mercoledì 3 settembre 2014

Steven Tyler e la veneranda età (per sognare)

Sfilati gli abiti ufficiali, entro nella notte. E questa notte. non canto una canzone, ma un album intero. O faccio una tournée - come sostiene un amico rocker - unica via per imparare qualcosa di intenso e degno, senza veli.

Prendo a braccetto Steven Tyler, folle e in un look che non so nemmeno cosa definire alla sua veneranda età, e insieme sul palco scateniamo l'inferno, quello che ti porta in alto a suon di note. La sua voce graffia il cielo e lo spalanca, la mia in effetti secondo qualcuno neanche si sentirà.

Eppure c'è sempre qualcuno che sente la tua voce.

Quando saremo sazi di canzoni e stremati, io dovrò trovare la forza di chiedertelo: scusa Steven, ma perché ti sei inventato questo look alla tua veneranda età?

E lui mi fisserà e mi dirà, lo so: scusa, ma perché alla tua veneranda età vuoi smettere di sognare?

Ricominceremo, forse troverò persino la canzone della notte.

Tipo: Let the music do the talking.

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