraggiosi

Massima stima ai due bimbi che stanno facendo il bagno nella piscina con la pioggia che li vuole rincorrere.

A chi stanotte trascorrerà ore di amicizia, anche con la natura, sulla montagna sotto la tenda sfidando ogni brivido.

A chi si tiene strette le proprie idee, senza trasformarle in dogmi e santuari e accarezzandole con dei forse. E soprattutto non imponendole agli altri.

Tutti coraggiosi, a modo loro.

How to disappear completely - canzone per il giorno

Non si cercano istruzioni in una canzone, ma si imbracciano emozioni. Non ci sono e non sta accadendo.

Soprattutto, vado dove voglio. E quei muri che sembravano immensi, li attraverso con una lacrima o un sorriso.

How to disappear completely, Radiohead, canzone per il giorno.

Lasciare in pace

Un giorno volevo chiedere a qualcuno di lasciarmi in pace,  ma poi mi sono resa conto che la pace è solo mia.

Soltanto io la posso far crescere, preservare, diffondere come un aroma che di nessuna corrente è schiavo.

Dialoghi reali - il lavoro

- Faceva il muratore e aveva tanto lavoro, eh

- e allora?

- è che era per poco o gratis

venerdì 22 agosto 2014

Se questo è comunicare

Ti spiano in ogni angolo virtuale, senza avere mai niente da dirti. Fuori di lì, ancor meno.

Se questo è comunicare.

Ma la spiegazione c'è: il loro giudizio è stato già partorito da tempo, e qualsiasi tuo frammento serve solo a conferma di ciò che credono di sapere. Per avere qualcosa di cui parlare con gli altri, visto che di vita più sbandierano e meno ne hanno.

Se questo è crescere.

Notte contando le meraviglie

Fermarsi come se fosse passato un Ufo: ma erano due farfalle che giocavano, rincorse a distanza rispettosa da una terza. E il sole che diventa pallido di paura, ma anche quel nuvolone grigio voleva solo giocare.

E ancora, in una cornice di gioia, dagli amici, il cielo che rovescia tutta la sua incavolatura. Fradici di pioggia e brividi, eppure c'è del fascino nella corsa dell'acqua, potente e fiera.

Questa notte, non contiamo le pecore, ma le meraviglie del creato.

Notte, contando le meraviglie.

Dialoghi reali - il cervo

- guarda, lì c'è scritto polenta con cervo

- ah

- ma ti piace, no?

- sì ma... Povero cervo

Sospiro: stai serena, c'è scritto "polenta con cervo". Tu mangi la polenta e il cervo a fianco ti fa compagnia

(Ps: lo sai che così finisci nel blog, vero?

- lo temevo)

I sette anni per sette dell'amore

Me la ricordo solo in Profondo rosso - io, colpevole - e finiva subito male, povera Macha. Ora invece il tempo dell'amore, che riunisce come un film e così reale.

Macha Méril,  Michel Legrand, sposi 50 anni dopo. Come se le principesse che servono così a lungo, scolpendo nell'attesa, avessero pazientato ancora.

O come Giacobbe nella Bibbia, che serve sette anni per Rachele.

Sette anni e poi altri.

Sette anni, moltiplicati per sette. E poi un altro anno ancora, come a non credere ai loro cuori.


Lost highway - canzone per il giorno

Può bastare un'occhiata allo specchietto retrovisore per chiarirsi la vita. Sai non dove vai, ma dove sei stato, e non ti inquieti se la vita cambia come il meteo.

Un raggio di sole inaspettato è dono più forte del ballo della tempesta. Addio mediocrità,guida la macchina di cui hai le chiavi, raccomanda Jon.

Ho trovato la mia strada. Religione e carburante, sto già viaggiando lontano.

Lost highway, Bon Jovi, canzone per il giorno.

giovedì 21 agosto 2014

Soldiers under command - canzone per la notte

Soldati che usano un'arma sola, l'amore. Che hanno una forza potente, perché riconoscono come venga da Dio.

Non esistono guerre sante, soltanto battaglie giuste. E si può essere soldati del bene, quando si è sotto il suo comando, così liberi.

Soldiers under command, Stryper, canzone per la notte.

Notte piena di grazie

Avevo ancora nel cuore la riconoscenza per la cucciola, che mi aveva mostrato un cielo di luce nella notte.

Adesso sommo la gratitudine per te e la giornata spettacolare, semplice e ricca di ciò che ci rende felici. Un mondo nel mondo, dove tutto si ferma per rianimarsi. La montagna che non osa liberarsi del tutto dalle nuvole, ma quando sorride. Le nostre pietanze calde e gustose.

Il sorriso della Madonna. Guarda, c'è il sole.

Notte, piena di grazie.

Il panino del ghiro

Quando apriamo la cappa del camino, piove una strana presenza. La studiamo a più riprese, perché non siamo persuasi, ma si tratta proprio di un panino.

Un po' ammuffito, bello grande, roba che una bestiola ci mangia per un po'. Sarà stato un ghiro? Mi sento in colpa per chi ha affrontato questa fatica e adesso deve ricominciare da capo, sognando un altro panino, un colpo di fortuna da sostenere.

Laurea tra le fiamme

Ho detto che del camino mi occupo io e così sarà. Poi finalmente il calore, ma per tutta la fatica e la lotta per far partire questo benedetto fuoco, ma soprattutto mantenerlo. Roba che il contadino neanche lo guarda, come se avesse il pilota automatico.

Per non parlare della mia ammirazione sconfinata per gli uomini della preistoria.

A che serve la laurea? Quasi quasi finisce tra le fiamme.

mercoledì 20 agosto 2014

Con le stelle ghiacciate

Con queste stelle, come ghiacciate nel cielo, imperturbabili e simpatiche allo stesso tempo, quasi viene voglia di rimandare l'alba.

E di continuare a camminare tra i brividi.

Notte e sei meglio sbiadito

Offuscato, capace però di sfoggiare il castello come un vezzo, al raggio di sole finale.

Sei spuntato così sbiadito, lago mio. E forse ne conosco il motivo: vuoi rimanere incerto e rispettoso, perché in te dominino i miei sogni.

Notte, e sei meglio sbiadito.

The Lemon song - canzone per la notte

Un'altra stanchezza e le solite, contorte allusioni fuori. Ma non sarà che c'è sempre chi ti spreme, senza badare mai a ciò che sei?

Allora niente #avreidovuto. Lascia, vai, dai retta alla seconda mente, che ne sa di più. Che ti può guidare dove puoi fiorire ogni giorno.


The Lemon Song, Led Zeppelin, canzone per la notte

Con un abbraccio a Robert Plant per il suo compleanno.

E questa pace immeritata

E tutta questa pace immeritata, questa fortuna sparsa dalla pioggia e spalmata dall'ultimo sole.

Questa pace imbastita di canti e silenzi, parole misurate, abbracci che non si fanno riprendere.

Immeritata suona, stupenda e fragile, con tutto ciò che accade attorno. E dentro.

Whiskey in the jar - canzone per il giorno

Non sarà canzone da mattina, ma un brindisi ci vuole per il compleanno lassù di Phil Lynott.

Uomo pericoloso, quello che cavalca in questa storia, nelle campagne irlandesi. È proprio così? Tanto rumore, tanto fuoco, ma l'ingordigia in fondo no. Perché voleva solo stare con Molly e da Molly, mentre si è trovato in una cella.

Lì neanche whisky a fare compagnia. Meno stanco, ma più innamorato, come finestra di libertà.

Whiskey in the jar, Thin Lizzy, canzone per il giorno.

Si deve amare dall'inizio

Il vecchio prete. Io l'ho visto sempre sorridente, ma come spesso accade, mi sono ingannata.

È inutile (mostrare di) amare alla fine, si deve amare dall'inizio.

Io ho ascoltato tante omelie e adesso mi porto via queste parole, pronunciate non in chiesa, senza sapere come non rattristarmi: vorrei solo farne tesoro.

Dialoghi reali - se stai male

- Per mezz'ora non chiamarmi che non rispondo al telefono

- e se ho bisogno?

- pazienza, per mezz'ora niente. E poi di che dovresti aver bisogno

- metti che io stia male?

- vai in farmacia

martedì 19 agosto 2014

Tutto il contrario

Trascorrere tante ore a dire il contrario di ciò che sentiamo, a fare l'opposto di ciò che riteniamo giusto per noi, a costruire edifici che richiedono troppa fatica per stare in piedi.

Quando è stupendo e vero, stare in un prato, con le parole che sbocciano dalle radici del cuore e ogni azione nasce per gli altri.

Tutto il contrario, costa troppo.


Notte e abbiamo scherzato

Hai nascosto le nostre montagne, le onde buone e persino le caprette. Poi, te ne vai, come infastidita dalle luci umane.

Squadra birichina di nubi, che ha voluto giocare in un campo non suo. Adesso scappi come se fosse stata una burla.

Forse, lo era, urlano i colori ritrovati, pur intinti nella notte, e le caprette.

Notte e abbiamo scherzato.

The Wind cries Mary - canzone per la notte

Il vento che grida, sussurra, piange un nome. Con i colori che si uniscono al lamento: quelli di un semaforo che si fa blu e triste, un rosso che resta nell'aria.

Più forte del rumore del vento, solo quello della scopa che spazza via i cocci della giornata passata.

E ti chiedi se li ricorderà tutti, quei nomi, il vento. Ma lui ti assicura: no, è l'ultimo. O lo stai dicendo tu.

The Wind cries Mary, Jimi Hendrix, canzone per la notte.

La spesa e un libro

Se fai una spesa buona, ti regaliamo un buon libro. Così, tra i sacchetti di cibo vario, spunta il volumetto.

Che mi spiega tanto dei posti da me amati, che me li racconta come se io non li conoscessi. E forse, mentre sgranocchio un biscotto di castagne lo penso, forse non li conosco davvero.

Going to California - canzone per il giorno

Si può iniziare ogni giorno e non è difficile come sembra. Anche se quando raggiungi la California,l'ira divina sembra esplodere.

Ma sul jet enorme dei desideri, tutto va liscio come l'olio, finché arrivi dritto alla montagna dei sogni. E non sai se troverai qualcosa, che ancora potrebbe non esistere. Potresti persino sentire di affondare.

Eppure stai andando in California e non è difficile come sembra.

Going to California, Led Zeppelin, canzone per il giorno.

lunedì 18 agosto 2014

One month, how many centuries

One month and it will be indyref. I'm reading professor Devine's words with a strong emotion, the way he's backing yes in Scotland.

How many books, how many centuries through which we travel. History and future are connected with a main difference: the power of a choice.

Just one month before the vote.

Libro e vino

Nelle radici si fruga per trovarsi, o individuare frammenti di una ragione.

Così fiera della mia bisnonna divoratrice di libri, so ora che apprezzava anche il buon vino. Perché non si cresce mai con una sola fonte di saggezza, vero nonna Serafina?

Notte come una serenata di Wilhelm

Questa notte, per porgerti gli auguri fino in cielo, Elsa, correrei a Procida a caccia di un frammento di serenata.

Non ne esiste una più bella di quella cantata da Wilhelm e respinta, con disprezzo, sprofondata fino al mare. L'ascoltiamo, ci interroghiamo sulla follia dell'amore quando rincorre una meta assurda o proibita. Ma quella musica è meravigliosa, come l'hai saputa concepire tu.

Sull'isola d'Arturo scenderà la pace della notte e un sorriso si confonderà con la luna.

Notte, cara Elsa Morante, con una serenata di Wilhelm.

We all fall down - canzone per la notte

Tutto, e tutti si spezzano, precipitando. Non puoi essere forte per sempre.

Ma se tutti cadiamo, tutti abbiamo il dovere di tendere una mano per rialzare gli altri. E di chiedere aiuto, quando siamo a terra.

Tutti cadiamo, dov'è questa arroganza. Tutti ci rialziamo, dov'è questa paura.

Ci rialziamo, ballando.

We all fall down, Aerosmith, canzone per la notte.

Boys don't cry - canzone per il giorno

Forse i ragazzi sono i più sensibili in questo palcoscenico globale, ridendo per nascondere le lacrime. Consapevoli del fatto che hanno oltrepassato il limite, che hanno chiesto troppo alla tua anima.

Non possono piangere, mostrare neanche una lacrima perché non si deve.

Meglio di quelli che non conoscono il pianto dentro e ridono di gusto o addirittura versano lacrime insapori: nemmeno si sono accorti che ti sei allontanato dalle loro finzioni.

Con un grazie a Santo per la canzone.

Boys don't cry, the Cure, canzone per il giorno.

Dialoghi reali - le vipere

- certo che a volte di primo acchito ti sembrano vipere...

- e poi?

- poi lo sono davvero

domenica 17 agosto 2014

Dialoghi reali - quel che è

- comunque il prodotto della marca A è proprio eccezionale. Efficace, bello, duraturo...

- ma è della marca B.

Pausa

 - Quel che è

Notte con una nuvola che scappa

C'è sempre una nuvola che scappa, dallo schermo del cielo, dal monte, dall'attenzione. E ti rammarichi di averla persa di vista, smarrendo la sua bellezza fissata nell'aria o una sua metamorfosi.

Ma pensa che un tuo desiderio potrebbe essere fuggito con lei, aggrappato alla sua morbidezza. Chissà dove andrà, quanto crescerà, se tornerà.

Notte, con una nuvola che scappa.

White rabbit - canzone per la notte

Obbedisco a Umberto e imbraccio i Jefferson Airplane. Alice ormai si è arresa e io mi guardo bene dal dare caccia ai conigli.

Compaiono sfuggendo a una scacchiera, come me. E non si lasciano nemmeno troppo spaventare. A debita distanza, come per lasciarci il dubbio di essere in preda ad allucinazioni. White rabbit and his friend, danzano e non li sfiori, non li sfiori mai.

La mente si sta muovendo lentamente, sarà per questo che sei ancora più felice.

White rabbit, Jefferson Airplane, canzone per la notte.

Come un calice

Specchio senza brame, se non quella di restare uniti sotto un cielo bello e incerto. Un calice sulla sera, un calice per chi è felice, chi si sforza di esserlo, chi butta tutto via.


Possiamo essere come un calice e far scorrere tutto, senza perderlo. Oppure annegare tutto in un fiume che non ci svela dove sta andando.



Get ready - canzone per il giorno

Magari non è l'ora per infilarsi le scarpe da ballo, ma tanto a ben vedere preferiamo danzare a pensieri nudi.

Allora, bisogna prepararsi. Prepararsi per far durare ciò che è bello, pur difficile, o anche per quello. Catturati nella zona di pericolo, non amiamo i percorsi frettolosi.

Le mani unite senza esitare, persino quando ci allontaniamo.

Siete pronti? Prepariamoci.

Come on...


Get ready, Bon Jovi, canzone per il giorno.

Descrizioni impossibili

Posso dare la colpa alla miopia, entrata anche nell'anima, oppure vedere da un'altra prospettiva.

Gli amici mi indicavano dove era stata tolta un'enorme pianta, di cui non conservavo traccia memorica alcuna. Io che chiamo pure gli alberi per nome.

Sono poco portata alle descrizioni fisiche, proprio perché non vedo o non memorizzo troppi dettagli. I panorami più intensi, li posso raccontare partendo dalle emozioni. Se mi chiedete di descrivere un abito, anche di persone vicine, poi vado nel panico.

Descrizioni impossibili, se non chiudendo gli occhi, di un mondo visto solo da me.

sabato 16 agosto 2014

Notte con il mondo riflesso

La finestra sul cielo e sulla terra scalda riflessi in una fredda sera. Anch'io mi sento di brillare, prima di tutto di riconoscenza.

Ho assaggiato natura verdissima e diavolerie urbane trasferite sui monti. Distrattamente ho giocato con i movimenti dell'acqua.

E ora è tutto qui, raccolto in un riflesso, amplificato nei colori.

Notte con il mondo riflesso, per cui dire grazie mille volte e con mille colori.

Finanza da quattro soldi

Ho finanziato troppi attaccabrighe, travestiti da salvatori del mondo; adesso ho poche monete e non le voglio tenere in tasca, ma offrirle a chi aiuta anche una persona sola.

Finanza da quattro soldi, tra chi ha quattro stracci e sogni incalcolabili.

Amiche con lo stupore dei sogni

Sotto grandi pini, grandi nuvole, la nostra amicizia continua così. Ripetendo ciò che ci raccontiamo da una vita, scoprendo nuovi tasselli.

A volte, non riesco a contare gli anni, ma potrei dirti quante trasmissioni radiofoniche immaginarie abbiamo registrato sulle cassette o altre piccole follie collezionate, più forti di ogni dolore.

Amicizia per me sei tu, che non mi hai mai voltato le spalle e che mi accogli sempre con un saggio sorriso. In città o sui nostri monti, o nelle nostre stanze virtuali non fa differenza. Ma qui, con la natura complice, vediamo che i nostri sogni, specialmente quelli più schiaffeggiati, fioriscono ancora. Ed è bello stupirsi insieme.

Bombadira forever, amica.

Dialoghi reali - il temporale

- tuona

- chi l'ha detto?

- io

- l'hai sentito?

No, è che mi piace il suono della parola.

Gli ingredienti che restano

Non sento la lontananza, respiro le nuove creature che parlano il linguaggio delle tele e quello dei video in simbiosi, e che rimandano ad altre ricette ancora.

Elena, Claudia, Emanuela, ma ho paura a scrivere tutti i nomi per dimenticarne uno soltanto. Mi spiacerebbe perché gli ingredienti, segreti e non, si fondono in una ricetta, in una prelibatezza, senza annullarsi.

In questi ultimi giorni di mostra, ero distante, ma non troppo: perché i laghi si scambiano segreti. Come le donne.

Ciao ragazze di Cernobbio, a presto. E sempre grazie.


https://www.facebook.com/ingredientesegretod

The Wonder of you - canzone per il giorno

La meraviglia è dono, il dono meraviglia. Chissà come accade questo prodigio, che ogni gesto, anche sbagliato, si colora d'oro con te.

Ho vinto una fortuna: era un tuo bacio. E su un trono mi siedo quando mi sfiori. L'unico motivo per alzarmi è sempre quello

The Wonder of you

The Wonder of you, Elvis Presley, canzone per il giorno ricordando il re.


Gianni, Luigi e il solco di vite

Animata da una Sehsucht culturale-culinaria (sarà mica un caso l'allitterazione), mi devo rifugiare talvolta nel pensiero di Veronelli.

Guidata dalla Pacciada fin da piccola, arrivo a una pagina sul bel sito a lui dedicato in cui germogliano parole per Brera.

Da brividi quegli amici che non si possono più vedere, ma che possono ritrovarsi affondando le mani nel solco della vite.

Le sue mani tra le mie, un inno semplice e senza inutili pudori di chi ama la terra e l'amicizia.

venerdì 15 agosto 2014

L'alba che vuoi

Fredda per annunciare che il sole non si risparmierà nelle ore successive. E appena rosata, come il vino del nostro locale.

L'alba che vuoi, non consuma, non divora le emozioni subito,ma spiana loro dolcemente la strada. L'alba che vuoi tu, e che voglio io.

Notte senza guardare troppo dall'alto

È la notte che la terra diventa più interessante e rivela un brulicare che mi è sempre sfuggito. Perché guardo dall'alto, troppo alto.

Per fortuna ci sei tu, piccola e felice, che mi mostri questo mondo e mi fai sospettare l'esistenza di altri ancora.

Notte, senza guardare troppo dall'alto, ma abbassandosi fieramente.

Ce l'ho fatta o no

Deviazione di nascosto, dal mio San Carlone. Di anno in anno ho rimandato la salita, per motivi vari.

Quello di fondo, soffro di vertigini. Tanto. È vero, che ho combinato le mie follie. Anni fa un parroco di una valle mi convinse che dovevo assolutamente salire su un campanile per ammirare lo spettacolo: piccolo particolare, c'erano le scale esterne, per i lavori in corso. Non mi ricordo un passo.

Come ho rimosso altre pazzie. Altri tentativi di forzare il limite. Peripezie come salire su una scalinatella lunga lunga, ripida quanto basta per non saper scendere. E tornare poi scendendo gradino per gradino, con la mano a riparare gli occhi dalla tentazione di guardare più lontano e affondare.

Solo in casi estremi come l'Empire State Building non soffrivo: primo, perché arrivavo dall'ascensore, quindi meno consapevole; secondo, perché era troppo alto per essere vero.

Il San Carlone è più proibitivo. Prima, le scalette esterne che ti ricordano a ogni istante dove sei e cosa stai facendo. Quindi, dopo la pausa deliziosa e panoramica, entri nella statua.

A metà strada incontro il gentile custode e per giustificare che sto parlando vistosamente da sola (per incoraggiarmi) spiego: devo superare il mio limite, devo vincere la sfida.

Lui sorride: signora, ma proprio quando ci sono io? E mi mette in guardia su come e quanto sfidarsi.

Mi guardo attorno: il lago morbidissimo come l'erba sotto di me, e sopra la mano di questo santo che tanto è legato al mio territorio. C'è un raggio di sole che ci gioca, mentre sento il ronzio del tagliaerba, perché tutto qui è impeccabile.

Io ho già vinto, perché sono qui da te.

Entrerò nella statua e salirò sulle scale a chiocciola. Fino all'ultimo tratto, in arrampicata: guardo e so non ce la posso fare, ho pure l'aggravante esteriore dei sandali e della borsa.

Esco, felice, perché sono in uno dei posti più belli del mondo.

Al telefono mi dicono: ma dove sei finita. Lo spiego, mentre salgo in auto.

- ma sei matta, con le tue vertigini? E ce l'hai fatta?

Forse no, ma credo di sì.





Thunder on the mountain - canzone per la notte

Tra tuoni sulla montagna e fuochi sulla luna, la musica corre senza competizione. Ti viene voglia di tornare a prendere il tuo strumento per una notte che sia di sola sintonia.

E ti diranno che ti stai perdendo: vuoi non trovare guastafeste sulla tua strada? Ma hai una guida solida anche se affermi di non averne bisogno: sei tu e ti aiuta la musica che ti chiama.

Remember this, I'm your servant both night and day


Thunder on the mountain, Bob Dylan, canzone per la notte.

Cosa bevono gli angeli

Che cosa bevono gli angeli. In Scozia mi assicurano whisky, tant'è che un po' se ne va nel periodo di preparazione proprio verso i loro palati.

Ma anche il vino dev'essere ben accetto, perché ha radici così antiche da abbracciare la Bibbia. E perché ci nutre e consola come pochi, nella buona e nella cattiva sorte.

O forse bevono tutto, ma fingono di apprezzare solo perché siamo felici noi. Il loro sorriso sboccia da noi, e da ogni cosa che ci rende felici, anche in un calice specchio del (nostro) mondo.



giovedì 14 agosto 2014

Notte donando il silenzio

Il silenzio osserva il panorama, come noi. E non c'è nessuno che osi interromperlo, non veramente, tanto che sentiamo il fremito della corrente.

Macchie rossastre, sempre più scure, vestono il cielo vasto come i ricordi e i progetti: un contorno soffice per pensare e amare.


Donare il silenzio proprio a chi ama, e a chi soffre, a chi spera. A chi non può nemmeno piangere in pace, perché l'invidia lo rincorre fino alla soglia delle lacrime. Che sia un artista celebre o uno sconosciuto, che differenza fa.

Il silenzio suona come una preghiera.

Notte, donando il silenzio.

Laughing - canzone per la notte

Puoi sempre dare retta a chi asserisce di conoscere la verità o uno che la mastica perfettamente. Oppure puoi ridere come un bambino nel sole.

Nel sole, e non perso tra le ombre. Ridi per metterle in fuga.

Grazie a Francesco, cuoco della nave.

Laughing, David Crosby, canzone della notte

Una mano nel blu

In una giornata così, dominata  dal blu, bisogna alzare la testa per ringraziare. E se sei fortunato, vedi una mano che ti benedice.

Se sei in difficoltà (piccola o grave) puoi muovere la testa, ruotarla e accorgerti di quelli che sanno aiutarti. Che vogliono.

E una mano nel blu, la vedi anche se resti ostinatamente o saggiamente fermo.



Indizi

Un diluvio di indizi, le chiamavano coincidenze.

O sono per farti perdere la testa o per farti trovare la via.

Decidi tu.

Never The same - mai uguale

Ho cercato di raccogliere ogni sfumatura, mentre il sole giocava via, ma non c'è stato verso.

Non c'è mai un istante uguale per i miei laghi, né per le cime morbide, per le pianure: tutto in preda a un incantesimo di luci e ombre, un groviglio irresistibile.

Mai uguale, never the same.
E sempre fedele a se stesso, come fai. 

mercoledì 13 agosto 2014

Notte riposando con le sirene

Le sirene si danno appuntamento nel fiume e ne scelgono anche di piccoli e fragili, così distanti dal Reno.

Dopo il cantare notturno della pioggia, hanno preso vigore. Tra i boschi, se ascolti domina il pensiero del ruscello, che si è fatto imponente e coraggioso.

Ma c'è un filo, anzi tanti fili dorati nella notte, come righe leggere su cui si posano quelle note.

Il chiacchiericcio di sirene che non vogliono tentare nessuno, ma solo godersi il fresco del ruscello nel bosco. E lasciano in cambio sfumature d'oro nei sogni.

Notte riposando con le sirene.

Yes, the river knows - canzone per la notte

Vado, ma mi serve un po' di tempo. Se vuoi, se non hai bisogno di me.

E volare, volare libero: chi l'ha detto che è cadere?

Basta che un fiume, anche solo un ruscello, sussurri che vuoi abbracciarmi.

Poi andrò.... Dedicato a un attore che portava gioia, a mio fratello che se n'è andato per me prima di tutti, a chi cerca di restare ancora e abbraccio. Con lo stesso amore.

Yes, the river knows, Doors, canzone per la notte.

Indyref or sharing a different view

Five weeks. Indyref  getting closer, like the emotion of hugging Scotland and my friends.

One of these shows the wisdom I've always admired. Yes, he and his wife have a wonderful family, where each one really takes care of the other. He's worked hard and he has decided to do it again, in order to help poor people.

I read his mail and I almost close my eyes as if he were talking and I could listen to him better.

Independence referendum.

No ultimate choice so far, but I like to see husband and wife sharing a different vision. It reminds me - let me smile - the prodigy of Siena contrade melted in families: you can pretend to fight during Palio days, but then it's all right.

No fighting here. And no playing: the issue is very seriour for the future of Scotland and more.

Let me smile 'cause I care for this beautiful country and weeks fly like me.

L'istante dopo

L'istante dopo, tanti a dispensare certezze e consigli, ad ammaestrare il mondo o pochi sfortunati: basta che sia un pubblico.

Ma se proprio non abbiamo potuto aiutare un attimo prima -  e indipendentemente dal fatto che fosse possibile o no - perché non impiegare meglio il tempo e il cuore ora? Perché non dedicare l'istante dopo una tragedia a tendere una mano e afferrarla, invece che a parlare a vuoto?

Dialoghi reali - gentilezza

- è incredibile, quella funzionaria al telefono...

- eh, che cosa è successo? Ti ha risposto male?

- Macché, gentilissima!

- bene, allora che problema c'è?

-  e pensa che in quell'altro ufficio pubblico, dove sono andata...

- sì?

- anche lì, una signora di una gentilezza... Pazzesco.

Due persone gentili, mentre facevano il loro lavoro, sì. Strike. Triste o bello stupirsi?

martedì 12 agosto 2014

Sottile come Lauren

L'eleganza sottile di Lauren Bacall, infilata come un vestito, con il coraggio di chi non chiede nulla. Di chi non vuole essere sfacciato, ma fedele a sé.

E i suoi passi, troppo pochi, con Bogart, che riprendono sotto la pioggia.

Lo stile di farsi vedere, quel che basta, e di non indossare altri abiti.

Chissà se tutto questo sia mito.

Riposa in pace, donna elegante.

Notte e non c'è una nuvola uguale

Mentre parlavamo, ho spiato il gioco delle nuvole. E in quel turbinio non ce n'è una uguale all'altra.

Scura, testarda, lieve, vergognosa, sottile, massiccia. Che gran casino in cielo, prima di sprofondare nelle coperte.

Poi, loro restano sì e fanno un gran fracasso. Eppure, i loro giochi, li possiamo solo immaginare.

Notte e non c'è una nuvola uguale.

Notte e non c'è una nuvola uguale

Mentre parlavamo, ho spiato il gioco delle nuvole. E in quel turbinio non ce n'è una uguale all'altra.

Scura, testarda, lieve, vergognosa, sottile, massiccia. Che gran casino in cielo, prima di sprofondare nelle coperte.

Poi, loro restano sì e fanno un gran fracasso. Eppure, i loro giochi, li possiamo solo immaginare.

Notte e non c'è una nuvola uguale.

Midnight - canzone per la notte

Le lascio spazio, spero, per far sorridere un AmiKo. Perché c'è quel momento della notte in cui arrivare, con un brivido dentro.

Lasciami una luce accesa. Lasciala sempre, per qualcuno. Come una catena di luci.

Tra tuoni e spine, migliaia di miglia distanti. La speranza torna con la tua luce.

Quando sarà...

Midnight, Coldplay, canzone per la notte.

La prima follia

La prima follia è fatta. Partita, e carica, per conto suo, e la contemplo nel suo viaggio.

La prima follia è compiuta. E mi sento molto, molto meglio.

I don't dance - canzone per il giorno

Non ballo,  mi è persino passata la voglia di ascoltare musica. Poi mi cattura questo titolo, sprigionato dalla voce di Lee Brice.

Non ballo oggi, con il capitano che se n'è andato. E se penso ai dolori che trafiggono il mondo, danzo anche meno.

Eppure eccomi qui, a un tuo comando. Giro attorno a te, con goffi movimenti. E non importa se non è il mio stile.

Non danzo, ma farei qualsiasi cosa per te.

I don't dance, Lee Brice, canzone per il giorno

E per il capitano Williams.

Dialoghi reali - chi è stanco

- sei stanco?

- un po'

- stavo chiedendo al cane

Bau

lunedì 11 agosto 2014

Buon ritorno, capitano Williams

Sorridere e pensare, far sorridere e pensare: quanto costa più fatica, più dolore?

Resta quella sfumatura buona, un po' triste, negli occhi, anche quando devi far ridere.

Resta quella luce incoraggiante, anche quando i finali vanno scritti in altro modo.

Dolce notte, capitano Robin Williams. Arrivato da uno strano, bellissimo mondo, e forse lì tornato.

Che abbiamo sempre la forza di salire su un banco o di sorridere.

Rip.

Notte con i primi fuochi

I primi fuochi che lasciano respirare la festa, ma non vogliono bruciarla tutta. Danzano sull'acqua con  delicatezza e se ne vanno senza esagerare.

Le luci fisse e fiere li guardano appena, coltivando i nostri pensieri.

I primi fuochi, accendono gli ultimi pensieri. Ma non spengono la voglia di cercare, oltre ogni orizzonte.

Notte con i primi fuochi.

Una sola voce nella tempesta

Soffochi l'urlo della tempesta sotto il cuscino, ma rischia di essere un gesto sconsiderato.

Perché non senti così la voce lieve di un uccellino, fragile e cocciuto, che sussurra il buongiorno.

L'unica voce nella tempesta, e la più forte.

Fly away from here - canzone per la notte


Tutto nelle nostre mani, o nelle nostre ali. O nella volontà di intrecciarle, volando via.

Non c'è nessuno che possa fermarci, forse nemmeno noi stessi.

anche questo significa aprire gli occhi e prendere vigore, mentre il cielo si fa meno irraggiungibile. Non ci piace scappare, ma solo sfiorare gli orizzonti che non si lasciano catturare. Come noi.


Fly away from here, Aerosmith, canzone per la notte.

Mino Durand, auguri e nient'altro

Il primo sguardo che scrutava e poteva quasi incutere paura a una ragazzina. Le chiamate al mattino presto in redazione, sfuriate solenni e sicure. Ma quelle per incoraggiare, ridere, sondare il benessere con il fidanzato, molte di più.

Ogni agosto, in queste ore, mi viene il magone, pensando alla telefonata che non posso fare più. Cavolate, perché gli auguri arrivano senza problemi in cielo.

Il mio primo direttore. Un padre, presto. Le birbate condivise, tipo portare le birre analcoliche al ristorante, per sicurezza. E quei braccialetti portafortuna che tintinnano: uno, per finire a me.

Ogni agosto ripenso a Mino Durand e credo che sì, anche lui come mamma si stimerebbe tutto all'idea di essere coscritto del Papa. Lui che parlava ai principi e ai portinai, con lo stesso rispetto, sovrano indiscusso tra i camerieri del Palace (e non solo).

Per me era un padre, eppure non ho mai smesso di dargli del lei.

Nonostante tutte le monellerie.

Tipo quella sera che al Palace si accorse che non lo ascoltavo affatto.

- ma che cosa stai guardando?

Io sobbalzo e balbetto,finché lui si gira e scorge quei fustacchioni del basket.

- ma invece di dar retta a me,stai guardando quei giocatori!

- eh sì...

Lui ride,e sta dicendo: brava.

Auguri in cielo, Mino, so che è in corso un brindisi con mio padre. E non riesco a dire nient'altro.

Dialoghi reali - fa caldo

- comunque quando esce il sole, fa caldo

- è estate

- ah già

Please forgive me - canzone per il giorno

Sorge come una preghiera, di amore in Amore.

Per favore Perdonami, non so ciò che faccio. E Perdonami, perché comunque ti amo e non può cambiare. Il dolore è dentro di me, quando vince la mia inconsapevolezza. Proprio per questo Qualcuno ti ha già chiesto perdono per me.

E Perdonami se prendo una canzone d'amore umano e la plasmo per Te, ma gli esseri umani Tu solo veramente ami.

Please forgive me, Bryan Adams, canzone per il giorno.

domenica 10 agosto 2014

A man I'll never be - canzone per la notte

Sforzarsi per essere qualcuno che non si è, o per interpretare un sogno.

Non puoi arrampicarti più in alto, né diventare più forte. La persona che sei, è stupenda più di quella che mai sarai, negli occhi degli altri, persino di chi ti ama.

A man I'll never be, Boston, canzone per la notte.

Come Alice con un coniglio bianco

È sbucato da una siepe addormentata, un coniglio bianco. Forse con una macchia grigia, ma tu gli hai dato la caccia così velocemente che è schizzato via e non ho certezze.

Quando ho calmato la tua curiosità di cucciola, siamo rimasti tutti immobili. Io, te, il coniglietto ormai dall'altra parte della strada.

Respiravamo appena, chi non per infastidire, chi per studiare l'altro. E mi sentivo Alice o una fiaba qualsiasi, persa per l'eternità su una macchia d'asfalto nel verde.

Notte con te stella che cresci

Se non sono riuscita a chiamarti Scott (sarebbe stato quasi un golpe in Inghilterra, che dici), non so come sia arrivata a Lawrence.

Quando arriva quest giorno, me lo chiedo sempre. E sono lieta oggi che le stelle si siamo nascoste.

Perché ci sei tu, piccolo ormai grande, unica stella che possa contare.

Notte, con la mia stella che cresce.

Argento vivo

Anche se sono poco incline ai preziosi dichiarati, ho sempre prediletto l'argento all'oro. Sarà un vizio da fan dei secondi.

Ma è bello accarezzarlo, anche sulle tue onde la sera, quando ancora è presto per congedarsi, non per sognare.

Argento vivo, ciò che mi dai.

Dimostrante girl

Prima ti convinci che devi dimostrare qualcosa a quelli che ti amano, poi anche a quelli che di te se ne fregano. Quindi scatto d'orgoglio e consapevolezza, cambio look interiore: devi dimostrare qualcosa a te stesso.

Finché arriva il giorno quasi perfetto: e perché dovrei mai dimostrare qualcosa?

Bye bye Sandy.

I'm going home - canzone per il giorno

La voce favolosa di Tim Curry legata al viaggio più bello: sto andando a casa.

Casa può essere il luogo dove ti senti più in forma, rilassato o vero. Dove trovi la porta, anche se è la prima volta. Altrove ti sei sempre sentito, come se tu fossi sotto la pioggia

Qui, la pelle ride con il sole. E se anche ti scendessero lacrime, nulla ti impedirebbe di vedere il cielo blu.

I want to come again, and to stay.

I'm going home, Rocky Horror Picture Show, canzone per il giorno.

sabato 9 agosto 2014

Notte con gli unici canti

Voglio spegnere tutto, per ascoltare le caprette indecise se addormentarsi e altri versi dal bosco che non so decifrare. Né devo perché io sono la creatura più minuscola e ignorante tra queste.

Loro sanno quando scende la notte sul serio, quando si avvicina il temporale e quando invece sceglie altri lidi. Resistono a tutto, anche alle nostre idiozie, alle vigliaccherie, alle ostinazioni travestite da civiltà.

Voglio spegnere tutto per ascoltare solo loro.  Gli unici canti che mi parlano di un Senso.

Notte, con gli unici canti.

Luna - canzone per la notte

Non è scontata, quando ti rendi conto che la luna non vuole mostrare solo il lato migliore; a volte, non vuole mostrarsi affatto.

Come adesso che fa la vanitosa dietro le nuvole o cerca solo uno spazio per se stessa. Come me.

E ognuno guarda il mondo da un oblò, anche quando si affaccia su uno splendido panorama come quello che contemplo.

Chissà se così perde molto o arricchisce la bellezza che gli viene offerta.

So che di fare a pugni non voglio, e posso solo mormorare, appena ne vedo una traccia...

Luna

Luna, Gianni Togni, canzone per la notte.

Filosofia di un fungo

Preparo i porcini, frutto di un gesto di amicizia. E come essa, freschissimi.

Così posso mangiarli in insalata, che poi porto ai minimi termini: un po' di sale e stop.

Perché il loro gusto è semplice e vero, per questo non va contaminato da genialate umane.

Forse come l'amicizia. Che si fa consumare così, anche quando non è freschissima, o soprattutto in quei casi.

Dialoghi reali - eco

Nome gridato con insistenza.

Dopo due minuti: che cosa c'è?

- ti avevo chiamato prima

- non ho sentito

Eco. Persistente.

Take it to the limit - canzone per il giorno

Buttare, bruciare, a brandelli fare tutto a partire dal tempo.

Ma restare un sognatore e non lasciarsi spegnere dall'apparente conclusione di un sogno. Ogni volta che impallidisce o sprofonda, persino se va a segno, avere il coraggio di dire


take it to the limit one more time

Take it to the limit, Eagles, canzone per il giorno.

venerdì 8 agosto 2014

Dialoghi reali - la mia gente

Alla strettoia un Suv dall'altra parte rallenta in netto anticipo e con i fari ci invita a passare.

Io fiera della mia gente rimarco: come sono gentili in questo paese.

E tu: è un tedesco.

Guardo la targa D passare lentamente. Ma perché noti tutto?

Timidi come la pioggia

Adesso fai la timida. Ti riversi dolcemente sulle nostre scarne parole, a volte persino ondeggi tra l'oro e il rossore.

Vorrei condividere questa timidezza, senza pudore, un ossimoro di cui profumano l' erba e il cielo.

Crazy little thing called love - canzone per la notte

Quando non sai più come spiegare che qualcosa è meraviglioso, lo definisci folle. E quando lo vuoi proteggere, forse sei persino geloso, lo chiami piccolo.

L'amore, con le sue febbri gelide e roventi, a un ritmo rock un po' desueto per essere al passo con il tempo.

Crazy little thing called love, Queen, canzone per la notte.

Un amico del mondo

Che gioia incontrare e ascoltare un amico che ha lavorato duramente e miete crescenti successi. Ama gli affari, ma c'è qualcosa di più: ama condividere e aiutare i giovani che stanno cominciando, in un Paese straniero. Come lui, tanti anni fa. A tavola scherza che è extracomunitario, ma è più italiano di me, anche perché nutre fiducia in questo Paese.

Che gioia vedere un'amica che continua a tenere insieme i ragazzi di fedi e culture diverse. Che mostra il dolore, le difficoltà, ma tutti danzano più forte dell'odio e del pericolo.

Il primo è palestinese, la seconda israeliana. Visto che si prediligono i distinguo (spesso per confonderli meglio), il primo è musulmano, la seconda ebrea.

Per me, sono solo amici. E amici del mondo.

giovedì 7 agosto 2014

Come rincorrere l'estate

Questa rincorsa dell'estate snerva e carica allo stesso tempo. Come un desiderio che non vuole cedere subito, per non stancarti,

E tu lo segui ancora, nonostante ti lamenti o forse per quello.

Ques'estate, come la vita, non vuole accontentarti che tu ti accontenti, ma continua a chiamarti.

Notte con la vita ritrovata

A tavola, nel nostro locale dove è difficile non vedere amici, incappiamo in una storia.

Ci viene confidata in fondo e appare come un dolce, di quelli carichi di energia, non effetti speciali. Una ragazza che ci racconta di una vita ritrovata, ripartita. Il filo ripreso per una benedizione e salvato dall'essere spezzato.

Una seconda possibilità. Second life, they say.

Lei festeggia un anno di vita ritrovata e noi ci rimettiamo in viaggio con lei.

Notte con la vita ritrovata.

Fuggire o cercare

Non sono in fuga,  ma sempre in cerca. E quando mi accorgo che rischio di confondere le condizioni, mi fermo a contemplare, pregare, ribellarmi.

Che sono in me tutto questo insieme.

Chi è un cretino

Tanto impegnarsi a informarti, studiare o chiamalo come vuoi. E poi sai chi è un cretino: chi non la pensa come te.

Spesa con meno destrezza

La spesa, la mia tortura spesso. Ma dovrei imparare da quando sono in vacanza, perché il tempo a disposizione è un alibi: conta l'atteggiamento.

Contano le persone, dietro e davanti un banco. Così arrivo vicino alla chiusura di un negozio e mi sento in colpa, penso a tutti tranne all'unica cosa che serve a me. Ho impegnato due ragazzi - li chiamo così perché sono della mia generazione, auto incoraggiamento - per aiutarmi a prendere tutto e ora devo rientrare per un minuscolo articolo.

Non me lo vogliono far pagare, allora opto per lasciare di che bere il caffè. Un piccolo gesto, insignificante, ma il loro sorriso mi riscalda il cuore.

Vorrei fare la spesa, sempre, o sempre saperla fare così: meno destrezza, meno efficienza, e più umanità.

You should be dancing - canzone per il giorno

No, non è canzone per la notte. Perché il ritmo e il ritornello testardo dicono una verità.

Che cosa stai facendo? Dovresti danzare. In ogni momento, a partire da quello più inopportuno. Nel luogo che lo respinge,a cominciare da quello più audace: la vita.

You should be dancing, Bee Gees, canzone per il giorno.

mercoledì 6 agosto 2014

Chi sostiene che i sogni vanno

Ho sognato fiori, fiori che si affacciavano da ogni angolo, che tentavano gli sguardi e l'olfatto e si facevano fotografare. Un esercito di pace, che quasi colorava Hair dentro di me.

E quando mi sono risvegliata, sono corsa a cercare le foto, ma non ne ho trovate. Se non un girasole testardo, incontrato ieri mattina.

Chi sostiene che i sogni se ne vanno, deve però spiegarmi il profumo che avverto ancora e mi dà il sorriso.

Non siamo eroi perché

Non siamo eroi perché snoccioliamo i motivi del nostro stress o perché guadagniamo spiagge a-social. Oppure non ci riusciamo e sospiriamo ancora più forti.

Non siamo eroi, perché non siamo vittime. Se non di noi stessi, e volentieri.

E se ripeto

E se ripeto, non è per convincerti. Forse, per persuadere me.

Notte che non capisco

Sarà la camera di decompressione a farmi compiere la follia di accendere la tv. Strumento quasi sempre snobbato, come sa chi ogni tanto guarda i cassetti.

E vedo politici che si cimentano con le cifre, a volte persino sorridendo. Come se le cifre esistessero da sole, e non appese alla scelte, alla sorte degli umani.

Cliché. Analisi. Battute, con il linguaggio aulico o da caserma, poco importa.

E' che il masochismo è già finito e spengo tutto.

Notte, che non capisco. E non voglio capirvi, finché non verrete a dare una sbirciatina dagli umani e verrete a cercare di capire noi.

Walk this way - canzone per la notte

Spoglio questa canzone di ogni implicazione buttatale addosso dopo il passaggio con i Run Dmc.

E' Aerosmith. Aerosmith tocco originario. Non mi importa ballarla, nemmeno fingere di superare gli scioglilingua.

E' che a volte avremmo proprio bisogno di qualcuno che ci dica come camminare nella vita, come parlare. Anche solo per non ascoltarlo.

Walk this way, Aerosmith, canzone per la notte.

martedì 5 agosto 2014

Rispettarsi

C'è un buon modo per farsi rispettare. Si chiama rispettarsi.

E più facile è rispettare gli altri, se cominci da te.

Carrie - canzone per il giorno

Niente giornate stucchevoli, questa ballata serviva per dimostrarsi forse rocker, proprio perché il cuore è tenero. Magari fin troppo sfaldato, Carrie.

Scivolo invece su una semplice riflessione, quando si spengono le luci e altre se ne possono accendere.

Le cose cambiano. O puoi farle cambiare.

Quando si spengono le luci.

Carrie, Europe, canzone per il giorno.

Uno dei modi più belli di cambiare

Uno dei modi più belli di cambiare è ritrovarsi.

Pagine e parole

C'è chi ha nostalgia e attaccamento feroce alla carta, al fruscio, alle pagine che si muovono.

Io preferisco veder danzare le parole, vestite come desiderano. O come desideriamo noi.

Notte senza falsi profeti

Gene Simmons si conferma coraggioso e difende il diritto di dire ciò che si vuole in privato. Anche se scomodo oppure oltraggioso, va tutelato.

Forse è vero. Però ringrazio anche il destino che mi ha mostrato incongruenze un po' troppo penose.

Campioni dei diritti in pubblico, capaci di sposare commoventi campagne civili, di trasformarsi in esperti di drammi internazionali e sentenziare senza dubbi.

Poi in privato, meschinerie varie partendo dallo sputtanare gli amici. Ma il peggio, prendere in giro una persona con un handicap.

Sì, Gene, uno può dire ciò che vuole in privato. Ma considerarlo amico, no grazie.
Felice di essermi allontanata da falsi profeti e dal loro pigolare sempre "io".


Non è più nemmeno notte, senza i falsi profeti.

Bring me to life - canzone per la notte

Dormire per migliaia di anni e ancora non scuotere via il buio. Tanto che non mi accorgo che ci sei davanti tu.

Voci di angeli glaciali e corse sulle nuvole che non si sciolgono, per mormorare un'antica preghiera.

Quante volte l'ho sentita, eppure mi ricordo solo quel giorno, quando varcai il confine. L'Inghilterra alle spalle, la Scozia ancora docile.

C'è sempre un momento in cui essere riportati in vita.

Bring me to life, Evanescence, canzone per la notte.

Dialoghi reali - il puttanamento sempre

Proliferare di storie televisive in sottofondo, poi un programma storico di cui avverto eco in lontananza.

Voce fuori campo e vicino a me: però il puttanamento c'era anche allora.

lunedì 4 agosto 2014

Le parole di odio e la colpa

Diffondere parole di odio, alimentare bugie spacciandole per carità è la violenza più subdola e grande.

Perché non si misura la potenza delle parole, il peso della falsità costruita per ferire altri, il giudizio in superficie. E si verrà usati per uccidere ancora, schiavi del passato che non ci ha mai lasciato.

Chi vede e usa il dolore di qualcuno, è colpevole quanto chi l'ha provocato. Tanto più se altri ne accusa e mai da un dubbio si fa sfiorare.

Sono uno spettacolo

Non devo dare spettacolo, perché lo sono.

Notte e il bello è che non c'entrava

E' finito l'anno scolastico, inizia l'estate. Inizia la vita. Fin qui, è tutto vero. Poi ballo, mi perdo, i genitori dove sono, cambio look, faccio una gara di auto. E il ballo, il gran ballo che non ho mai avuto a disposizione per siglare la conclusione del liceo: però che sballo quelle feste nella taverna della nostra amica che ci facevano sentire grandi.

Chiudere con Grease una serata d'estate incerta è ricordarsi che quel film era troppo distante persino nel tempo, troppo americano. Eppure faceva parte di noi e ci convinceva che tutto sarebbe andato bene.


Guardate, la gang  di nuovo tutta insieme... ma se ci perdessimo tutti di vista?

Notte, e il bello è che non c'entrava.

Parlasse solo il violino

Si scrive soldato, si vede un ragazzo. Si ascolta, perché sta suonando un violino.

Quel violino, chissà dov'è. Fermo e silenzioso. Il giovane non tornerà. Come tanti altri, giovani e meno giovani, non torneranno alla loro vita. Di ogni parte, della stessa umanità.

Parlasse solo il violino, e non le armi; non quelli che hanno visioni fisse e imperturbabili della vita. Io, in qualcosa di umano spererei.


Dialoghi reali - pronomi

- penso di passare da quella strada

- Chi?

- Io...

Pronomi rafforzativi

La morte così poco social

Muore una persona, non un personaggio. L'hai seguito direttamente o hai letto qualche retweet. Istintivamente, torni al suo profilo, come a fermarla.

L'ultimo tweet lo guardi convinta che passerà, che ne arriverà un altro. Poi, ti scava la sua fissità e fuggi.

I social avvicinano tutti, se vogliono. Ma anche la morte. Così poco social, così bastarda come prima, eppure capace di viaggiare a una velocità nuova e paradossale.

Rip Stefano e tutti coloro ai quali abbiamo detto addio. Anche via social, anche se così pensavamo di poter fingere che non fosse vero.

Sad songs - canzone per il giorno

E' tornato il sole, ma non per tutti, né a molti basta mai. Scalda le speranze, eppure troppo sono immerse in un ghiaccio che non si fa incrinare.

La musica ha raggi più forti, la radio versa luce e calore cercando di mitigare l'inverno dentro. Un uomo o una donna che scrivono versi e li infilano in sentieri di note, offrono il ponte su cui incamminarsi per condividere la pena.

Perché le canzoni tristi - e non solo quelle - dicono tanto: permettono di consolare e persino di mentire.

If someone else is suffering enough to write it down
When every single word makes sense
Then it's easier to have those songs around


Sad songs, Elton John, canzone per il giorno.

domenica 3 agosto 2014

Notte ribelle

Sai perché sono ribelle? Perché i miei occhi non raccontano storie in cui non credo. Perché so sempre ricominciare. Perché non mi piace essere trattata da bambola, personaggio o statuina, e cerco di non farlo io.

Perché sono felice anche quando piove. E forse, soprattutto.

Notte ribelle.

The passenger - canzone per la notte

Apro la portiera per farti salire se vuoi: sono un passeggero e viaggio, viaggio. Le stelle mi chiamano e mi sembrano le regine di un cielo vuoto.

Senza competizione, senza gridare. Quando viaggi, nulla è tuo. E tutto è fatto per te.

Quando sei un passeggero, ti fermi un istante e ti dici: questo è stato creato per me, sì. E riparti, senza portarti dietro nulla, nella libertà del viaggio che continua.

The passenger, Iggy Pop, canzone per la notte.

La vita,la tregua

E' quando ti senti creatura tra le creature e giochi con un raggio di sole senza rubarlo. E quasi non ci credi che prima eravamo rinchiusi nelle nostre tane, indecisi se abbaiare al cielo o mordicchiare sogni.

La chiamerei tregua, se non fosse abusata e vilipesa questa parola dagli umani. La chiamo vita, perché questo istante è la sua essenza, non il sovraccaricarsi per poi lamentarsene.

non siamo supereroi che ogni giorno salvano il mondo. Possiamo salvarlo, se ci sentiamo creature. E questa è tregua, questa è vita.

La conquista e la vacanza

I miei nonni erano operai che avevano scelto un appartamento piccolo, troppo piccolo nella casa del Cotonificio, per paura di non stare nelle spese. Quando si resero conto che ce la facevano, prestando attenzione, decisero di coltivare un sogno, oltre all'orto davanti al palazzo.

Intendevano tornare nella loro Valle e costruirci una casetta. Ci vollero tanti anni, e tanto lavoro. Tanti lavori, anche. In questo modo, un sogno per loro più più ingombante scivolò via, neanche fu preso in considerazione: le vacanze.

Tranne una volta all'anno, se si poteva. Un giorno all'anno, navigando a metà secolo. Si prendevano i mezzi e si raggiungeva con tempo e pazienza Cernobbio. Il lago di Como, chissà se per omaggio anche alla bisnonna Serafina, che in quella provincia era nata, ma lontana da quello specchio d'acqua.

Si partiva e bisognava farsi immortalare davanti alla fontana. Mia nonna Argia (la seconda sulla destra) era felice di stare insieme ai suoi due uomini, marito e figlio. E di avere con sé la famiglia di sua sorella Antea, la deliziosa donna che mi ha vestita a suon di abitini di maglia nella mia infanzia: ciascuno in questa foto mi è caro ed evoca ricordi. Per i nomi pittoreschi, chiedete proprio alla bisnonna Serafica, lettrice accanita.

Io, ora, davanti a quella fontana spesso mi trovo per lavoro e sono grata perché in questa terra, in questo lago ho trovato persone che mi hanno permesso di scoprire molto, del mondo e di me. Anche in una villa bellissima, dove in queste settimane l'artista Elena ha offerto la sua visione delle donne, compresa la piccola Malu.

Così spesso in un luogo d'incanto, che per i miei nonni era una conquista durissima: l'unica vacanza, aspettando di coronare un sogno, l'unico che importasse, tornare nella loro amata valle.

Dialoghi reali- il diluvio

- ma hai aperto l'acqua della cucina?

Urlo di risposta dalla cucina: sì

Sospiro: Ah, meno male pensavo diluviasse.

- ora l'ho chiusa

- Ah

Time has come - canzone per il giorno

Il tempo arriva, e quasi non ti eri accorto.

Hai accolto sconosciuti e hai scoperto quanto eravate uniti. Amici si sono dissolti con la parola.

Che ci siano colombe bianche senza meta o aquile dalle ali forti, non fa differenza. Curare le ferite di soldati e sognatori, è restare umani.

Mentre si torna a casa, perché il tempo è arrivato.

Time has come, Europe, canzone per il giorno.

Più veloci della tempesta

C'è sempre una tempesta che ti rincorre, o un sole che ti annoia. E il segreto è essere più veloci, oppure capaci di dipingere una boccaccia su un muro immaginario.

sabato 2 agosto 2014

Notte perché tu sei il mio eroe

Un nostro amico, che se la sa cavare benissimo, ma tu non vuoi allontanarti. Perché vuoi essere certo che tutto vada a posto, che non gli accada di trovarsi immerso in una disavventura.

E stiamo dietro l'angolo, con il profumo di un sigaro e il tempo che si fa rincorrere dalle nuvole. Ma alla luce fioca della sera ancora in ostaggio della tempesta, tu brilli. Nel tuo silenzio, nel tuo non farti notare a ogni costo, sei fermo perché aspetti che il nostro amico sia al sicuro, al cento per cento.

Io non ho in mente altri eroi, in questo mondo fracassone. Se non te.

Notte, perché tu sei il mio eroe.

Tre giovani così

Un ragazzo reduce da un anno formidabile, lascia trasparire tutta l'emozione dalla voce: ha lavorato, in un'azienda fantastica. Ha portato avanti gli studi. Ora si smette di lavorare, ma lui deve affrontare gli esami.

Mi manda una mail e scrive: per favore, mi dia un riscontro che ha ricevuto, altrimenti non vado in vacanza per l'ansia.

Un giovane così, con i progetti e i desideri che si scontrano come mari nei cuori. E quest'estate che gli deve sembrare decisiva, più di un anno fa.

Poi incontro due uomini, che lavorano nello stesso settore, spesso insieme. Di anni, ne hanno almeno quaranta in più. Programmano, ridono, brindano e io con loro. Nei loro occhi c'è una luce che fa pensare questo: quest'estate deve sembrare decisiva, più di un anno fa.

Tre giovani così.

Inneggiare alla conoscenza

Possiamo sapere tutto. Accedere a tutto. Leggo rassicurazioni e proclami.

Ma perché bearsi di queste parole, quando non c'è la minima voglia di imparare? Quando si va sempre a pescare ciò che conferma le proprie certezze, a scapito degli altri?

Sotto un cielo, sotto un santo

Bisogna coprirsi con le nuvole per salutare un amico. E bisogna ritrovarsi tra omonimi per sentire di appartenere.

- tu che Lualdi sei

Anche queste cose accadono nella tua città, dove però c'è un santo unico che ha accompagnato la tua vita, inglese così la beffa è totale. Edoardo.

E quel santo del quale esiste una sola parrocchia in Italia è qui e sorride. Ha avvolto oggi di benedizioni chi salutava l'amico che ne condivideva il nome. Come ha fatto sei anni fa, con papà.

E quanti passi insieme, quanti ancora non posso sapere.

Ma sotto un cielo, sotto un santo così sappiamo vivere e sorridere a chi ci ama.

venerdì 1 agosto 2014

Notte con un brivido da lago

Ancora percosse e luci, sul volto del mio lago. Non si può che guardarlo da lontano, quando cambia forma e colore.

L'estate l'ha abbandonato o forse lo ama persino di più. Io so che  non abbracciarlo mi costa moltissimo e ruberei una degna stagione per lui.

 La barca illuminata ondeggia e ancora non sa quanto dovrà danzare stanotte. Quasi quasi, ballo anch'io.

Notte, con un brivido da lago.

Afraid to shoot strangers - canzone per la notte

Una canzone non diventa più un gioco, il regno del terrore sfugge alle regole del videogame.

A chi hai più paura di sparare? Davvero agli sconosciuti?

Basta dimenticare  o perdonare: un dilemma che ti rincorre lungo la notte, come un fiume di sudore dalla fronte. Senza paura, eppure di te dovresti averne.

Perché siamo tutti complici.

God let us go now... Thy Kingdom come


Afraid to shoot strangers, Iron Maiden, canzone per la notte.

Non ho bisogno di sentirmi importante

Non ho bisogno di sentirmi importante. Perché lo sono. E se non ci credessi, mi basterebbero i tuoi occhi.

Dialoghi reali - dormire è un po'

- Stavi dormendo?

- Stavo