lunedì 22 dicembre 2014

Notte e ti seguirò

In una giornata, ne sono racchiuse tante che potrei perdermi. Arguta Paffuta, che è nota carognetta, mi ricorda che mi sono persa, pure. Ma questa è un'altra storia.

Nei momenti importanti, sapevo benissimo dov'ero.

In un municipio, come tanti, dove diverse volte sono stata, anni fa per lavoro. E il freddo nell'attesa, che si scioglie respirando la gioia: il mio amico che aspetta la sua sposa, lei che arriva come un fiore capace di abbellire ogni stagione. La magnifica cerimonia, dove ogni formalità è dichiarazione di vita, dove una canzone sboccia all'improvviso nell'aria, poi una poesia.

In una chiesa, dove ci sono tanti capitoli della mia vita, scritti prima di me. Dove i miei bisnonni si trovarono, sposarono, e penso che la bisnonna innamorata dei libri lì andò in un mattino, forse freddo così, e fu l'ultimo tratto compiuto con i suoi piedi. Penso ai matrimoni e agli addii che qui si sono susseguiti. Oggi l'ultimo, sotto un cielo blu che stordiva.

Ascoltavo parole bellissime, la commozione dell'anziano prete la cui voce si spezza e canti.

Ma in quel momento mi veniva in mente la canzone del matrimonio come a riportare tutto all'inizio.

Io lo seguirò. 

Vada dove vada, vada come vada.

Notte e ti seguirò.

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