lunedì 8 settembre 2014

Notte se (non) riesci ad ascoltare il vento

Ci si può impegnare o si può ignorare con naturalezza. Ma dentro il vento, senti le voci di chi non merita di essere strappato? Di chi ha una colpa in comune con noi: quella di essere una creatura.

Fragile, sballottata da quella corrente e di più dalla crudeltà umana. Dalla crudeltà nostra.

Da chi viene portato via, e da chi già lo è stato. Da chi resta, ma non se ne rende conto. Tanto che la sua voce si unisce nel vento e neanche lo sa.

Notte e riposa se (non) riesci ad ascoltare il vento e il dolore che porta.

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