domenica 11 gennaio 2015

E adesso in marcia in Nigeria (niente canzone per la notte)

Non riesco a condividere un'immagine, troppo atroce, della strage in Nigeria. Ma ringrazio Tommy Lee, perché se non riesco a mettere canzoni per la notte, uso la sua voce.

Meravigliosa la marcia a Parigi, quasi da ridare fiducia all'Europa che da qui può ripartire, concordo. Forse persino fiducia al pianeta.

Anzi no. Ci vuole altro, per ridare fiducia al pianeta. Ci vuole che andiamo in Nigeria, a fare una marcia. A riprenderci le ragazzine di cui nessuno parla più e quasi un anno sta trascorrendo. A fermare questa banda di vigliacchi assassini, almeno spezzando il silenzio.

Lo so, ci sono tanti luoghi dove si consumano stragi, gridate o in sordina.

Ma direi che la Nigeria non è male come luogo per cominciare a dire basta, a indignarsi più lontano da noi.

In marcia, per gli esseri umani. In marcia per essere umani.

Io sono Charlie, sono Ahmed, sono ebrea, sono nigeriana.

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