martedì 30 settembre 2014

Notte alla mia città di 150 anni

E' un mese come gli altri, è un mese importante. Per la mia città, per la mia Busto, si avvicina il traguardo dei 150 anni, festeggiati proprio il 30 ottobre al parco Milani.

E che cosa significa? Niente, città si è nel cuore, prima che per regio decreto.

E che cosa significa? Tutto, se è occasione per ritrovarsi, guardarsi nel cuore. Non apparire, ma abbracciarsi tra il verde della natura, all'ombra di una ciminiera, scambiarsi gli auguri e rivelarsi comunità.

Ci sarà sempre chi cerca di apparire (e perde tutto dallo spettacolo a se stesso), e chi invece devi pregare per farlo, perché ti guidi.

E' la festa di tutti e io sono felice. Ringrazio la Famiglia Bustocca e la Famiglia sinaghina. Ringrazio una comunità, la mia casa.

Notte, alla mia città di 150 anni.

https://www.facebook.com/auguribustoarsizio/posts/805460396159062?fref=nf

lunedì 29 settembre 2014

Common people - canzone per il giorno

Mettiamo un po' giù i piedi per terra e viviamo come la gente comune. La trama di un film, la generosa tentazione di chi abita ai piani alti.

Ma se non ci metti il cuore, cominci con un supermarket e ti sembra uno spettacolo super, quelle persone che camminano come tanti marziani, e quelle fuori che nulla possono prendere. Non potrai mai vivere come la gente comune, temere, tremare, osare, sorridere solo se sei convinto di ciò che sei.

La povertà è cool, solo se è quella degli altri e se tu stai ai piani alti, senza scendere con il cuore.



Common people, Pulp, canzone per il giorno.

Dalla finestra

Dalla finestra, non importa quanto grande appaia il mondo. È sempre lì a chiamarti, in ogni colore indossato.

Le finestre con il cuore largo, quelle poco propense a donare, si assomigliano quando ti vuoi uscire, esplorare, vivere.

Dalla finestra il mondo è tuo. Tu di più.

Animali e uomini

 E mi dicono: gli animali non sono migliori degli uomini.

Può darsi, ma non lo sono nemmeno gli uomini degli animali. Guarda anche solo il tempo che sprecano, come soppesare la propria presunta superiorità.

Notte tessendo

Ricascarci, come un movimento naturale. Tessere, tessere, e non sai perché tu lo stia facendo. Non avresti nemmeno il tempo di intrecciare i tuoi pensieri e hai visto anche quanti pasticci hai combinato.

Eppure non ti fermi. Tessere, unire, anche a costo di vedere pessime alleanze, ma sperando di contemplare squadre del bene. Di poter compiere almeno una piccola parte, ai telai della vita.

Tessere, come un movimento, che resta anche nel riposo.

Notte tessendo.

Revolution - canzone per la notte

La rivoluzione schiava di un'ideologia? No grazie, considerati fuori. Distruzione, che fa solo rima con evoluzione.

Rivoluzione, quella vera, che cambia il mondo, perché cambia te. Cambia me.


Ti andrebbe di liberarti la mente?

Revolution, Beatles, canzone per la notte.

It's no good - canzone per il giorno

Non puoi stare senza di me. Creatura, progetto, sogno: qualcosa ci lega, tracciato sopra le stelle.

E anche quando non gira, anche quando sembri lontano, non va bene perché devi correre qui. Prendersi tempo, perché c'è tutto il tempo del mondo, quando qualcuno l'ha deciso prima di noi.

Non stare ancora distante, sogno. It's no good. For you.

It's no good, Depeche Mode, canzone per il giorno.

La voce, gli occhi

Non bisogna nemmeno gridare troppo; forse neanche serve alzare la voce di una minima sfumatura.

Occorre tenere alto solo lo sguardo. Là, c'è un obiettivo che ti chiama e ogni barriera si fa abbattere solo così.

Dagli occhi che non tremano. La voce li segue soltanto.

domenica 28 settembre 2014

Notte senza lamentarsi, dice Zeman

Lungi da me l'idea di pigliare in giro gli interisti. La palla è una sirena e una fregatura per tutti, a turno, e io non voglio sfidare la sorte.

Ma questa notte voglio portarmi via il commento di Zeman, osannato o tartassato (specialmente la due) che si porta a casa placidamente il suo quattro a uno sull'Inter.

Oggi non mi posso lamentare, osserva il mio ex allenatore.

Notte senza lamentarsi. E a prescindere da dove scivoli il pallone.

Prebble e il giuramento violato

Ho promesso, correggo giurato che non mi piace: non comprerò un libro in Scozia. Non ho voluto nemmeno la valigia per non cadere in tentazione. Mi sono data anche un conforto tecnologico: ho la complicità degli e-book.

Ad esempio, a ogni viaggio scozzese riempivo la valigia di libri storici o di romanzi come quelli di Ian Rankin. Tutti acquistabili online, basta.

Ma a Glenfinnan, terra dove è partita l'ultima guerra di liberazione, perdo il controllo di me stessa. Non sono nemmeno in una libreria, bensì in un negozio con merce varia. Recupero il libretto con le parole in gaelico, visto che avevo smarrito l'altro: solo questo, mi impegno solennemente.

Poi mi guarda, mi guarda proprio, "Glencoe" di John Prebble. Cribbio, io ho una venerazione per lui, in "Culloden" ho pianto come una dannata. E da notare che lui è nato in Inghilterra, ma è un'anima libera, troppo libera per non scrutare nelle sofferenze. Il libro sul disastro del ponte Tay è un capolavoro, un'indagine accurata che passa dalle vite umane senza mai calpestarle.

Glencoe, è una storia troppo complicata e dolorosa per me. L'ho letta, ascoltata nella canzone dei Nazareth, mi ricordo le interpretazioni degli attori a Edimburgo. Lo sfregio peggiore, perché calpesta l'ospitalità, legge antica come l'uomo.

Ma come la spiega lui, dev'essere unica ed emblematica, un'iniezione di umanità.

Prebble. E il mio giuramento violato.

Wind beneath my wings - canzone per il giorno

Quando voli alto o anche solo all'altezza giusta per scoprire un piccolo tesoro, quando semplicemente non cadi o riprendi quota, puoi ringraziare il vento potente dall'altro o illuderti di avere ali robuste.

Ma c'è sempre qualcuno, sotto le tue ali, ed è una brezza costante.  Amici silenziosi, nel prendersi meriti, ma sempre presenti e capaci di incoraggiarti. Tu ti puoi distrarre solo a un patto: di correre sotto le loro ali e agire ugualmente, trasformandoti in un vento rispettoso e leggero.

Lascia che gli altri splendano.

Wind beneath my wings, Bette Midler, canzone per il giorno.

Non su misura

E' questo che mi annoia della rete, un difetto, uno dei tanti, tra tante potenzialità che offre.

Quando trovo, tra le righe o sfacciato, ciò che è su misura per me. Quando me lo dichiarano, riesco anche a fabbricare un dialogo immaginario.

su misura per te.

Ma chi se ne frega, anzi che seccatura. Io voglio sorprendermi. Voglio cercare. Voglio smentirmi e poi mi voglio ritrovare, senza che nessuno muova quel filo per guidarmi. Nemmeno io.

sabato 27 settembre 2014

Notte e la rivoluzione c'è

Parlo a te, amica, perché ho colto il tuo sorriso. E parlo a chi non ci crede, non ci crede più.

Invece, la rivoluzione c'è. Non fa tanto casino apparente, ma un suono irresistibile se stai ad ascoltarlo bene. Ti è scivolata via dalle mani, tante volte, e all'improvviso si materializza. Può scorrere come un fiume o essere come un lampo: e noi a non sapere quanto possa durare.

Chi se ne frega.

Questa notte, prima di addormentarci, condividiamo tutti un sorriso.

Notte e la rivoluzione c'è.

Un'azienda o una famiglia

Un'azienda non è una famiglia: una comunità, questo sì, nel bene e nel male. Ma in queste ore pensavo quanto vi assomiglia la Ercole Comerio.

Sarà perché un pezzo della mia famiglia è legato a questa realtà. Tra i dipendenti di oggi e quelli che se ne sono andati, ma restano parte di una storia, sentivo pezzi della mia vita, come il mitico zio Giovanni. Mi sembrava di girarmi e di poterlo vedere, fiero tra i colleghi che sarebbero venuti, tutti emozionati per aver percorso insieme pezzi di cammino.

Quando facevo cronaca nella mia città, ero felice di passare di qui, nella vecchia sede, anche per questo. Una famiglia, anche unita alla mia Busto, e penso al dramma della deportazione di quegli operai, il cui sacrificio ogni anno viene commemorato.

Anche questa volta l'ha ricordato Riccardo, perché il futuro ha senso se non si abbandona ciò che l'ha costruito, il passato. L'ampliamento, le buone notizie, la speranza: tutto fantastico.

Ma soprattutto penso: un'azienda non è una famiglia, insostituibile, ma c'è chi vi assomiglia di più.

Domani è un altro giorno - canzone per la notte

Si suggella una saggezza che possono anche scambiare per arroganza o amarezza. Invece, si tratta di un'arrendevolezza così dolce, dal retrogusto allegro.

Il bilancio, neanche ci si mette a farlo quadrare. E si scherza con Dio, perché della pazienza dei padri si sa abbastanza.

Mille ragionamenti e la capacità come Rossella, di rialzare la testa, su gioie e dolori: ridendo come ragazzini o con uno sbadiglio sbarazzino, si conclude che domani è un altro giorno e si vedrà. E lo si aspetta, con le braccia aperte e un sorriso.

Domani è un altro giorno, Ornella Vanoni, canzone per la notte.

Just France' - auguri

Perché non abbandonare il calcio, così sommerso da ciò che nulla c'entra, e continuare a emozionarmi per la Roma, come quando ero bambina?

Francesco, tu sei una delle ragioni. Una bandiera, uno che ha la maglia incollata al cuore, e neanche ne puoi vedere i confini perché sono un tutt'uno. Un capitano e un ragazzino ancora, in barba ai 38 anni.

Le bandiere esistono. Poche e inossidabili, come te. Non importa essere perfetti, nessuno lo è: importa essere veri.

Auguri e just Totti, just France' #daje.

Freedom fighter - canzone per il giorno

Dietro un sorriso, occhi brillanti quante bugie. E le bugie sono il primo nemico del combattente per la libertà.

Bombe che scendono con disinvoltura, ma tu sei figlio della guerra. Disperato, non serio, ti armi della tua libertà.

C'è sempre un modo per spezzare la catena di lacrime.

Freedom fighter, Aerosmith, canzone per il giorno.

Di Angelo in angeli

Li incrocio spesso, mai abbastanza, per le vie della città. Padre e figlio, inseparabili, a volte con il loro cagnolino.

Li vedo che stanno passeggiando, e sembra a zonzo. Ma di frequente, è per qualche missione di bene. O per raccogliere il cibo per i poveri, o per altre necessità altrui ancora.

Fulvio e Marco.

Angioletto Castiglioni, il loro ispiratore con la sua testimonianza da Flossenburg fino alle migliaia di giovani e non solo incontrati, li guarda sicuramente con il suo sorriso dal cielo: ha ragione l'amica comune Rosella.

Li guarda e non solo lui. Perché molti volti lassù si affacciano e contemplano questo girovagare attivo. E forse pensano:di Angelo in angeli, il mondo continua.

venerdì 26 settembre 2014

Per caso, precisamente

Accade che io compia gesti per caso, con una tale precisione che mi sembra di vedere punti dorati disseminati in una mappa segreta.

Non so decifrarla, minimamente, eppure la osservo con uno strano piacere, ai confini dell'incoscienza.

A volte, compio gesti per caso? Precisamente.

Chi fa l'indiano

Questa mattina mi sbircia la mia rosa, comprata da un indiano. No, non è indiano: viene dal Bangladesh.

Quattro mesi fa, doveva partire per casa. Tre mesi fa. Due. Ieri sera ha ribadito che è sul punto di.

Lui gli compra una rosa e l'indiano, che non è indiano, ringrazia. Gli offrono qualcosa,  ma lui è musulmano e non può mangiare il prosciutto.

Chiede un bicchiere di vino bianco, bello fresco. Forse non è musulmano. O forse è più musulmano di altri.

Notte e i sogni non finiscono

Incontri nella vita luoghi e persone che vogliono differenziarsi, per (far ) vivere meglio. Che intendono navigare in porti coraggiosi, armati di saggezza e fantasia.

Sono loro, che pagano il prezzo più alto, perché tanti sembrano solo avere fretta di omologarsi.

allora ti chiedo: perché i posti che piacciono a noi, si dibattono in mille difficoltà e a volte finiscono?

Tu non rispondi, perché non ami buttare parole. Ma allora, mi chiedo perché sento l'eco della tua voce: finiscono? I sogni non finiscono?

Notte e i sogni non finiscono.

Do you really want to hurt me - canzone per la notte

Di quella canzone stanotte sfila l'ingenuità saggia, il volto colorato eppure semplice di Boy George.

Vuoi veramente farmi soffrire? Vuoi veramente farmi piangere?

Forse questi interrogativi fermerebbero molto dolore, molta sofferenza nel mondo.

O forse sono rimasta la ragazzina che, pur da rocker, assolveva lo sguardo innocente di Boy George.

Choose my colour, find a star.

Do you really want to hurt me, Culture Club, canzone per la notte.

Spirits in the material world - canzone per il giorno

In questo mondo materiale, dove ti ingabbiano con le parole, c'è una libertà più forte di tutto.

Beffandosi di soluzioni politiche o di rivoluzioni sospette, ci aggiriamo così.Come spiriti in un mondo materiale, liberi più dell'aria che ci accoglie.

C'è sempre qualcosa che non possiamo comperare e sta già danzando con noi.

Spirits in the material world, Police, canzone per il giorno.

giovedì 25 settembre 2014

La notizia e chi sbrana chi

Mi devo essere distratta o sono terribilmente vecchia. La solfa antica: notizia non è un cane che morde un uomo, ma un uomo che morde un cane.

Così pensavo che notizia fosse che un uomo potesse sbranare una tigre o quest'ultima invece di nuocergli, lo abbracciasse e trattasse da cucciolo.

Dalla raffica delle foto, scopro che mi devo essere distratta o devo essere terribilmente vecchia.

Perché si possono mettere in esposizione gli ultimi istanti di vita di un ragazzo, senza remore. E spacciandoli per notizia.

Notte scrivendo a Mr. Cameron

Abbiamo toccato il fondo oppure raggiunto l'apice della megalomania ai tempi dei social.

A un tweet della Bbc, ho avvertito l'impulso irresistibile di rispondere. Agganciando la mia risposta, che in realtà è una domanda, anche a Cameron.

Chiede scusa della sua infelice espressione sulla regina, che avrebbe fatto le fusa dopo l'esito del referendum in Scozia.

Non è un po' tardi, Mr. Cameron? Due settimane fa implorava la Scozia di non andarsene, ora in una battuta da fighetto distrugge lo stile inossidabile di una monarchia.

Il Regno è già disunito, si fermi la prego, Mr. Cameron. Un'indipendentista dell'anima.

Notte, scrivendo a Mr. Cameron.

Primal scream - canzone per la notte

Un urlo prolungato o breve, poco importa: è che sprigiona la tua essenza. Sei appena nato e non puoi lasciarti dire quanto vali.

Da piccolo in realtà potevi affondare, ma tutto ora scivola via. Devi recuperare quell'urlo profondo e irresistibile, quello che ti racconta prima che gli altri ti gettino addosso croci non tue.

Ehi, io tratto i miei problemi al ritmo mio. E grido, quanto posso.


Primal scream, Motley Crue, canzone per la notte.

Dialoghi reali - Ragazzina

Finché una parola magica aleggia nell'aria: ragazzina.

E io felice: sì?

Risposta: non a te. Dicevo al cane.

Realisticamente, sempre.

mercoledì 24 settembre 2014

Notte un po' arrogante

Sono un po' arrogante, sono molto arrogante. Metto insieme i miei scampoli e vedo un abito meraviglioso.

Le fortune che ho, che neanche merito, non vengono toccate dai vuoti di chi calpesta la vita altrui.

Ti riversano tutto, non importa chiedere: come stai?

E' un loro problema. Sono arrogante. Almeno questo problema non ce l'ho.

Sono dolcemente arrogante, felice di vivere, con ciò che sono, prima di ciò che ho.

Notte anche un po' arrogante, perché non voglio riposare.  Perché sono felice mentre vivo, con ciò che sono, con ciò che ho.

Notte un po' arrogante.

Get Rhythm - canzone per il giorno

Stai cercando la tua medicina contro la malinconia: è il ritmo, che tutto scuote via.

Lo insegna il mondo degli umili, che sa essere felice. E qui con Johnny Cash il professore numero uno è il piccolo lustrascarpe. Sembra fare un lavoro detestabile, chinarsi sugli altri e pulire le loro calzature. Invece, ha uno straccio che splende come il sole e cancella ogni tentazione di polvere dello spirito.

Prendi il ritmo e danza, comincia con ciò che vuoi.

Get rhythm when you get the blues 


Get rhythm, Johnny Cash, canzone per il giorno.

Senza permesso come il vento

Il vento non chiede il permesso, ma resta quando gli pare. Alza la voce e ama mostrarsi sfrontato.

Non chiedere il permesso, come il vento, osare e se non sei apprezzato volare via.

martedì 23 settembre 2014

Il mattino si veste troppo in fretta

Il mattino si veste troppo in fretta, come se dovesse andare chissà dove.

Si infila di tutto, e spesso scarpe troppe strette, così corre per un po', ma si ferma dolorante sul più bello ed è già finito. E tu a chiedergli perché non esca a questo punto a piedi nudi, perché non riesca a godersi un po' di libertà, prima di consegnarsi a un esitante pomeriggio.

Il mattino, forse, l'abbiamo guastato noi.

Notte e di queste guerre non ho capito niente

Uccisi 120 terroristi, leggo. Dovrei rallegrarmi? Altre vite salvate, questo mi potrebbe rincuorare. Ma non riesco a rallegrarmi della morte di nessuno, anche perché da quella parte forse non sono finita per caso, per destino, non merito mio in ogni caso.

Io nata qui al sicuro, o così mi sono illusa a lungo, mi rallegro per la salvezza di alcune delle ragazze nigeriane rapite, questo sì.

Per il resto, contemplo, non distrattamente, la guerra, l'attacco o chiamatelo come volete, in corso contro i terroristi. Ma ci capisco poco, di nemici e amici, perché mi sa che negli anni abbiamo fatto un gran casino. Il nostro nemico era questo. No, ora è quest'altro. Prendiamoli e sono tutti e due.

Notte e di queste guerre non ho capito niente.

La mia canzone per Maria - canzone per la notte

Alla fine ho solo bisogno di una canzone dolce. Anche se birbante cambia nomi e volti, ma alza sempre un bicchiere di Barbera.

Una canzone dolce in fondo al cuore, anche il vento la trasporta senza timori, senza pudori.

La mia canzone per Maria, Lucio Battisti, canzone per la notte.

The beginning - canzone per il giorno

E' l'inizio del per sempre. Questa dichiarazione d'amore, rivolta da John Legend, rubo per donarla alla Scozia, a ogni terra, a ogni persona che crede, lotta per qualcosa. E quel qualcosa ha molto a che fare con l'amore.

Tornata dall'indyref e soprattutto dal viaggio in posti dolcemente noti e sconosciuti, dall'abbraccio con gli amici e dai nuovi incontri, io che ho mantenuto una neutralità almeno razionale, sento questo. Magari mi sbaglierò, magari è il cuore che si mette di mezzo. Ma sento che in Scozia qualcosa è solo cominciato.

E deve continuare, continuare... C'è un momento che sembra iniziare e non è una scintilla che poi si spegne: è l'inizio dell'eternità.

Keep doing it and doing again.

The beginning, John Legend, canzone per il giorno.

lunedì 22 settembre 2014

Carluccia e la scala tigre

Carluccia ogni domenica saliva su quella scala con forza unica. E poteva sembrare fragile creatura.

Eppure, per sostenere le sue tigri, nel suo stadio, non si lasciava fermare da niente e nessuno. La determinazione più bella, quella presentata (non sfoggiata) con il sorriso.

Anche sotto la neve, l'ho vista pazientare, e sotto la pioggia pareva portare l'ombrello solo per cortesia. Sabato scorso si è gustata il derby via web.

La sua Pro Patria, la sua famiglia e prima di tutto la figlia premurosa.

Carluccia oggi ha voluto sbirciare più in alto rispetto alla scala dello Speroni. E lo spettacolo che vedrà, sarà così incredibile che non so mettere a fuoco il suo sorriso.


Il cane, il tempo e l'arroganza

Sento dire spesso che il cane non ha la percezione del tempo, non la stessa nostra. Io volevo prenderla come certezza, contro la mia natura, come consolazione quando non sono con la cucciola.

Poi, arrivo dopo qualche giorno e la sua reazione è travolgente. Abbaia come mai fa, piange, mi tira fuori tutta la gioia di accoglienza che non si può paragonare a quando non mi vede per poche ore.

E io ad abbracciarla, a pensare: ma come siamo arroganti, noi esseri umani, a immaginare tutto ciò che è in natura, compreso il senso del tempo di un cane.

Ripartire da Scott

La Discovery, dopo una decina di anni.  Tutto attorno, il mondo ha fretta di cambiare a Dundee. Ma su questa nave no. C'è un fermento incoraggiante, tra tutti colgo quell'impegno di un gruppo di bambini per sostenere un gioiello di storia e morale. Vorrei conoscerli tutti, congratularmi con loro e gli insegnanti.

La nave adottata dai piccoli sia per loro benedizione, per lavorare per il bene, non solo per le medaglie



Ogni angolo mi riporta al viaggio verso l'Antartide e dentro di me. Ripartire da Scott,da questo punto per una nuova esplorazione. E capire che anche se la meta sembra differente, la bussola deve restare quel desiderio di spingersi oltre, rimanendo fedele all'umanità.

http://www.nomosedizioni.it/catalogo.php?b=12NMS412

Live to win - canzone per il giorno

Risalire, persino dal gradino più basso, senza voli innaturali o scorciatoie, ma passo dopo passo, giorno dopo giorno.

Tanti cercheranno di inchiodarti lì, con le loro frustrazioni, ma puoi non farti contagiare. Il segreto suona come una bugia, ha ragione Paul Stanley, ma è deliziosamente vero.

Vivi per vincere. Non significa essere ossessionati dal successo, al contrario è l'ultima cosa che importa.

Vivere per vincere, dare tutto se stesso, finché c'è un barlume di luce negli occhi. È l'unico momento in cui possiamo fermarci.

Let another round begin.

Live to win, Paul Stanley, canzone per il giorno.

domenica 21 settembre 2014

Tutto chiaro

Poi appare tutto chiaro e non fa nemmeno male. Al contrario, senti un'energia amorevole, come una consapevolezza che ti accarezza.

Sai di dove sei e persino dove dovresti andare. Ciò che non vuoi più accettare, ciò che vuoi tenere stretto. Un attimo e tutto è chiaro, neanche hai la tentazione di chiederti perché non vi avessi pensato prima.

Tutto chiaro e tu a incamminarti senza correre, forse solo volando.

Dialoghi reali - ubriachi alla porta

Questo dialogo reale tra me e me, nemmeno Arguta Paffuta, sotto una notte stellata di Scozia.

- ma perché hai risposto, perché ti sei messa a parlare con un ubriaco sulla soglia di casa?

- perché pensavo avesse qualcosa da dire.

Notte per iniziare

La notte non conclude nulla, ma apre la porta alle novità. Il buio si prende cura dei semi e della loro lenta fioritura.

Questa notte non conclude nulla, ma inizia. C'è tanto da fare, eppure non domina una massa indistinta, opprimente: intravedo ciò che è più importante.

Notte per iniziare, ogni volta, una volta ancora.

In Scozia è troppo presto per l'autunno

Il primo giorno d'autunno arriva solo perché segnalato dal calendario. Oh sì, le piante hanno già cambiato colore in Scozia, ma senza mostrare di doverlo sfoggiare. Persino le eriche sfiorite mantengono tracce di sole.

Ed è autunno, ti dicono, ma il gabbiano che ti dà la sveglia se ne frega. Si lamenta solo perché è troppo presto per implorare cibo: è sempre troppo presto per qualcosa.

Zittito dagli altri uccellini, che sembrano scambiarsi le prime notizie sul pallore del giorno.

Forse è troppo presto per l'autunno.

Comin' home - canzone per il giorno

Oh sì, ho viaggiato da west a east e sembra trascorso un mese. Non sono sicura di dove sia casa, il mondo immenso mi rincorre.

Eppure in questo labirinto c'è una strada che mi chiama: quella che mi conduce da te.

Comin' home, Kiss, canzone per il giorno.

sabato 20 settembre 2014

Notte nella città della luce

Lasciare la ricchezza semplice delle Highlands: protesto come una bambina.

Ma appena si lascia intravedere il cartello, non me ne ricordo più. Dundee. Mi stordisce ancora con la frenesia, che le fa buttare giù edifici verso il fiume per rinascere ancora una volta. Che folle sei: vuoi vedere che è per questo che ci vogliamo bene.

Così mi fai scoprire una nuova amica, una creatura innamorata della storia. Oggi apprendo dalla Kabbalah che è il giorno giusto per accogliere nuove anime.

Ma poi i vecchi amici. Che ti abbracciano, ti viziano, ti danno una preziosa raccomandazione, poi ti portano su una collina, dove le luci danzano in armonia con le stelle.

Se allunghi una mano, puoi toccarla, Dundee la città delle luci, che osa cambiare.

Notte nella città delle luci, della luce.

Dialoghi reali - la realtà

- a me piacciono i libri ancorati alla realtà

- e che cos'è la realtà?

- ecco, fai la filosofa.

Una realtà.

Oro di fili

Camminiamo tra meraviglie dell'uomo e io a ostinarmi a un gridolino, quando scorgo altri gioielli.

Fili che valgono oro, scolpiti dalla pioggia tenace e dal sole che non desiste.

Fili d'erba, sì solo un prato: ma brilla più dei nostri capolavori innaturali.

Wifi ma telefono guai

Luoghi dove il wifi è generoso, ma il telefono non prende facilmente la linea per le conversazioni. 

Specchio del mondo, tant'è che un sacco di gente posta a volontà, ma non riconosci la sua voce.

Conto anch'io (my own indyref)

Ordino un po' di sole sulla mia pelle e su questo lago canterino, perché lo voglio.

Mi prendo ore per me, solo per me. Non è egoismo, ma un promemoria. Non riesco a correre dietro a tutto, non mi va di correre dietro a tutti.

Farò ciò che devo, a tempo debito.

Ma adesso conto io. Conto anch'io. Non ho tempo da perdere, né per dare retta a chi non vuole essere ascoltato, figurarsi ascoltarmi.

Sono felice, sfiorando con i passi il mio lago.

Farò ciò che devo, a tempo debito.

Ma adesso conto io, conto anch'io.

venerdì 19 settembre 2014

Cara Italia proviamo a cambiare anche noi?

Edimburgo e Glasgow, due poli contrapposti nel referendum dell'indipendenza. No, non è così, perché questa è la Scozia, non l'Italia.

E dopo aver camminato con le scarpe di questo popolo, ancora un volta, mi viene da dire guardando a tanti concittadini impegnati a commentare con i soliti toni e tante certezze.

Piantatela, se volete e potete, di buttare tutto nei partiti, neanche in politica che sarebbe nobile e che è quanto si fa qui. Piantatela di fare la tifoseria a priori e gettarvi pro o contro chi vi suggerisce la tendenza.

Qui c'è un popolo coraggioso e gentile, che ha collezionato ferite e ha preso una scelta con maturità, dividendosi per un giorno, per camminare ancora insieme. Da italiana potrei dire: dividendosi quasi a metà viste le percentuali, ma qui non si usa così, si vince o si perde. Ma non si vince contro l'altro.

Quanto ha ragione, Gianni Riotta sulla Stampa: il Regno Unito non sarà più quello di prima.

Proviamo a cambiare anche noi?

Ps un grazie speciale all'Eco di Bergamo che mi ha pubblicato l'articolo sulla giornata con i yes and no supporter e la fantastica foto di Fiona.

Notte nelle Highlands e nell'inizio

Loch Shiel è più ciarliero di altri laghi e non mi sottraggo al suo rumoreggiare garbato. Ho anch'io qualcosa da dire a me stessa, gli spiego.

Nelle Highlands tutto è così essenziale che il resto mi scorre via. Macino i chilometri, fino ad arrivare al cospetto di questo luogo dove il principe provò a guidare il suo popolo diviso via dagli inglesi. Mi piace dire via dagli inglesi, non contro.

Penso a questo principe che viene dal continente e forse da un altro mondo rispetto alle ruvidità necessarie per sopravvivere qui. Educato, gentile, capace di attirare l'affetto della sua gente.

Ogni angolo qui parla di lui, quasi più di Skye. Perché qui siamo ancora nella gioia del tentativo, non nella sofferenza del massacro e nella fuga.

Loch Shiel, quante ne hai viste, tu che parli, parli, ma non tradisci l'amicizia, i segreti.

Notte sognando la gioia dell'inizio, nelle Highlands.

For your eyes only - canzone per la notte

Non avere bisogno di nascondersi, vedere nella notte e persino in se stessi.

Solo per i tuoi occhi, che vedono in me cose che mai avrebbe immaginato. Ma l'aspetto più esaltante del tuo sguardo è che mi libera.

For your eyes only, Sheena Easton, canzone per la notte

giovedì 18 settembre 2014

Independent Dundee

Eccoti, Dundee, che sfuggi agli schemi. Aberdeen che tanti si aspettavano regno di sì, non li pronuncia.

Ma tu eccome, birbante, tu che rinasci cento volte, ti affidi alla voglia di cambiare.

Discovery Dundee, the Independent republic they say

A total of 53,620 votes were cast for Yes and a total of 39,880 votes were cast for No. (The courier)

Ogni urlo nella notte

Poi non ce la fai più, crolli. Ma un urlo per strada ti sveglia, poi un altro ancora.

Nella notte umida della severa, eppure giovane Edimburgo, si fa strada il voto di altre località. No scontato alla fine, ti ripeti, ma cribbio come batte il cuore.

Non si può essere gli stessi, dopo una notte così.

Questo, la Scozia se l'è già ripetuto. E l'aria lo grida a ogni istante.

Notte contando voti sogni e birre

Edimburgo, riabbracciata sotto una foschia avida di notizie. I tanti sì colorati di fantasia, i no più sobri che stenti a trovare. Ma sai che ciò che vedi, non è sempre la verità.

La democrazia sì. Fare campagna, uno accanto all'altro, e distinguersi senza sbranarsi. E tutte le promesse di non dormire, aggrappandosi ai pub orgogliosamente tardivi o alle finestre illuminate dalla tv.

Forse, ciò che dobbiamo sapere è già chiaro. Bastava guardare dentro questo Paese, fin da quando non interessava a nessuno.

Ora che si contano i voti, le birre, i sogni, si può solo contare di più.

When tomorrow comes - canzone per il giorno

Quando il domani arriva, io sarò lì se hai bisogno di me. E anche se non hai, anche se ti piace solo guardarmi. E oggi si celebra la voglia di un domani così speciale, comunque vada, che la dedico anche alla Scozia (e non per Annie Lennox...).

C'è sempre una stella che brilla, come un milione di anni fa.

Il domani è arrivato.

When tomorrow comes, Eurythmics, canzone per il giorno.

Gli occhi sui secondi

Questo è un messaggio speciale per chi ha viaggiato con me, nel libro dedicato ai secondi, ma lo offro anche a tutti gli altri.

In quelle pagine, molto spazio è dedicato alla Scozia. Paese poco secondo, se penso agli straordinari personaggi, anche insospettabili a volte, che ha offerto al mondo. Oggi molto fascino che esercita, è legato a un romanticismo che in realtà non le appartiene a mio parere. Il sentimento è una cosa, ed è potente lì; il sentimentalismo, ben altro.

Oggi tutti gli occhi sono puntati su di loro, i secondi di un regno che si dice unito, ma di cui forse molti non ricordano le ferite riportate nei secoli.

Lo rimarrà, probabilmente, o così ci inducono a credere i sondaggi.

Ma la Scozia non sarà più la stessa, e così il mondo. Perché questi occhi puntati spero facciano riflettere, tutti noi, e ci facciano percepire come nulla sia scontato, come tutto sia in mano nostra, a un certo punto della storia.

La Scozia è già cambiata e non solo perché Mr. Cameron ha implorato di non andare.

Buon referendum, io torno in viaggio.

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mercoledì 17 settembre 2014

La luna indipendente

Mentre osservo la luna che danza anche nel ritirarsi, ragiono sull'indipendenza o ci provo,

Forse significa dare tutta la luce, senza egoismi. Ma anche senza farsi pigliare in giro. Donare con grazia, donare per amore, scegliere sempre il proprio ritmo. E a volte sbirciare gli angeli per tentare di non perdere la musica.

Si inizia a votare tra poco, ci si fermerà stasera.

Buon referendum, Scozia.

The very last day

L'ultimo giorno, ultimissimo. Devo pensare a molte cose, ma la mente corre in Scozia.

Se anche non cambierà niente, sarà cambiato tutto. Perché ci siamo ancora messi a parlare di nazioni, noi che ci definivamo cittadini del mondo.

Eppure c'è un unico Paese in cui pronunciamo la parola casa.

Indyref, the very last day.

Home

L'età non rincorre

Mi vesto dei miei anni con ritrovata eleganza. E non rincorro più nessuno.

Ci sei? Fantastico. No e non sai dirlo? Smetti di balbettare, sono già lontana. Tra l'altro,  a volte è l'abc di nome educazione. Ti vuoi far rincorrere? Hai sbagliato bersaglio.

Con l'abito dei miei anni, di forze ne ho ancora parecchie. Solo che non ho voglia di sprecare tempo a rincorrere chi mai si dà.

Notte scegliendo tra tournée e follia

Stasera ripenso a ciò che ha detto un amico rocker: nella vita devi affrontare almeno una tournée, o che ne capisci.

A volte, la faccenda è difficile. Bisogna scegliere.

Se non hai a portata di mano una tournée, fai una follia.

Notte, scegliendo tra tournée o follia.

martedì 16 settembre 2014

Dialoghi reali - simulazioni

Sette starnuti,  a distanza ravvicinata.

Poi, la domanda.

- hai il raffreddore?

Pausa

- O fai apposta?

Chiaro, mi sto preparando all'Oscar.

Infilarsi dappertutto

Chi vuole infilarsi dappertutto, rischia di non trovare più un modo per uscire.

Una cosa per volta

Che gioia quando puoi pensare a una cosa per volta. A rigor di logica, è impossibile, tanto più se sei donna.

Ma improvvisamente la sfiori. Una cosa per volta, non sbattere il pensiero da ogni parte, tranne che dalla tua. E questo è ciò che senti con forza, che c'è un filo e tiene insieme ciò che conta. Tanto da farti credere che una sola cosa pensi, una sola cosa fai per volta. E per amore.

Il vantaggio di essere egoisti

Il vantaggio di essere egoisti, l'unico in questo inconfessabile mondo, è di riconoscere a prima vista gli egoisti.

Dialoghi reali - quante volte

- ma lo sai quello che è accaduto alla signora Pinuccia
- sì, me lo hai già detto quattro volte
- lo so

Dopo qualche minuto
- Uh, che cosa ha detto il signor Armando
- me l'hai già detto cinque volte
- lo so

Inutile alzare il tiro. Quante volte, figliolo.

Notte con l'ultimo brindisi italiano

Ripudio la birra e anche me stessa. Qui ci vuole l'ultimo brindisi italiano.

Un calice dove possiamo rifletterci e darci appuntamento per l'autunno. Pochi giorni e tutto sarà diverso, senza che ce ne accorgiamo.

Immersi nei nostri bicchieri, ciascuno ci sembra di troppo, mentre siamo tutti qui, a cercare un colore per il futuro.

Io butto il cuore oltre il brindisi.

Notte, con l'ultimo brindisi italiano.

La libertà - canzone per la notte

Da ragazza, ottusa, mi pareva troppo simile a un manuale. Sarà però possibile trovare una definizione più saggia di libertà. Partecipazione.

Forse solo ora, che respiro la gioia del partecipare, in un modo o nell'altro, al referendum scozzese, colgo fino in fondo la bellezza del messaggio di Gaber.

Perché a volte ci perdiamo nel volo di un moscone o nel sentenziare sopra un albero.

Mentre libertà è sporcarsi, libertà è partecipazione.

La libertà, Gaber, canzone per la notte.

lunedì 15 settembre 2014

A casa

Sono stata troppo in viaggio, per non sentirmi così: che devo tornare a casa. E l'unico modo per riuscirci è viaggiare, ancora.

Notte fidandosi della bellezza

Sulla penombra della porta vedo un ragno. Orribile. Da un pezzo, tuttavia, quando mi ostino a emettere questi giudizi, mi punisco raccogliendo la muta risposta dell'esserino criticato: sarai bella tu.

Ti chiedo scusa, ragno, perché da umano arrogante decido ciò che è bello. E all'occasione sono tanto padreterno che cambio pure idea.

Invece, della bellezza bisogna fidarsi.

Notte fidandosi della bellezza.

I don't need you - canzone per la notte

Non ho bisogno della tua amicizia, né delle tue braccia amorevoli. Persino la pace o l'armonia scivolano via dalle necessità.

Perché il bisogno è prigionia, e io voglio libertà.

Non ho bisogno di te,  è che ti voglio. Come vale per te.

Essere qui perché lo vogliamo, entrambi. È questa una canzone d'amore.

I don't need you, Kenny Rogers, canzone per la notte.

Rock 'n' roll high school - canzone per il giorno

Non è che io voglia remare contro la scuola, anzi ritengo che tutte le canzoni dal tono di simpatica protesta possano darle una mano.

Pensa se infilassero del vigoroso rock nel programma, tra i testi che aiutano a contestare quando è tempo, ma soprattutto a vivere.

Fuori, non ti chiamerebbe il mondo a distrarti.

Forza ragazzi, forza scuola.


Rock 'n' roll high school, Ramones, canzone per il giorno

domenica 14 settembre 2014

Il vento per decidere

Nella mia Dundee i sostenitori di indipendenza della Scozia e unione sfilano, si sfiorano, qualche beep nel video non mi impensierisce.

C'è in ballo molto, c'è in ballo tutto, se si guarda indietro nella storia e poi avanti ancora.

Nella mia Dundee il cielo mi sembra sempre blu e loro si vantano di avere meno pioggia rispetto alla media. C'è il vento che regola tutto e libera i pensieri, che sa scompigliare e pettinare insieme. Non ti lascia in pace, ma ti rischiara.

Ci vorrebbe il vento in ogni vita, mentre dobbiamo prendere una decisione.

Notte che scende come un sorso

Birra doppio malto al miele di castagno. Una cura, solo una cura, garantisco, perché la birra vera mi attende altrove.

Eppure guardo nel piccolo boccale e ci leggo una voglia di interrogare il mondo, forse persino me stessa. Si può fingere che vada tutto bene e continuare a ignorare il dolore. Si può fingere che vada tutto male e continuare a ignorare i festini vacui attorno a noi.

Io so solo che la notte scende come un sorso, e non si fa catturare mai. Vaga come noi e i riflessi di un boccale.

Notte che scende come un sorso.

Invisible touch - canzone per la notte

Un tocco invisibile che afferra il cuore e può anche farti a pezzi. Il potere nelle sue mani, il potere a cui assoggettarsi per sentirsi liberi.

Che importa se hai davanti un mistero: questo lo rende solo più affascinante, più vero.

Invisible touch, Genesis, canzone per la notte.

Sharing history

I can feel excitement, yet I'm so many miles away. I've always been fond of Scottish history, devoured books and listened to so many voices.

Now I can hear them louder and louder. Indyref results won't change this after all.

I'm sharing history. And a dream.

Dialoghi reali - Nemici gelati

Dalla stanza alla cucina corre un grido:
- Guarda che devi metterlo in frigo.

- Chi?

Un lungo elenco di persone. Davvero. Nemici giurati non ne ho, ma gelati tra poco.

sabato 13 settembre 2014

Notte e il sole è ciò che resta

Provano a infilarci la testa nel buio e forse ci riescono pure. Sì, ero tentata di dire che ci riescono proprio.

Ma torno indietro di passi, di ore. Sono su una terrazza appoggiata su un'isola di natura, con il sole che si posa su di me. Il fiume si veste dei colori delle piante, le persone si muovono con una lentezza rigenerante. E ci sono sapori che ascoltano delicatamente i discorsi che ricamiamo.

Mi piacciono le persone che sanno ricominciare, anche quando non ce n'è apparente bisogno. Eppure c'è sempre bisogno. 

Notte e il sole è ciò che resta. In barba a chi vuole infilarci nel buio.


Il clacson che mi ricorda

Perse cercando la stazione metro tra il groviglio di auto, riusciamo a conquistare uno spazio protetto a Milano.

Quasi protetto. Perché mentre parliamo lungo la via, un clacson ci fa sobbalzare sul marciapiede. Essendo pedoni, non abbiamo luci spente o portiere aperte, quindi proseguiamo. Un altro clacson, un furgone. Quello di prima era un camion.

Stavamo parlando di Esposizione universale, di mondo che cambia di corsa, di futuro e progresso... Ma di che stavamo parlando, quando un autista, anzi due in pochi minuti, nella moderna Milano sente il bisogno di suonare il clacson quando scorge due donne?

La sofferenza senza genere

Ci rifletto solo più tardi e già questo mi stupisce. Noi donne in chiesa a pronunciare l'addio che non si può chiamare così.

Gli uomini, da subito o successivamente, con una mezza scusa, fuori. A parlare per esorcizzare il dolore.

Come siamo più forti, noi donne, è la tentazione di pensiero.

Eppure non ne sono così convinta. Perché noi siamo dentro, nel conforto reciproco e della preghiera. Loro fuori, a sfidare il vento della vita da soli, con parole che si arrampicano sui vetri. E sento non solo di voler bene, ma persino di ammirarli.

Woman - canzone per la notte

Un uomo incasinato che non sa dirti quanto sia stato sciocco. E forse non lo dirà affatto.

Ma poi ti chiama "donna" e a modo suo ammette di averti consegnato la tua vita. Non userà parole e forse ti guarderà solo quando non te ne accorgi. Eppure di quel bimbo nell'uomo non sai fare a meno.

Woman, John Lennon, canzone per la notte.

venerdì 12 settembre 2014

Revolution

Revolution, something is changing every moment, every day.

Revolution is everyone debating in Scotland and far away, because we must look into other people to understand more of what we dream and what we are afraid of. Indyref power.

Revolution is taking place, when there are three people talking and there's a light in their eyes, 'cause they are not thinking of their own business and they love their hometown.

Revolution is running with you, beating fast with your heart: it's just you, it doesn't matter what you're going to say but your voice is a miracle.

La rivoluzione in ogni momento. Tutti a discutere in Scozia e lontano, per entrare negli occhi degli altri e capire di più dei nostri sogni e timori. Il potere del referendum di indipendenza.

La rivoluzione avviene con tre persone che parlano, una luce nei loro occhi perché non pensano solo agli affari propri, ma amano la propria città.

La rivoluzione che corre, battendo forte con il cuore. NOn importa cosa dirai, ma che la tua voce risuoni ora.

Mi diverto

Lo incrocio, come solo nei tuoi luoghi sai incrociare, e dopo un po' devo ripartire, anche se ascolterei per ore il suo quasi secolo.

Novant'anni tra pochi giorni e lui mi segue con facilità per strada, perché - mi spiega - abita più avanti e vuole assolutamente raccontarmi questo e questo ancora.

Ma quante cose fa, gli chiedo?

Potrebbe aver già detto tutto il suo sorriso, ma lui vuole rimarcare: a novant'anni cosa posso fare? Mi diverto.

Notte con il cielo che non si vergogna

Torno a chiudere la giornata con il pensiero di essere una ragazza fortunata. Non direi, borbotta Arguta Paffuta, contestando il "ragazza".

Ma che fortuna, davvero, poter attraversare l'area di Expo e vederla come è ora, ma immaginarla come sarà domani. Di più, quando la vedrò nel pieno delle attività, viva, non potrò credere a questa incursione, mentre andavo al Padiglione svizzero.

Gru, operai, cartelli orgogliosi e altri ancora addormentati, palloncini ansiosi di esplorare l'aria infinita. Ma c'è grigio, cemento, dirà qualcuno. Eppure ciò mi commuove, perché alzavo gli occhi e trovavo un cielo che non ha vergogna di essere blu. Anche sopra le attività umane, quando sono colorate o sbiadite.

Notte, con un cielo che non si vergogna di essere blu.

When a man loves a woman - canzone per la notte

Lo stordimento che non ti porta a vedere nient'altro. Lo stordimento che ti obbliga a credere che chi è accanto a te non sia capace di torto alcuno.

Questa canzone apre anche un film che amo moltissimo, The Crying game. Finisce che un uomo finisce, per una donna, e neppure la ama.

Non so se tutto ciò che accade tra queste note sia amore, oppure ossessione.

Tu sei il mio mondo: può essere risposta a entrambe le domande.

Ma quando un uomo ama una donna, quante cose magiche fa. Quel mondo, forse può persino cambiarlo.

When a man loves a woman, Percy Sledge, canzone per la notte.

Dialoghi reali- trovali

- Comunque invecchiando stai diventando pesante, mmmm. Quasi quasi ti scambio con due di trent'anni.

Voce fuori campo: se li trovi.

Esco. Da qualcosa bisogna pur cominciare

Voce fuori campo: e guai a te se mi metti nei dialoghi reali.

Fatto.

giovedì 11 settembre 2014

Contrario vivo

C'è sempre un temporale che ti asciuga gli occhi e un sogno che ti tiene sveglio. Un viaggio che ti inchioda a te stesso, un addio che fa cominciare.

E tutto questo contrario ti fa rivivere uguale, fedele al tuo compito di creatura in cammino.

Dov'è finito l'11 settembre

Ma come, è l'11 settembre? E quasi non ti rendi conto, è arrivato di soppiatto come per metterti alla prova.

Ti rimproveri, ancora, pensando com'eri 13 anni fa: come tutto sembrava finito, un poco anche tu. Quel cielo che non si sarebbe più liberato dalla polvere e dal dolore, il senso di impotenza unito alla certezza che niente sarebbe rimasto uguale.

E forse è così. Ricordi i volti, le storie, la sofferenza, la rabbia, la preghiera.

Eppure, senza essere dannatamente insensibile, ti accorgi che magari non sei più forte, ma tu, il mondo avete resistito. A questa e altre tragedie. E altre tragedie l'umanità  accoglie nella sua storia, non sai se con istinto di autoconservazione o temibile indifferenza.

La vita è una Baraonda (saluto a un'amica)

Non posso scrivere un saluto a una donna discreta. Sento il pudore che mi frena sui tasti, come sulla penna. E poi perché saluto.

Restiamo, restiamo tutti.

Tant'è che oggi sono tornati prepotentemente i tempi della Baraonda. Chiudevo gli occhi e ci rivedevo tutti insieme, a fabbricare idee, scritti e vignette con la scusa del Carnevale. Quanto si lavorava alla rivista, quanto si beveva e mangiava, quanto si viveva. 

Poi il mondo sembra essersi perso, cioè ha perso la voglia o la capacità di sorridere. Ma noi no, ne eravamo ancora pieni. Ci sentivamo ancora come quella squadra, che aveva sempre desiderio di condividere e bastava poco, pochissimo per improvvisare un brindisi o un verso, meglio se pungente senza fare male.

Anni, secoli fa. E poi Augusto se ne va a scrivere e tirare le orecchie al Padreterno, che non si offende. Quando ci troviamo, quelle poche volte in cui riusciamo, lo sentiamo ancora.

Adesso sei andata a vedere da vicino Augusto, come tira la barba al Padreterno, che forse ride pure. E devo essere matta, perché vi sento ridere tutti insieme.

Siamo una squadra sparsa e sfilacciata in apparenza. Eppure ci troveremo e basterà poco, pochissimo per improvvisare un brindisi o un verso, meglio pungente se fare un male.

ciao, cara.

Notte sognando il perdono di Daniza

Sono senz'altro tarda, ma non capivo neanche perché andasse catturata. Il nostro grande guaio è che amiamo la natura (o amiamo dichiararlo) quando si adatta a noi. Come rincoglioniamo i nostri animali, vestendosi d'umanità e siamo pure convinti che dovrebbero ringraziarci.

Perché il modello siamo noi. E che modello...

Tant'è che muore un animale innocente e dobbiamo pure spaccarci su quello. Devo pure sentire: e poi non vi scandalizzate per i poveri bimbi che vengono feriti o non nascono.

La natura è una sola e a volte le basterebbero le briciole, quelle nominate anche dal Vangelo.

Noi invece ci prendiamo tutto. E io stanotte vorrei sognare Daniza che ci perdona, in qualche modo, anche se non lo meritiamo. Ma lei, per fortuna, non è umana e c'è questa speranza.

Notte sognando il perdono di Daniza.

Dialoghi reali - Il bello

Apre il giornale, guarda, legge attentamente e poi esclama: che bello!

E io, stupita perché addestrata a non ricevere complimenti pubblici, chiedo: Il mio articolo?

- No, Sean Connery.

mercoledì 10 settembre 2014

Notte e la tigre sistema tutto

Una giornata così bizzarra, che non puoi intrappolarla. Un saluto che è per sempre e si incammina con tanti ricordi. La canzone della notte non può arrivare. Le Highlands provano a tenermi le ali alte e salde, comunque.

Ma è così dura, diamo la colpa alla tosse dell'anima.

E invece arrivi tu, mia cara tigre. Quante volte mi ha raddrizzato alle cose. Allo stadio dove non dovrei essere, in una sera umida quanto basta. La tigre si trasforma in tanti cuccioli, che ne conservano la grinta. Non mi importano acrobazie, la perfezione mi fa pena.

Io vedo cuore. E questo cuore sistema tutto, a partire dall'esito di una partita. E di una giornata, nel suo piccolo.

Notte e la tigre sistema tutto.

grazie Pro Patria

Dialoghi reali - il (ben) vessato

Con lo scontato, praticamente noioso debole per le minoranze sul treno prendo le parti del ragazzino in apparenza vessato dalle amiche. Cinque contro uno, non vale.

Prima, un solenne "stai zitto", che - come ho ammesso su Twitter - mi ispira una vaga soddisfazione, a cui mi ribello. Traballa quando lui dà consigli sullo shopping, prospettando soluzioni all'acquisto di un vestito per una delle ragazze.

Poi si permette di fare il navigatore reale e si busca questo: hai fatto una volta quella strada e ti senti un figo.

C'è di che difenderlo. Ok lo difendo. Finché scendo e mi dimentico di lui. Ma quando mi avvicino all'uscita e sto per infilare il biglietto, lui mi taglia la strada. Sì, capito... Non solo non ha dato la cavalleresca precedenza, ma addirittura si è fiondato davanti.

Ragazze, màltrattatelo ancora per favore.

La prima (rock) volta

Ti ricordi la prima volta? L'album irriverente che tremava tra le mani, prima ancora che ci comparisse. Faccio mia la riflessione di Vince Neil.

Il primo album dei Kiss donato dai compagni alle medie: un fumettaccio, verso qui la mia resistenza durò almeno qualche ora. E il primo Lp degli Aerosmith era specchiato in una strada perbene, troppo perbene, per crederci.

Chi ti segue, deve sempre alzare il tiro, come i Motley Crue. E il primo album dei Guns che ti apparve una doccia ruvida e fredda.

Tutto ciò che veniva prima - Doors, Led and more - si lasciava deformare docile dal tempo.

Ma quelle prime rock volte non ti permettevano mai di rimanere uguale.

martedì 9 settembre 2014

Il sogno che non fa male

Quando mi carica di gioia il sogno di qualcuno. Un sogno folle o saggio, spesso entrambe le cose. Che volerà o si schianterà.

Ma non vuole fare male a nessuno. Forse neanche a se stesso.

Difendo i sogni innocui degli altri, e così potenti a modo loro, come se fossero il mio.

Notte e questo è il confine

Non ha filo spinato, non sfoggia cartelli e neanche si distingue per qualcosa di particolare. Ma è il confine.

Esiste un luogo da non varcare, il limite della pazienza da custodire, quello del rispetto di sé, della libertà che si respira, tutta.

Non importa che sia vistoso, basta che sia vero.

Io lo guardo e gli voglio già bene. Lo rispetterò, perché altri lo facciano.

Notte e questo è il confine.

Discovering Scotland

Everybody is discovering Scotland now. Tv is shouting, people are talking, even here in my far country.

Nobody is far away now.

When you are second or they think so, they hardly have time for you and they seem they just don't care. You know what: it's your luck sometimes.

And yet  your life,  your dreams, your divisions and your heart suddenly exist, they even matter.

We don't know how indyref will end, but meanwhile someone is discovering you, dear Scotland, and this can make me happy.

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Dialoghi reali - L'eleganza

Nel nostro banale universo arriva impeccabile. Acconciatura domata alla perfezione. Abito immacolato che scivola in scioltezza, senza conoscere mezza piega. Sandali candidi sulla pelle abbronzata con solerzia. Agenda impegnativa già a giudicare da quella cartacea su cui prende disincantati appunti.

Poi entra una persona e lei parla. La prima parola che esce dalle sue labbra sapientemente truccate: c...o.

Pensavamo fosse elegante. Invece, era solo alla moda.

lunedì 8 settembre 2014

I giardini di marzo - canzone per il giorno

Che anno è, un mistero come il giorno. Capita sempre più spesso di confondersi: vecchiaia o saggezza?

Il tempo che si scioglie, tra ricordi e nuove visioni. E così poco coraggio, forse persino zero, fa stupire di come siano salde le nostre mani. Sarà merito delle dita intrecciate come i nostri pensieri, fiori abbracciati in questi giardini.

I giardini di marzo, (ricordando) Lucio Battisti, canzone per il giorno.

Notte se (non) riesci ad ascoltare il vento

Ci si può impegnare o si può ignorare con naturalezza. Ma dentro il vento, senti le voci di chi non merita di essere strappato? Di chi ha una colpa in comune con noi: quella di essere una creatura.

Fragile, sballottata da quella corrente e di più dalla crudeltà umana. Dalla crudeltà nostra.

Da chi viene portato via, e da chi già lo è stato. Da chi resta, ma non se ne rende conto. Tanto che la sua voce si unisce nel vento e neanche lo sa.

Notte e riposa se (non) riesci ad ascoltare il vento e il dolore che porta.

Come sa raccontare un lago

Come sa raccontare un lago, dal sole ritrovato. I colori, i riflessi, la morbidezza dell'acqua trovano la via della parola.

E quando ti sembra che stiano già riempiendo un mondo, in un flusso irresistibile, arriva una scossa di campane. Un'eco, come un sasso che prosegue nella sua danza tra le onde.

Come sa raccontare un lago. E noi poveri umani.

Bark at the moon - canzone per la notte

Lo so, non è una visione romantica della luna. Ma c'è sempre chi dall'inferno trova l'apertura verso il cielo.

Anni di tormento, e attimi in cui qualcuno si ribella. Può darsi che non accada null'altro, se non questo abbaiare alla luna. Eppure forse basterà a sentirsi più vicino al paradiso.

Bark at the moon, Ozzy Osbourne, canzone per la notte.

Quando parlare

Sarebbe bello cercare di capire, prima di tuffarsi a commentare e lapidare. E quando si è lasciato accumulare un po' di tempo, prendersi una pausa ancora.

Poi, quando si ha una ragionevole certezza, aggiungere "forse" quanto basta. O tacere ancora.

Dialoghi reali- Ho fatto bene a insegnarteli

Violo il vincolo di riservatezza, ma solo per ringraziare l'autrice delle risposte. Lo merita, perché è una donna super, che oltretutto mi sopporta. 

Chi la ama, è nel mio cuore. Chi l'ha ferita, si tenga alla larga. Per me, questa è una delle poche leggi chiare nel mio cuore. 

E (ir)rompo.

- Ma mamma, siamo concreti e sinceri. Lo vedi, lo dici anche tu, lo schifo che trionfa.

- sì, veramente uno schifo.

- Allora, vedi che i valori che hai cercato di insegnarmi, sono vani in questo mondo, calpestati come quelli che provano a viverli. Insomma, vivono molto meglio quelli che se ne fregano. 

- Proprio vero

- Ecco, allora, mamma, hai sbagliato a cercare di insegnarmeli.

- No, ho fatto bene a insegnarteli.

Silenzio e ammirazione.Anzi, proseguo nello studio.

Grazie, mamma.

domenica 7 settembre 2014

Neutralità, ma non di cuore

Un amico (se ti riconosci e non sei amico, me lo segnali?) si avvicina e mi dice: senti, io non sono favorevole all'indipendenza della Scozia. Lo afferma, con tono quasi di scuse (se non è tono di scuse, me lo segnali?).

Io sorrido e gli spiego che non sono una sostenitrice del "sì"il 18 settembre. Sarà questa dannata professione che cerca sempre di frenarmi dall'adottare un'entusiastica posizione, anche quando non dovrebbe intromettersi affatto.

Ma soprattutto sarà che già vado in crisi quando devo votare qualcosa in Italia, figurarsi un tema così cruciale in una terra che amo soltanto. Soltanto. Ripasso questa parola e la boccio come inadeguata.

Soltanto un corno. Ecco, io sono neutrale, perché incompetente e perché non ho diritto di calarmi nelle scelte di un popolo.

Il cuore, poi, viaggia dove vuole. Tanto vale che io prenda la valigia.

I have no right to say: yes or no, this is the right choice.

I just love you, Scotland.

Notte donando

Passami due di tutto, per favore: due sogni, due carezze, due sorsi d'acqua che plachino la sete di ogni genere. La mia preghiera è questa, ma se non puoi, se non è giusto, uno soltanto va bene.

Aiutami trovare la gioia di donarlo comunque.

Notte donando ciò che si ha e anche quello che non si ha.

Wasted years - canzone per la notte

Viaggiare di costa in mare, fino a sentirsi un estraneo con se stesso. E gettare le mani contro il cielo.

Finché si rinsavisce. Perché c'è un solo modo per non sprofondare in anni sprecati: è gettare tempo nel pensarci.

Avanti, in cammino, tra gli anni che brillano d'oro.
Wasted years, Iron Maiden, canzone per la notte.

Di tutto quel tempo

E di tutto quel tempo, poco o tanto che sia, di tutto quel tempo che recupererò, che ne voglio fare?

Donarlo a te e a chi mi ricorda la tua luce. Perché non mi piace tenere ciò che non mi appartiene.

Dialoghi reali - Il silenzio

- Scusa, ho bisogno cinque minuti di concentrazione e silenzio... Parliamo dopo, ok?

- Ok

Dopo un secondo istante scaturisce un parlottio in sottofondo di cui si può distinguere oltretutto ogni parola.

Un minuto dopo: scusa, ma avevo chiesto se potevo avere un po' di concentrazione.

- Embé, sto parlando per conto mio, no?

Certo.

sabato 6 settembre 2014

Notte e chi abbraccia si salva

Antonio vuole salvare i suoi maialini. Lo guardo sorridente, mentre ne afferra uno nella foto: minuscolo e fragile.

Antonio, un nome per me unico, mi riconduce al santo che noi proprio accostiamo a questo animale, dul purscell.

Non riesco a togliermi dalla mente la corsa di questo ragazzo per sottrarre al disastro, al fango, quelle piccole creature. Alla fine la condivisione della loro sorte, stare loro accanto nell'estremo tentativo di proteggerli.

E penso, anche se non riesco a soffocare la tristezza, che chi abbraccia le creature di questa terra, si salva in qualche modo. Si salva nell'amore e in una notte che non arriva mai.

Buona notte, Antonio e piccole creature della terra di Puglia, che il cielo ha chiamato.

Never use love - canzone per il giorno

Quando il rock nasconde la voce di un uomo stanco, ma non abbastanza da seppellire l'orgoglio. Da poter guardare in alto e avanti e camminare con questa consapevolezza.

Non usare mai l'amore. Non usare mai le persone. L'amore è un batticuore e un impegno di vita, è la condivisione di un progetto per amare altre persone ancora.  Non si può trasformarlo in un inferno.

When you think you're too much
Then I've had enough hell, yeah


Never use love, Ratt, canzone per il giorno.

Dialoghi reali - la coda

La bimba insegue la cucciola e ne accarezza anche la vanità. Fino a un sospiro che tocca il clou


- Che bella coda che hai

Scodinzolata fiera e bionda

- Sai quante vorrebbero avere una coda naturale come te?

Sì, mi spii

Sì, mi spii. Sguardi indiscreti, trappole virtuali e magicamente mi compaiono sullo schermo luoghi che prediligo, generi musicali sospettosamente friendly, personaggi nel mio album di figurine che non so più dove io abbia messo della vita.

Sì, mi spii. Bella scoperta.

Ma se io sono vero, che me ne frega?

venerdì 5 settembre 2014

Notte adagio quanto rende felici

Una pausa. Un incontro. Quando questi due mondi si incontrano, forse si rafforzano.

Il lago che nel frattempo cambia, strapazzato dalla pioggia, poi felice per qualche raggio provvidenziale.

Credo di essere felice anch'io, nonostante tutto ciò che devo fare.

Ho ripreso  in mano il mio buon Sansot e il suo elogio della lentezza; mi sono confrontata con Teresa Monestiroli a Parolario, o meglio mi ha preso per mano e adesso mi sembra di camminare adagio.

Vorrei anche sognare, adagio.

Notte, adagio quanto rende felici.

Rispunta l'estate

Ma come, borbotto leggendo il bollettino meteo: da domenica rispunta l'estate, e che me ne faccio.

Arguta Paffuta risponde senza esitazioni: la vivi.

La doppia ernia e il coraggio triplo

Non so fornire dettagli tecnici sulla doppia ernia, ma ho capito che procura un male boia. Ho capito anche che Nikki Sixx se l'è portata dietro per l'intera tournée. L'ultima dei Motley Crue, lo ribadisco, perché loro l'hanno messo nero su bianco, con tanto di tremendo "rip", quindi facendo sul serio.

Così mi sono chiesta. Ma questo ragazzaccio intelligente ha fatto il suo lavoro in quelle condizioni e appena concluso il tour, eccolo consegnarsi ai medici. Scrupoloso anche nell'approccio, o meglio nel sottrarsi agli antidolorifici, per non cadere in dipendenze note.

E quanti fanno "ecccciuuuuu" una volta sola, anche baldi, giovani o riposati, e sembra che sia cascato il mondo, scaricando le loro incombenze sugli altri.

Nikki, doppia ernia e coraggio triplo.

Good, bad boy.

giovedì 4 settembre 2014

Chiedere

Non chiedo mai due volte. E anche una non mi viene bene.

Tranne quando ti scorgo sotto i primi passi della luce, e ogni mia regola non scritta dimentico.

Notte con toni (davvero) liberi

Arriva anche Bob Geldof a dire la sua sull'indipendenza scozzese, e ciò che mi dispiace sono i toni.


Sarà sicuramente colpa dei giornalisti... Ma mi capita sempre più spesso. Come ogni volta che uno irrompe in un mondo, magari inneggiando all'armonia tra i popoli: ma se dai del pirla a chi ha un'idea anche solo vagamente diversa dalla tua, se inveisci, di che pace stai parlando?

A volte, non ci sono parole per far cambiare idea a noi stessi, figurarsi agli altri.

Allora è prudente tacere se non si sa evitare di soffocare gli altri, che si parli di un referendum o di un pettegolezzo bieco, di una partita di calcio o del rimpasto di governo (che in Italia implicano uguale approccio).

Notte con toni (davvero) liberi su ogni questione del mondo. Un goffo tentativo di amare.

La poesía non costa niente

La poesia non costa niente, come un cielo rannuvolato o un arcobaleno incerto. Come qualcosa di irripetibile che ti prende la mano. Ed è così irripetibile, davvero, che non vuoi fermarlo o si svuoterebbe di armonia.

La poesia passa da ogni istante, senza intrappolarlo. Non costa niente, forse perché un prezzo non si potrebbe trovare, nella corsa lieve che è inseguirla lasciandola andare.

Dialoghi reali - l'attore

- E' il terzo film che fanno questa sera in tv con quest'attore, che bello

- (Silenzio indifferente)

- Sarà morto?

Dialoghi reali - decaf light

Al bar entra un signore anziano, che ordina subito:

- un decaffeinato

Pausa

- corretto grappa

Stima. Incondizionata

Le orchidee che allungano la vita

Ci sono luoghi che mi seguono con le loro storie di vita. Come l'orchideria di Morosolo. Lì ho imparato cosa sia l'amore per i fiori, l'empatia, la capacità di cogliere il cuore segreto di una creatura.

Il signor Giancarlo mi aggiorna sempre sulle sue meraviglie, sulle orchidee che uniscono regine e persone umili. A ottobre farà anche un corso che insegna ad andare oltre l'apparenza, la fioritura. Perché una volta finita questa, il percorso con i fiori è appena cominciato forse.

Impegnarsi a coccolarle per riabbracciarne la bellezza. Lui dice che è una gioia che allunga la vita. Gli credo.

mercoledì 3 settembre 2014

La stanza del ristoro

Scegli posti che ti tirino su il morale, che sprigionino le tue energie positive. Leggo e soppeso questo post.

Chiudo gli occhi e vedo la stanza del ristoro, quella che esaudiva i tuoi desideri più profondi, nella scuola di Harry Potter.

Ma ci sono spazi ancora più magici, che i tuoi desideri sanno anticipare o che semplicemente ti accarezzano con un colore o una foglia: e forse, era tutto ciò che volevi.

Steven Tyler e la veneranda età (per sognare)

Sfilati gli abiti ufficiali, entro nella notte. E questa notte. non canto una canzone, ma un album intero. O faccio una tournée - come sostiene un amico rocker - unica via per imparare qualcosa di intenso e degno, senza veli.

Prendo a braccetto Steven Tyler, folle e in un look che non so nemmeno cosa definire alla sua veneranda età, e insieme sul palco scateniamo l'inferno, quello che ti porta in alto a suon di note. La sua voce graffia il cielo e lo spalanca, la mia in effetti secondo qualcuno neanche si sentirà.

Eppure c'è sempre qualcuno che sente la tua voce.

Quando saremo sazi di canzoni e stremati, io dovrò trovare la forza di chiedertelo: scusa Steven, ma perché ti sei inventato questo look alla tua veneranda età?

E lui mi fisserà e mi dirà, lo so: scusa, ma perché alla tua veneranda età vuoi smettere di sognare?

Ricominceremo, forse troverò persino la canzone della notte.

Tipo: Let the music do the talking.

Don't Take Your Guns to Town - canzone per il giorno

Pensi di poter sparare per primo e di farla franca. Che tu sia un esperto tiratore oppure al tuo primo assalto, anche per autodifesa: che ci vorrà mai, un po' di liquore, e non meditare troppo sulle parole di tua madre.

Eppure, prima che tu persino te ne accorga, il tuo dito ancora lontano dal grilletto, può finire tutto.

E dovevi davvero ascoltarla, si ascolta sempre l'amore: non portare le pistole in città.

Don't take your guns to town, Johnny Cash, canzone per il giorno


La tua pancia è piatta?

Operazione ammazza la posta spam. E torna questo brillante interrogativo: la tua pancia è piatta?

Non lo so, non ho tempo di controllare, non me ne frega niente, se anche non fosse (e non mi rivolgerei a te, disperata), però una cosa so per certo: piatto è dove metto il cibo che mi rifornisce carne e pensieri.

Non vorrei che con la pancia piatta mi si appiattisse pure la mente.

martedì 2 settembre 2014

Notte e non è mai buio

Anche se ho conosciuto il buio, il buio vero, so che non è irresistibile. So che non dura. Anche quando non ci credo.

E' come la notte, quando mi trovo in un posto apparentemente oscuro, libero da raggi falsi eppure consolatori. Poi, che strano, quando riapro gli occhi, ogni volta che lo faccio mi sembra di intravedere qualcosa. Timidamente, poi in maniera più nitida. La tenacia, l'abitudine, la natura: tutto questo o niente, chi lo sa.

Notte e non è mai buio.

The duellists - canzone per la notte

E pensare che un tempo i duelli mi sembravano disumani, forse perché ben li fotografa questa canzone degli Iron Maiden: uno dei due duellanti non ha chance, fin dall'inizio. Uno dei due non ha scelta.

Ma di fronte ai vigliacchi dei nostri giorni, che (spesso e volentieri con il volto coperto) uccidono persone inermi e se ne vantano, non so più cosa pensare.

 Che sia un uomo in carrozzina, ucciso su una nave, o un uomo legato e crudelmente ucciso come in queste ore, in tanti anni siete rimasti uguali.

Vigliacchi.

The duellists, Iron Maiden, canzone per la notte.

La erre caduta dal cielo

La erre non mi apparteneva. Certo, oggi potrei consolarmi dicendo che avevo nel sangue il mio dialetto, dove questa lettera era bandita.

Ma da piccola ero disperata. A tre anni potevo elaborare persino saggi discorsi, ma la erre mi sfuggiva sempre. Vorrei affermare che l'ho conquistata.

Al contrario, mi raccontano che una mattina mi svegliai e la strillai, prolungandola all'infinito dalla felicità. Corsi dai miei genitori, la gridai al mondo.

Entusiasta di poter parlare da adulta. Ma era un dono, prima di tutto, e per questo era ancora più giusto rallegrarsi, mi dico ora grandicella.

Rrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr

lunedì 1 settembre 2014

Iron man - canzone per il giorno

Quest'uomo impietrito dal quale tutti distolgono lo sguardo, un giorno si alzerà o forse già sta accadendo.

C'è sempre un uomo di ferro, intrappolato o liberato in un campo magnetico, del quale cercare di non accorgersi. Potrà avere la sua vendetta, mentre potremmo dargli la sua vita, con uno sguardo.

Siamo tutti uomini di ferro, pronti ad attaccare o sbriciolarsi.

Iron man, Black Sabbath, canzone per il giorno.

Notte sognando come Pinocchio

Forse la città è stata svuotata di colpo da questo vento. E quindi è diventata nostra, nostra soltanto.

Anche se tutto sembra chiuso, come in un ritorno d'estate, anche se i passi hanno un rumore tutto loro, simpatico e tremendo, ci pare di essere adolescenti in un'avventura perduta. Sarà colpa della rilettura di Pinocchio su Twitter e non sappiamo chi incontreremo.

Birbanti, che cercano di sciogliere il cuore.

Notte, sognando come Pinocchio, sognando un Paese dove i balocchi siano un mondo migliore.

Vent'anni - canzone per la notte

Il rock torna, torna, ma mi sono messa a esplorare Ranieri oggi. Mi piace troppo quest'immagine di un sorriso che si accende in cielo, perché a ogni nascita viene alla luce un re.

Ogni vita inizia come una poesia, e non importa se ne complichiamo i versi. L'amore dei vent'anni e ogni anno che si aggiunge: tutto sembra scritto lassù.

Vent'anni, Massimo Ranieri, canzone per la notte.


Tutti chiari i nostri difetti

Paese. Regione. Ambiente. Noi stessi.

Tutti chiari i nostri difetti, allora perché parlarne tanto ed esporli, discuterli  a volontà? Facciamo la caccia ai tesori, che abbiamo fin dentro l'anima. E quelli offriamo, sotto questo cielo libero da nuvole invadenti, se vogliamo.

Partire ancora - Leaving again

Cambia la storia, ma sento le radici, quelle vere e profonde, che ti legano senza toglierti l'aria. Al contrario, ti inducono a girarti con una straordinaria libertà. E sai che ti puoi, ti devi allontanare ancora.

Settembre, un mese di attesa, un mese conficcato tra due avventure nella vicenda che apre "L'importanza di essere secondi". Il vittorioso viaggio nell'inverno-inferno antartico è alle spalle. La spedizione al Polo Sud è alle porte. Robert Falcon Scott partirà il mese dopo con quattro uomini, ma in quel momento nessuno sa ancora quali saranno i prescelti.

Tutto nasce dalla Scozia.

Settembre, un settembre così strano per la Scozia. Sembrava lontano e forse per questo fino a poche settimane fa, non assistevo a questo intenso dibattito sul referendum per l'indipendenza, per non essere secondi. Adesso, non mi sembra di percepire altro.

Diciotto giorni in cui decidere cosa fare, come partire, chi incontrare.

Partire ancora, abbracciati alle proprie radici.


http://www.nomosedizioni.it/catalogo.php?b=12NMS412

'O surdato 'nnammurato - canzone per il giorno

Soldato, come se non fosse un uomo. Quante volte si sente pronunciare questa parola con questo distacco. Ma i soldati, mandati a combattere, a proteggere, a rischiare, a volte da vili uomini che mai hanno conosciuto il vero pericolo, eroici, tremanti o crudeli, siamo noi.

Sono uomini e donne, spesso ragazzi come in questa canzone. Che hanno un amore ad attenderli, forse il primo, forse anche l'ultimo. E questo amore si confonde, con la parola vita.

niente voglio e niente spero
ca tenerte sempe a fianco a me!


'O surdato 'nnamurato, Massimo Ranieri, Anna Magnani e tutte le voci che l'hanno cantato, canzone per il giorno.