giovedì 30 ottobre 2014

Notte e basta un poco di (polenta e) zucchero

Quando ero piccola, credevo bastasse un poco di zucchero o così mi raccontavano. Adesso so che lo zucchero ha tanti volti: scompare in fretta, ce n'è troppo facilmente, te ne versano per confonderti e ci aggiungono veleno.

Sarà per questo che ne metto così poco, in tutto: per sentire i veri sapori, costi quel che costi.

Ciò che cerchi in una giornata di festa che deve aiutare a costruire, un poco. Tu sei lì, in uno dei posti più belli e spesso inosservati della tua città, e sai che comunque vada sentirai di tutto di più, che ti verseranno zucchero e veleno. Eppure non importa, perché c'è quel sapore unico, incontaminato.

L'amicizia di chi vede lo sforzo dell'altro e vuole aiutarlo. Il ritrovare e sospingere chi è rimasto indietro perché è stanco e non perché era impegnato a criticare; aggiungere chi sta già facendo altro, per farlo insieme.

E poi conta altro ancora. Il maestro è a casa. Il mio maestro è un birbante, che rende migliore il mondo.

Come gli alpini. Che cosa stanno facendo ora? Offrono polenta e zucchero. Questo è zucchero autentico, che non tradisce i sapori.

Notte e basta un poco di (polenta e) zucchero.

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