domenica 7 settembre 2014

Neutralità, ma non di cuore

Un amico (se ti riconosci e non sei amico, me lo segnali?) si avvicina e mi dice: senti, io non sono favorevole all'indipendenza della Scozia. Lo afferma, con tono quasi di scuse (se non è tono di scuse, me lo segnali?).

Io sorrido e gli spiego che non sono una sostenitrice del "sì"il 18 settembre. Sarà questa dannata professione che cerca sempre di frenarmi dall'adottare un'entusiastica posizione, anche quando non dovrebbe intromettersi affatto.

Ma soprattutto sarà che già vado in crisi quando devo votare qualcosa in Italia, figurarsi un tema così cruciale in una terra che amo soltanto. Soltanto. Ripasso questa parola e la boccio come inadeguata.

Soltanto un corno. Ecco, io sono neutrale, perché incompetente e perché non ho diritto di calarmi nelle scelte di un popolo.

Il cuore, poi, viaggia dove vuole. Tanto vale che io prenda la valigia.

I have no right to say: yes or no, this is the right choice.

I just love you, Scotland.

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