sabato 28 febbraio 2015

Notte indossando la luna

La luna non ha bisogno di alzare la voce o la luce. Se anche sei distratto, strattonato dal buio o dalle stelle, non la noti per le dimensioni o perché continua a vantarsi.

E' silenziosa.

La noti piuttosto, perché lei è irresistibile in una maniera unica. Perché la luna, non si tiene energie per sé. Le distribuisce con generosità e pazienza, incassando spesso ingratitudine. Ed è un sogno indossare i suoi abiti, un sogno doloroso, in un cielo in cui tanti vogliono apparire.

Timida e sempre seconda o più in fondo, inseguita più per ciò che si vuole, non per ciò che è, inciampa nei nostri desideri.

Notte indossando la luna, per imparare a essere generosi.

Every grain of sand - canzone per il giorno

Contato, ogni granello di sabbia, come ciascun capello. E forse pesanti, pesanti per questo. Ma attraverso ogni fiamma di tentazione e di colpa e non riesco neanche a guardarmi troppo indietro.

Girarsi e trovare qualcuno; girarsi e trovare solo se stessi. Pensare che in fondo non comporti differenza alcuna, perché tutto, tutto è contato. Tutto è misurato, come ogni granello di sabbia.

E forse l'unica cosa che non potrò mai sopportare è un volto dimenticato.

in the broken mirror of innocence on each forgotten face.

Every grain of sand, Bob Dylan, canzone per il giorno.

Tutto molto tranquillo

Mi fermo a spiare un coniglietto che finisce il suo verde dessert; così sento il canto del fiume che fa a gara con il silenzio.

Si rincorrono e nessuno dei due vince. Eco di storie, volti che ti fissano come a spronarti di viaggiare nel tempo, profumi dissolti nel bianco.

Fuori, solo l'erba osa muoversi, di tanto in tanto.

C'è chi lo riterrebbe troppo tranquillo. Per me, è molto tranquillo. E sono felice.

venerdì 27 febbraio 2015

L'arte come la vita

Distruggi l'arte, che non sei capace di creare. Come la vita.

Notte e la foto più bella è vita

Ossessionata dalle immagini, che servono a fare un buon lavoro o a vivere meglio, finché lampeggia una foto su whatsapp.

E' di un'amica e viene da un luogo di vita. Sì, so che di solito non lo definiscono così.Ma è un luogo dove ti curano e ti coccolano: sì, proprio te, non la malattia. E in quella stanza c'è un cielo di sorrisi, che mi viene offerto con slancio e colora i minuti diventati grigi. 

Amica, grazie di aver condiviso con me tutto questo. 

Notte e la foto più bella è vita.

A little more love - canzone per la notte

Arrivano quelle giornate in cui ti capita di ascoltare una raccolta di canzoni di Olivia Newton-John. Al che ti viene la tentazione di abbandonare la (retta?) via e zigzagare nelle considerazioni: angelica o ammiccante? Era meglio in versione Dee o Sandy solo?

Poi ferma tutto questa canzone. Che avevo ascoltato per l'ultima volta una trentina d'anni fa, ritengo. Un lampo nella notte, per niente desolata. Ci vuole un po' più d'amore: mica crea dipendenza. O porta forse un lieto fine?

Intrappolata in incantesimi o rete di bugie, Sandy, tuttavia, ci ricasca, a guardare indietro.

where did my innocence go?


A little more love, Olivia Newton-John, canzone per la notte.

Dialoghi reali - Non ripetere

- Detesto sentire le persone ripetere le cose.

- Allora perché lo fai con me?

-Perché sei distratta.


giovedì 26 febbraio 2015

Luck be a lady - canzone per il giorno

Si può corteggiare la fortuna, diventarne dipendenti mai. Perché lei, è vero, non è una signora, ma non è giusto lamentarsi.

Finge di rimanere in vista, eppure già sta flirtando con qualcun altro: assomiglia a tanti umani, per questo non può restare.

E il bello è questo: va e viene, offre un aiuto e lo sottrae, ma i veri dadi della vita sono in mano a noi.

Let's keep this party polite

Luck be a lady, Frank Sinatra, canzone per il giorno.

Notte e non si può sporcare il cielo

Alzare lo sguardo in cerca di cielo e trovare un vetro. A volte, ti offre lampi di blu; più spesso, sembra appesantire la barriera, con tracce di polvere.

Eppure, non si può sporcare il cielo. Guardare oltre è tutto ciò che bisogna provare a fare. Ripagati anche da una pioggia di carezze delle stelle, quando voli lontano da vetri e barriere.

Loro lo sanno.

Notte e non si può sporcare il cielo.

Can't get enough of your love, babe - canzone per la notte

Tutti a dire che bisogna darsi una misura. Che bisogna evitare di prendere troppo di qualcosa.

Ma il problema è che non mi basti mai. E perché un problema, poi.

Ogni volta che ti avvicini, io riesco a cambiare, oso pensare di migliorare. Non mi basta mai il tuo amore.

E non so perché. Importa?

Can't get enough of your love babe, Barry White, canzone per la notte.

Dialoghi reali - non stai scalando l'Everest

La macchina rallenta e rallenta, dopo aver sfoggiato una perentoria freccia a destra. Sembra voglia misurare l'asfalto centimetro per centimetro.

Così sento distintamente Arguta Paffuta scandire:

- stai solo svoltando a destra, coraggio, non stai scalando l'Everest.

Il mio campanile

Il mio campanile mi serve per orientarmi, per darmi vaghe conferme del tempo, in cui non credo, per ammirare giochi di luce.

Mi riporta indietro e mi spinge avanti. Non mi isola, se non quando mi intrappola lo sguardo sul cielo. Ed è in quel momento che la solitudine è sensazione sconosciuta.

mercoledì 25 febbraio 2015

Ci sarà qualcosa?

Un signore me lo chiede così, quasi di soppiatto. Ci consoliamo che i nostri cari ora hanno un campo bellissimo dove riposarsi, tirare calci a un pallone, gustarsi colori mai conosciuti.

- ma ci sarà qualcosa?

L'interrogativo fatto cadere da uno sconosciuto, davanti a un dolore, davanti a una scomparsa. E subito appiccicata la constatazione amara: noi non siamo come loro.

No, non siamo come coloro che ci hanno preceduto. Eppure, forse hanno pensato la medesima cosa dei loro cari.

- loro sono stati più forti, ma ci hanno insegnato che sì, poi c'è qualcosa.

Ho troppe cose da fare qui, e nemmeno troppo bene, ma intanto voglio continuare a vedere corse, picnic, risate di angeli e splendide partite di calcio in cielo.

Notte e il muro è lì apposta

Hai visto come è duro da abbattere, quel muro? Eppure è lì proprio per quello, ci diciamo, perché siamo più forti.

Perché ci proviamo ancora, perché ci sentiamo fragili e poi prendiamo coraggio.

Quel muro, è lì per sbriciolarsi, ma solo se lo vogliamo. Se lo esigiamo, da noi stessi.

Notte e quel muro è lì apposta.

Dialoghi reali - la taglia

- buongiorno signora, cerca questo modello di abito? Che taglia ha, la quaranta?

No, ma possiamo diventare amiche per l'eternità e se vuole, le lavo pure la macchina.

Che cosa sono le nuvole - canzone per il giorno

Colta sul fatto mentre cercavo di fotografare le nuvole, in realtà di catturarle.

Ma che cosa sono le nuvole? Hanno cercato di cantarlo i poeti e io ripasso versi e commozione.

Che è racchiusa principalmente in quella frase: il derubato se sorride, toglie qualcosa al ladro.

Sta a noi, sempre a noi, anche osservando le nuvole.

Tutto il mio folle amore, lo soffia il cielo così.

Che cosa sono le nuvole, Modugno (con Pasolini), canzone per il giorno.

martedì 24 febbraio 2015

Notte e troppo cielo, troppo gelo

Ho già sognato: che camminavo nel vento indifferente aspettandoti. E c'era troppo buio per sperare, troppo gelido.

Mi sono già svegliata. Eri lì e ti eri solo cambiato d'abito: è bastato, per un attimo, per riconoscerti. Ma non si può restare distanti da te, perché quando ci sei tu, c'è troppo cielo per non vederti.

Troppo cielo per non commuoversi e per non trovare la strada.

Notte e c'è troppo gelo, troppo cielo.

Contro, per risparmiare

Non fai in tempo a scrivere, forse persino pensare, qualcosa che arriva il solito abbonato ai contro. A volte, contro anche fuori tema.

Butta l'amo a caso e non importa se la mira sia imprecisa; basta gridare di esistere, nel modo più chiassoso possibile.

Tanti contro, senza nemmeno capire cosa. Contro, per abitudine, coincidenza o forse per risparmiare. Risparmiare le energie per pensare.

La ragazzina più adulta

Passa una ragazzina, e ti guardasse soltanto, catturata dall'allegria del cagnolino.

No, mi saluta, con un buongiorno consapevole. E io, come una scema, a risponderle: buongiorno.

Che poi forse è giusto, perché lei è più adulta di me, che non mi ricordo, che non porto con me che una vaga sensazione di lei, così lesta a dimenticare ciò che per un altro è importante.

You're my best friend - canzone per la notte

Mi fai vivere e mi spingi a perdonare. Sei il mio migliore amico, quello autentico e immeritato.

Quanti hanno scambiato sorrisi di comprensione e scherno, facendo scivolare rapidamente la maschera.

Non importa, non importa più. So come sono i migliori amici. E tu, che sei il primo, mi vedi tornare ogni volta, con la pioggia o con il sole.

You are my best friend, Queen, canzone per la notte.

L'ultimo sguardo dei miti

Stai pensando, stai pregando, cercando di salutare per l'ultima volta un mito, che è stato anche un marito, un padre, un capofamiglia sorridente ed esemplare.

Come se si potesse, come se ci fosse una minima chance di riuscirci: congedarsi, davvero, non si può. Non si deve.

Poi, nel pomeriggio gelido arriva un altro mito, che entra e offre il suo sguardo all'amico, al mito di uguali colori. E non c'è più niente che si possa dire, di fronte all'intensità di questo momento.

Nonno, voglio tornare alla tua Pro Patria di allora. Voglio tornare da te.

Lo chiamavano calcio, era vita. Lo è ancora, per chi ci crede.

You and I - canzone per il giorno

Mica si è più bambini, neanche ragazzi a essere fiscali. Eppure ogni volta si apre una porta, su una meravigliosa vita: nuova ed eccitante.

Un lampo della tua voce, una smorfia, una risata: mi colgono impreparata, ogni volta. E conta solo questo. Sì, la vita vuole svelarsi, ogni nuovo giorno con te.

You and I, Scorpions, canzone per il giorno.

lunedì 23 febbraio 2015

Ciao Emidio

Inciampano le parole, di fronte a un tigrotto come te. Dalle nostre parti, non si usa parlare, solo fare. E chi non lo capisce, non entra mai nei nostri cuori, perché non gliene frega niente.
Hai vinto tante battaglie, Emidio, questa in apparenza no: non riusciamo a rendercene in conto, fino in fondo, perché non è il tuo stile.

Allora non può essere così: tu hai vinto, ancora.

Ci manchi già, terribilmente. Quel tuo sorriso simpatico, irresistibile, le tue storie di tenera caparbietà e il tuo esserci sempre, in campo e fuori: come quel giorno di orgoglio al museo. 
Quell'orgoglio che ci manca, quell'orgoglio che ci rivogliamo. E che forse potete darci solo voi, con il potere del ricordo di un'epoca dove gli uomini - pure i calciatori, pensa un po' - conoscevano il sacrificio, lo cercavano, non se ne spaventavano. 

Ciao, Emidio Cavigioli: tu non lascerai la tua Pro Patria. Tu, mai.



Un brutto carattere

Nessuno nega che ho un brutto carattere.

Chissà chi è questo Nessuno: vorrei conoscerlo e ringraziarlo. Ma sia una cosa rapida.

Arguta Paffuta

Notte e la pelle scotta di vita

Strana giornata, dal sapore doorsiano. E su di essa aleggia il magone per una persona che non c'è più, non una qualsiasi (ammesso che esistano), una di quelle che sempre dovevano esserci.

Forse, è così. Forse sempre ci sarà.

Deve essere così, perché la mia pelle scotta di vita. Nel parco a mezzodì il sole giocava con noi. Poi c'erano le fiamme buone dell'amico, che faceva pulizia. E il sorriso di chi ami, di fronte a un problema domato.

Guardiamo al cielo con una gratitudine più forte di tutto e sussurriamo...

Notte e la pelle scotta di vita.

We are the champions - canzone per la notte

Siamo i campioni. Chi, noi? Stanchi alle prime sembianze di batoste.

Sabbia sulla faccia, e mica letti di rose. Ma pronti a crederci, che avreste combattuto fino alla fine.

Noi,siamo ancora qui a decidere quali scarpe infilare.

Pochi, veri campioni tra di noi; tanti in un tempo in cui lottare era una necessità, che scendeva in campo con la volontà.

Riposate, campioni, e aiutateci a scendere in campo.

We are the champions, Queen, canzone per la notte.

Dialoghi reali - guido io

- Dobbiamo andare lontano stasera. Guido io, che sarai stanco, così non ti stressi.

- ah ah ah ah

- che cosa c'è?

- allora sì che mi stresso.

-...

- lo so, sei corsa a scriverlo sui dialoghi reali.

Someone somewhere - canzone per il giorno

Luoghi che esistono, li puoi quasi toccare: eppure un milione di occhi non li vedono.

Ma da qualche parte qualcuno vede come te. Vicino o lontano, per un istante o per sempre, fili di destino impigliati in uno sguardo.

E tutto brucia, la notte come i ricordi. Tanto da scordarti la morbida pioggia che canta.

Someone somewhere (in summertime), Simple Minds, canzone per il giorno.

domenica 22 febbraio 2015

Menare la polenta

Il risotto si trusa, la polenta si mena. Ascolto il linguaggio che è anima, dolcemente offerto dall'amico più saggio che io abbia.

Sta menando la polenta. C'è un senso di tenacia, misto a pazienza, in quel verbo. Come a percuoterla, senza ferirla, senza stancarsi, senza abbandonarla a solitario destino. E mentre si mena la polenta, giocano nell'aria calda pensieri e ricordi. Uno di questi ultimi è la crosta che si stacca dal paiolo, e noi - quasi già sazi di morbidezza e fumo - a volerla come premio.


Beneficio del dubbio

Non sempre sono capace di godermi il beneficio del dubbio. Quello della certezza, mai.

Notte e fermati ad ascoltare

Tra tante storie che ho respirato oggi, di gioie e cicatrici, di indifferenza gelida e slancio d'amore, non saprei trarre un filo che le unisca.

Forse sbirciando la luna, mi offre un'idea. Fermarsi. Bisogna fermarsi per raccogliere un bacio o un singhiozzo, fermarsi ad ascoltare che facciano rumore o no.

E abituarsi a tutto il male del mondo, correndo di ora in ora, mica metterà al riparo. Oggi ritrovo la primula posata sul prato del cimitero, senza troppe convinzione, due settimane fa. La sfiducia dopo i tanti furti in condizioni meno favorevoli, mi ha ispirato meraviglia. Ma poi no, mi dico, è bello anche stupirsi di questo, finché dura, e se per sempre meglio ancora.

Mi fermo a guardare la primula, fiera dei suoi petali bagnati che si fanno baciare dal sole. E so che questa è la via.

Notte e fermati ad ascoltare.

Eagle - canzone per la notte

Un incantesimo che piomba sulla notte e ti mette le ali. Ti trasformi in un'aquila e niente più ti lega. Volare sopra e oltre ogni cosa, ogni confine umano e più.

Non sai se si tratti di un sogno o la magia ti sospende davvero in alto. Sai che sei un'aquila e niente ti ferma più.

Eagle, Abba, canzone per la notte.

La voce calma della sera

Un attimo prima, la luce del sole abbaglia: abbassa il capo, come per studiarti meglio. Poi si ritira prima che tu possa pronunciare anche solo una parola.

Ci deve essere silenzio per accogliere la voce calma della sera. Ancora più pacata di una brezza, che vuole accarezzare senza dare nell'occhio.

Già il cielo si è oscurato, per proteggere la sua voce saggia e contenuta. E bisogna ascoltarlo per respirare la sera e le sue mafie.

September grass - canzone per il giorno

Non è settembre, ma ad un tratto l'erba sembra così verde e i rami ancora scarni di vita confondono le idee. Boccioli indecisi se esplodere di gioia o placarsi subito.

Se ne va l'inverno, oppure l'estate, non lo so. So che c'è una striscia di verde che è il nostro regno e non ne vorrei uno più vasto. E le formiche danzano, ma il mondo è così vasto che forse le creature più minuscole siamo noi.

September grass, James Taylor, canzone per il giorno

sabato 21 febbraio 2015

Dialoghi reali - spegnere l'orrore

- ho spento tutto ieri, perché non mi piace vedere l'Isis. Quelli che fanno tanto male alla gente. Alla povera gente.

Potessimo spegnere non solo le immagini, ma l'orrore.

All together now (dall'Olanda in giù)

Evviva, l'Olanda è diventato un Paese brutto e cattivo: ci continueremo  ad andare - forse - per senso di superiorità civile, o per altri imprecisati motivi. Un gruppo di pirla si comportano da pirla, ma è improvvisamente perché si sentono olandesi.

All together now. A proposito, se insulti l'Olanda e altri Paesi, sei a posto. In altri casi, sei sfacciatamente razzista. Ma chiusa parentesi, perché a scuola mi distraevo in geografia e può darsi che mi avessero offerto fondate ragioni per giustificare questa disuguaglianza.

Evviva, dei pirla che andavano a una partita di calcio, si sono comportati da pirla. Ma è perché andavano alla partita di calcio. Quindi, chi va alla partita di calcio, è un pirla e tenetelo lontano dai luoghi di rilevanza artistica.

All together now.

Simpaticamente, torna di scena il calderone in cui infiliamo tutto per non fermarci a pensare. Il giudizio, meglio se di massa, ci fa sentire molto più fighi.

Fino alla prossima nazione e categoria. A cui naturalmente non apparteniamo mai, per qualche mirabile clausola di salvaguardia.

Arguta Paffuta

Notte con la focaccia e il viale vivo

Torna l'aria di Carnevale, incontrando gli amici e gustando i sapori. La sera si stinge per la pioggia e penso alle lacrime dei bimbi per i carri sospesi.

Ma io non riesco a piangere. Una deliziosa famiglia ha ricostruito tutto il viale della mia infanzia: si è rianimato con volti, profumi, sorrisi dietro i banconi. Neanche mi ricordavo che potesse contenere tutto questo.

Un'amica e io abbiamo un ricordo preferito: la focaccia della panetteria, che non ci lasciavano prendere per timore di ungere i quaderni. Per anni, è stato il sogno proibito e ancora adesso quando prendo una focaccia, mi assale un brivido di gustosa colpa.

Notte con la focaccia e il viale vivo.

A cosa servono le mani - canzone per la notte

Un amico sta facendo nascere una scuola di mestieri. Una ragazza studia agraria e ci rivela segreti della terra.

Così danza con me questa canzone, attorno a un interrogativo bellissimo. Vorrei saper usare le mani, per antichi mestieri. Invece, ondeggiano su una tastiera - non quella giusta, può darsi - e mi sembrano povere.

E a volte, forse sempre, le mani sono (come) il cuore, hanno senso intrecciate.

Le mani sono il mondo l'universo, il tempo ritrovato il tempo perso.

A cosa servono le mani, Umberto Tozzi, canzone per la notte.

Quasi quasi neve

Quasi quasi neve ti vorrei. Annunciati o
Compari senza preavviso.


Accompagnami o liberami.

Soprattutto, liberami. Finché non lo farò io.

Quasi quasi...

La persona che non sopporti

Non ti ha fatto niente, ha solo sperimentato ogni tentativo, in una scia di anni, per comprimere i saluti al limite sindacale e pure sotto.

Poi, un giorno arrivi carica di borse e a lei le chiavi in mano scivolano. La persona che non sopporti, e che non ti sopporta (immagini), si fa sfuggire un "come va".

E tu non ti lamenti; né lo faresti se ne trovassi ragione. Ma a lei sfugge una lacrima, che rivela un peso eccessivo, più delle tue borse.

La persona che non sopporti, cerca qualcuno che la aiuti a sopportare.

Earth song - canzone per il giorno

Tra pioggia e sole che si leva, si infila un canto della terra. Non è semplice intuire se si tratti di gioia o infelicità, ma lo sguardo rafforza l'ipotesi del pianto.

Sì, basta guardarsi attorno e non solo lo specchio o le ferraglie di cui disponiamo. Abbiamo perso la fiducia di tutti: gli elefanti sono solo i primi a dircelo. Solo di Abramo, della sua fede ci si poteva fidare.

Se avessimo smesso di notare. O forse possiamo farlo ancora.




Earth song, Michael Jackson, canzone per il giorno.

venerdì 20 febbraio 2015

Notte e la vita è una merenda

Quando corri, perché senti che qualcosa di buono sta nascendo. E sbatti le ali un po' stiracchiate, cerchi di sbirciare su, perché di volare ancora non se ne parla.

Ma ci credi. E ogni luogo visitato ti offre gioia. C'è anche una tappa deliziosa, dove a una tavola di progetti spunta la merenda, portata da volti solari. Si assaggia, si brinda, si ricorda che sì, è ancora Carnevale, e tutti - grandi e piccini - hanno diritto a una merenda. A volersi bene.

Notte e la vita è una merenda.

Quando il mondo si dimentica di parlare

Parole che si smorzano, e non saprei dire perché. Forse sono sopraffatte dagli sguardi, o sarà anche stanchezza o finalmente si capisce che è così difficile avere qualcosa da dire.

Io non so quando accade, ma ci sono momenti in cui il mondo si dimentica di parlare o così pare. E allora lo starei ad ascoltare per ore.

Denigra (te stesso)

Chi denigra qualcuno per esaltarsi, si è denigrato a sufficienza ai miei occhi.

Rock the night - canzone per la notte

Con tutti i cambiamenti e le sofferenze che abbiamo attraversato, non c'è verso di trovare un motivo per ammattire.

Neanche a rendersi conto del fatto che non si sa realmente ciò che si vuole. E prendersi un altro brivido, tenere alta la musica. Finché si affaccia l'alba e oltre ancora: basta credere che sia giusto e lo è davvero.

Rock the night, Europe, canzone per la notte.


Everyday people - canzone per il giorno

Sono il musicista, il macellaio e ogni altro. Sono io siamo tutti.

Persone di ogni giorno, che potrebbero scambiarsi ruoli, non l'anima: quella è fatta della stessa (non) materia e non dovrebbe essere necessario.

Chi non accetta chi, musica stonata. Persone di ogni giorno, che dovrebbero stare insieme.

O almeno provarci.

Everyday people, Joan Jett, canzone per il giorno.

giovedì 19 febbraio 2015

L'amico che non so consolare

Il mio amico greco mi scrive una mail tristissima, intinta di foschi presentimenti. E io, che dovrei consolarlo, nello stesso inchiostro intingo la mia penna.

Il suo Paese sprofonda? Non vedo il mio volare, nemmeno mantenersi a questa quota. E se sposto lo sguardo attorno, quale consolazione gli posso offrire?

Odio nuovo e antico, vecchie e solide forme di propaganda, apparenze che trascina sovrana i giudizi, volti che compaiono sui nostri schermi e nelle nostre vite a scuoterci.

Amico, non ti so consolare. Ma quando ti ho mandato la mail di risposta, sono già pentita, terribilmente pentita di non averlo saputo fare. E forse questa è la mia salvezza, che ti porgo come un timido abbraccio.

Notte e cos'è una parola

Uso le parole che voglio io. E rigetto quelle che mi procurano dolore, nausea o ira quasi funesta.

Tifosi distruggono... Si chiamano teppisti.

Inaccettabile... Ma è già passato sulle vostre teste, questo non è retroattivo come le norme che vi piacciono di più.

Poi penso, scrivete ciò che volete, tutti: come posso fare io, sperando di non far troppo soffrire.

Notte e cos'è una parola.

Tutti i padri del mondo

Non ho più padre, dicono, ma un padre resta per sempre. E sarà per questo che guardo, ascolto, respiro tanti padri.

Un padre che ha percorso il mondo e ora teme di non avere più niente da offrire. Un padre rinnegato, un padre freddamente sostituito. Un padre mancato. Un padre che non ha più nessuno da stringere e qualcosa si deve inventare.

C'è il vuoto della perdita che ti colpisce, e ci sono loro: tutti i padri del mondo. E ci sei solo tu, con me.

Behind blue eyes - canzone per la notte

Anche una coscienza vuota non porta con sé vuoti sogni. Ma dev'essere davvero difficile, impossibile capire l'uomo cattivi dietro gli occhi blu.

Persino l'amore è vendetta e non c'è ombra di libertà. Tutti a immaginare cosa si prova, tranne il dolore che non si rivela, al riparo degli occhi di cielo.

Schermi e schemi, in un gioco che nessuno può indovinare, e forse nemmeno lo vuole, fermo a quello sguardo blu o di qualsiasi colore.

Behind blue eyes, the Who, canzone per la notte.

Il profumo della terra

A caccia dei primi fiori e delle loro riflessioni nell'aria. Di un cibo che mette in competizione colore e profumi. E ci sono abiti che raccontano vite e ricerche. Ti fermi a respirare il canto di un bicchiere.

Eppure unico è l'odore della terra. Devi avere pazienza, forse persino coraggio, per fermarti ad ascoltarlo. Un profumo senza sconti, senza apparenze da giustificare, senza trucchi. L'aroma si attacca alle dita dei sogni, con pochi granelli.

Semplice e maestoso, unico sempre sincero, è il profumo della terra.

On a day like today - canzone per il giorno

Esistono giorni così, in cui il mondo intero potrebbe cambiare se tu lo volessi. E il sole sarebbe più ostinato della pioggia, potremmo essere persino liberi. Pensa, nessuno che si lamenta.

In un giorno come oggi, un miracolo qualunque. Se riuscissimo a restare dipinti di libertà, anche solo per sbaglio.

On a day like today, Bryan Adams, canzone per il giorno.

mercoledì 18 febbraio 2015

Notte e resto distratta

Devo sempre mostrarmi concentrata? Sul pezzo? Pronta a darti una risposta, meglio quella giusta. A fare tutto, nel modo più convincente.

Invece no, io sono distratta questa sera. E distratta resto. Persa sul filo di stelle, che neanche mi piace indossare.

Ma io voglio così rimanere, immersa in nebbia voluta.

Notte e resto distratta: perché tu venga a ritrovarmi.

The future never dies - canzone per la notte

Il futuro non muore mai. Basterebbe questa frase: forse, il resto è davvero di troppo.

Anche perché non ci sono risposte ai dubbi della notte e alle sue speranze. Nei tuoi occhi, mai se ne va il futuro e in qualche modo lo riafferriamo.

The future never dies, Scorpions,canzone per la notte.

Dialoghi reali - abbastanza

- Mi ami?

- Abbastanza.

- Finisci nei dialoghi reali.

- Moltissimo.

Non è lo spettro dell'antisemitismo

Sento parlare di spettro dell'antisemitismo, ma a me non pare un fantasma.

Ha occhi malevoli, labbra velenose e un volto contorto che ostenta tra l'umanità. Ha il volto di un vecchio che non ha imparato nulla, di un ragazzo scolpito nell'arroganza. E quando non sanno più a chi appigliarsi per coltivare il loro odio, invocano l'ebreo Gesù.

Che per primi calpestano, feriscono e uccidono ogni giorno. Anche con  il loro antisemitismo.

martedì 17 febbraio 2015

Il linguaggio e l'esecuzione

Possiamo smettere di usare il loro linguaggio? Di indossare le vesti della viltà?

Non siamo pappagalli, ma esseri umani.

Non si chiama esecuzione. Non si dice giustiziato.

E dov'è, la giustizia?

Si chiama assassinio. Si dice ucciso.

Il loro linguaggio non è il nostro. Come gridiamo che i  nostri cuori, la nostra civiltà sono diversi.

Troppo comode le stelle

Troppo comode le stelle, come rifugio dei pensieri. Specchi di luci condivise, ma ormai così lontane.

Troppo distanti per impegnarci e persino per indignarci.

Troppo comode le stelle, per non fare passi sulla terra. E così morbide da non farti tornare mai sul pianeta.

Belle e dannate, perché nella dannazione dell'immobilismo trascinano noi.

Così stupende, troppo, per darci alibi e tenerci lontano da noi. Così riabbraccio il grigio giorno, per camminare nel fango morbido della vita.

Notte e per che cosa state litigando

Non ho capito per cosa state litigando: in strada, in piazza (virtuale) o alla tv. Non ho capito per che cosa state blaterando, cumuli di certezze su cui si pensa di costruire.

Quello che stringete tra le mani, è già polvere. E le prime preoccupazioni domani strapperanno una risata.

Drammi ridicoli, risate che si smorzeranno.

Notte e non ho capito per cosa state litigando, tant'è che non litigherò con voi.

Non si può morire dentro - canzone per la notte

Se non ti ho comprato, come posso venderti? In punta di piedi, cammino tra i versi di Gianni Bella.

Dove non si sa chi ferisce, chi è lacerato. False certezze, come l'impossibilità di morire dentro, sfoggiando apparente salute.

E morendo me ne andai, fa scivolare l'osservazione il poeta.

Io ti ammiro, puntino, e non voglio buttare i minuti.

Non si può morire dentro, Gianni Bella, il massimo, canzone per la notte.

Sei ciò che credi

Lasciami ammirare l'agnello che si comporta come un border collie, perché da loro adottato. Mi si potrebbe obiettare: ma segue comunque il gregge!

Io preferisco pensare che si è ciò che si crede. Si è ciò che si sente e si ha il diritto di correre o fermarsi, come la creatura che vogliamo essere.

I don't wanna stop - canzone per il giorno

Piena consapevolezza non dipinge le mie azioni, ma ciò che so di certo è che non mi voglio fermare.

Non ho bisogno di un salvatore, perché già ce l'ho. E non ho bisogno di dipendenze.

Niente di ciò che mi dicono mi dà libertà.

Ma lascio che parlino, mentre rido, perché so che prenderò io le mie decisioni. E la prima è quella di non fermarmi.

I don't wanna stop, Ozzy Osbourne, canzone per il giorno.

lunedì 16 febbraio 2015

Notte e c'è tanta Scozia

Gratitudine a una dolce persona, che mi ha riportato in Scozia con i pensieri. Non che se ne separino mai totalmente, ma rivolgendomi a cari bambini esploratori, mi sono trovata a confessare che sì, esistono le magie in quella terra.

Si sprigionano, quando le onde sfiorano le coste. Quando incontri un gabbiano o un castello. Quando canti, quando osi ballare.

Quando sei a casa, quando la casa è lontana o ne hai più di una: puoi essere parte sempre di un incantesimo.

Comunque vada, ovunque io vada, lo so: c'è tanta Scozia nel mio cuore.

Notte e c'è tanta Scozia.

I never cry - canzone per la notte

No, non piango mai. Se scende una lacrima, avrà qualcosa quest'occhio, per conto suo.

Non piango, né mai sono sola, neanche quando scelgo di stare in disparte. Il dolore, è qualcosa che conosco davvero: per questo, non piango mai.

I never cry, Alice Cooper, canzone per la notte.

E' che mi mancava la musica

Son qui a rimproverarmi su come io possa essere cambiata. Amo la luce, il calore misurato sulla pelle, i profumi senza distrazioni.

E invece sono qui ad ascoltare te, con un sorriso che non riesco a soffocare. Pioggia detestabile, pioggia che non mi va giù.

Come posso giustificarmi? E' che mi mancava la musica, poi ecco il tuo arrivo e sono rimasta ad ascoltare.

Dialoghi reali - tu che sai tutto

- Dove si trova questo posto, tu che sai tutto?

Nooooo, lo sapevo: non lo so.

domenica 15 febbraio 2015

Parole, mai poche abbastanza

Le parole non sono mai poche abbastanza. Una di più già ti perde, ti condanna, ti annoia, ti porta via.

Come oro, che non si può più scoprire, una parola in più ha smarrito fascino e obiettivo.

Le parole più invecchio e penso: non sono mai poche abbastanza.

Tu mi confondi, chiaramente

Butti sottosopra i miei pensieri e non posso nemmeno incolparti, perché non te ne accorgi. Né distratto, né goffo, ma versi i tuoi gesti nei miei.

Mi confondi, chiaramente. E questa virgola, immagino, va abbattuta.

Mi confondi chiaramente, perché riesco a essere felice.

Notte e sono molto vicini

Ricantiamo canzonette o slogan, in attesa di capire che sono molto vicini. Quelli che della libertà se ne infischiano, quasi quanto noi,

Comodi, stiamo comodi. Tanto sono molto vicini, a un passo dalle nostre coste, già capaci di farci il lavaggio del cervello.

Sono molto vicini, anzi tra di noi. E anche se è terribile, forse potremo dire, prima ancora capire, da che parte stare.

Notte e sono molto vicini.

L'amore ferito, l'amore che è una torta

Ho la fortuna di far parte della giuria del premio Mario Berrino. Leggo, scruto, voto, ogni volta scossa da un dubbio. E quando sento le opere scorrere durante la cerimonia di premiazione, l'ultimo pentimento ancora.

Perché avverto che l'amore più vero è quello messo alla prova dalla malattia o dalla solenne separazione che pochi di noi sanno nominare. Che l'amore è straziato dal destino invidioso, o che deve portare le lacrime per farsi capire.

E poi un amore sorride, via whatsapp. O pensa un po', si trasforma in una torta. O ancora muove i passi del tango e porta un ritmo di emozione.

L'amore che è ferito, l'amore che è una torta: entrambi sorridono nella sala incantata di Ispra, mentre la musica e i fiori incorniciano la commozione.

L'amore di un marito, di una fidanzata mancata, di un padre che sembra essersene andato ma è ancora lì orgoglioso a guardare.

Tutto è amore, se si vuole ascoltare.

Still loving you - canzone per la notte

Muri da abbattere, occasioni da costruire. Non c'è nulla di impossibile con l'amore.

E da sempre se lo urla il metallo duro e tosto, io ci credo.  Ti amo ancora, ti amo lo stesso e non c'è muro che non possiamo demolire.

L'amore, che cosa è lì a fare?

Still loving you, Scorpions, canzone per la notte.

Road to nowhere - canzone per il giorno

Nella mia mente c'è una città intera e non tirarmi fuori mappe: so benissimo dove sto andando. Solo, non ho certezze sulla strada che ho percorso per venir qui.

Quando mi perdo, quando sento che tutto si sta muovendo tranne io, ti chiedo solo un aiuto: puoi cantare una canzone per me?

They can tell you what to do
But they'll make a fool of you

Road to nowhere, Talking Heads, canzone per la notte.

sabato 14 febbraio 2015

Notte e (forse) non mi legano i luoghi

Confesso: sogno spesso le case della mia vita. Ma sono stata così viaggiatrice, che non sono legata ai luoghi dove ho cercato di imparare qualcosa.

Oggi un trasloco, sbrigato in uno scatolone. Quasi mi sentivo in colpa. Difatti, lo scatolone  mi ha fatto un piacere e non si è chiuso, così ho potuto recuperarne un altro e travasare qualcosa: il resto, buttato nel cestino per sempre.

Avessi paura di ricominciare, non scivolerei nelle follie, immagino. Invece, lo faccio con una tale gioia, che potrei incutermi persino paura.

Adesso che mi sposto di poco, non riesco a provare emozione, se non attraverso gli altri che più legati a quei luoghi sono. A loro offro il mio sdoppiamento di scatoloni.

Notte e (forse) non mi legano i luoghi.

Come what may - canzone per la notte

Sì, è tutto molto sgraziato. Eppure questo mondo mi appare perfetto, all'improvviso.

Svanire in un tuo bacio: così è possibile, desiderabile.

Accada ciò che deve, che importa. Ti amerò fino al mio ultimo giorno.

Come what may, Moulin Rouge (Mc Gregor and Kidman), canzone per la notte.

Punto sul vivo

Se ti senti punto sul vivo, forse è perché mi hai morsa abbastanza.

Arguta Paffuta

Alba con gocce di idee

Ti ritrovo, cielo umido: non ti stingi con l'alba. Tieni stretto le tue lacrime e potrebbe trattarsi d'amore.

Io lo sento, questo tuo cuore che batte forte, e taccio per ascoltarti meglio ancora.

Un'alba con gocce di idee, immaginazione che si tinge di realtà o è il contrario. O ancora, forse si stanno rincorrendo sotto un cielo umido.

My girl - canzone per il giorno

Mi occorrono ancora i Madness per sdrammatizzare. Che stress, questa ragazza che sputa una serie di sentenze e rimprovera per l'incoscienza.

Incoscienza di che? I Madness piangono su questa loro ragazza, che non ha parole buone. Sarà per questo che lo ama davvero?

Chissà perché non si riesce mai a spiegare, chissà come si riesce sempre ad amare.

My girl, Madness, canzone per il giorno.

venerdì 13 febbraio 2015

Siamo nati per complicare

E se fossimo nati per complicare, una sorta di burocrazia dell'anima. Si trasmette, come un virus potente, dai piccoli inceppamenti di vita ai magistrali passaggi in ogni ambiente.

Dilatare, estendere, piazzare mille mine. E per che cosa, forse per esistere?

siamo nati per complicare la vita a noi e agli altri. Finché non ci liberiamo, con un gesto lieve, e forse possiamo cominciare a risalire verso il nostro destino.

Dialoghi reali - la bacheca

- Scusa, ma non l'hai letto sulla mia bacheca di Facebook?

- Scusa, ma hai perso il mio numero?

Notte e continua a tessere

Chiamatelo museo, ma mio nonno sta ancora lavorando. Sì, vedo che Einaudi è passato nel cotonificio, però solo io so che è stato proprio lui, il quasi timido Mario, a mostrargli il tessuto.

Stasera vedo che si può tessere ancora, far credere colori, tecniche ed emozioni. Sono a Bottega artigiana, mi piace vedere persone che sanno intrecciare nuove vie, pur così antiche.

E tanti fili ritrovo, che capisco cosa devo fare, come una canzone che ti sprona: perché tu devi tessere ancora.

Notte e continua a tessere.

Cosa vuoi dimostrare

Parla, svuota questo fiume che hai dentro ancora. Che cosa vuoi mostrare, e cosa vuoi dimostrare.

Libertà è ciò che abbiamo dentro e non urlare per farsi vedere, sotto forma di vuote parole.

Cosa vuoi dimostrare, raramente è ciò che sei.

It must be love - canzone per la notte

Cantare l'amore è anche un po' prenderlo in giro. Dove si possono trovare parole giuste?

Tante analisi e poi ti dici: deve essere amore, niente di più, niente di meno. Benedizioni a tutti noi, api e uccellini compresi.

Ma rido per non confessare quanto sia necessaria la tua presenza per mettere in fuga la malinconia della notte.

It must be love, Madness, canzone per la notte.

Gli angeli non mettono cartelli

Nelle smancerie croniche in piazze reali e virtuali, tu non sei.

Scopro quasi per caso che quando era stata annunciata la grande nevicata e davvero cominciarono a cadere i fiocchi, tu hai avuto un pensiero ricorrente: per me, in viaggio. E hai pregato.

Ora, l'hai confessato a una persona me cara, come se la preoccupazione gravasse ancora sul tuo cuore. Non posti, non gridi, riusciamo anche a vederci poco e vorrei essere più vicina per donarti il mio sorriso.

Gli angeli sono fatti così, non hanno bisogno di cartelli su pubblica via. E ormai i cartelli mi incutono quasi timore, perché mi hanno fregata assai: smack e coltellate, abbracci e critiche appena volti l'angolo, tesoro e feriscono i tuoi cari.

Mi rincuorano gli angeli come te, che si affacciano alla finestra e affidano una preghiera ad angeli ancora più lievi.

Il limite alla finzione

C'è un limite alla finzione, perché fingere ogni oltre limite ti fa assomigliare a quelli dai quali volevi mantenere la distanza.

Ti immergi in loro e improvvisamente, le distanze le tieni da te stesso. 

Chi eri? Che cosa volevi? Se non ti ricordi più le risposte a queste domande, se - peggio - ti suonano come un'eco vuota, il limite è superato. Quasi come se non te ne frega più niente.

giovedì 12 febbraio 2015

Notte e in tutti i posti del mondo (siate vicini)

Ho sbirciato tutti i posti del mondo, ma nessuno mi ha trattenuto. Luoghi distanti e vicini, esotici e di casa: che cosa importa mai?

Non come quando nell'unico posto del mondo, di cui mi importa davvero. Ho viaggiato tanto, nel passato e anche oggi, ma conta solo trovare il mio posto, il mio porto, da te.

Notte e in tutti i posti del mondo siate vicini.

Fade to grey - canzone per la notte

Come una pioggia in un'estate inglese: anche questa immagine è ingrigita. E le note, che scivolano come gocce, eppure fisse sono, come quei due freddi occhi.

Tutto diventa grigio. Tutti noi possiamo fare così: assumere questa sfumatura, per sfuggire ai colori. Oppure ribellarci, ancora un po', magari danzando.

Rip, Steve Strange.

Fade to grey, Visage, canzone per la notte.

La neve e i luoghi comuni di Arguta Paffuta

- Le donne, basta che vedano quattro fiocchi di neve e non capiscono più niente

- Gli uomini, basta che vedano quattro pagine (o almeno solo le foto) della Gazzetta e pensano di capire tutto di calcio.

- Arguta Paffuta, che luogo comune.


- No, perché la tua era una scoperta scientifica.

Cogli la prima mela - canzone per il giorno

Sei bella e sei fiera, o così ti senti. Perché dovresti frenarti?

Cogli la prima mela, non perché qualcuno ti spinge. Perché lo vuoi tu, sai che è il momento giusto e non vuoi gustare un frutto amaro un giorno: quello del rimpianto.

Il ritmo della tua vita, puoi deciderlo solo tu.

Cogli la prima mela, Angelo Branduardi, canzone per il giorno.

Dialoghi reali - ciò che fa male

- Comunque basta, non comprarmi più brioche e altre cose che fanno male. Hai capito?

- Va bene.

- Al limite una brioche, una sola.

- Ok.

- ehi... Se proprio vuoi?

- Sì?

- una pizza, che lì è buona. E un dolcino. Poi basta, ok?


mercoledì 11 febbraio 2015

La torre più alta

Ci passi, la sfiori, la fuggi. Poi ti viene offerta; ti viene offerto il mondo, che da lì puoi sbirciare.

E su Milano, che ami, proietti la sua ombra e in fondo anche la tua. Incontri tante persone, che credono in ciò che fanno, che sperano, che costruiscono.  Oggi è il Salone del Mobile, domani altri volti.

Su quella torre, così alta, ci sei anche tu. Sulla torre più alta, puoi sempre scegliere se salire o scendere, o rimanere lì a stendere le tue speranze, la tua ombra, la tua luce. E' tutto nelle tue mani, a patto che Altre ne voglia vedere.

http://replayapp.com/v/quHA7kDakm/

Notte e se tu sei felice

Immenso è il parco, e deserto sotto le piante semi addormentate. Quasi non scorgo lei, Happy, la cagnolina che ha la sua amica umana impegnata in una trasferta. Ma ce n'è un'altra che la accudisce nel frattempo e la porta lì.

Tu, la trovi subito irresistibile. Ama correre, fare wrestling, rotolarsi tra le foglie. E non adora la tua pallina, quindi non siete in competizione.

Happy si chiama lei. Felice, sei tu. E io sono felice, sotto queste piante semi addormentate.

Notte e se tu sei felice, lo sono anch'io.

Raised by wolves - canzone per la notte

Sì, a volte vorrei essere stata cresciuta dai lupi. E persino non credere in niente.

Sai che non credo in niente? Non ci credi e non riesco a contraddirti.

Ma credere in qualcosa sembra far scoppiare il mondo: così comodo in nulla credere, sembri quasi buono.

Guarda che tutto esplode e io a volte vorrei essere stata cresciuta dai lupi, così potrei almeno esibire un alibi.

Raised by wolves, U2, canzone per la notte.

Homebound train - canzone per il giorno

Prendi l'aereo e anche di più per volare via. Sali sul treno per tornare a ciò che sei.

Lentamente, non c'è bisogno di cercare la rotta: su quei binari scorre la tua vita. E in fondo c'è casa.

Milioni di anni dopo, non esiste la fretta. Sono sul treno che conduce a casa.

Homebound train, Bon Jovi, canzone per il giorno.

Dialoghi reali - Come una donna

- Ma perché non ti comporti come una donna?

- Perché sono una persona.


martedì 10 febbraio 2015

Go west - canzone per la notte

Che ne so dove saremo più liberi. Dove potremo cantare o stare in spiaggia. Dove la vita sarà più pacifica e un sacco di mirabili cose.

Che ne so, se la cantavano meglio i Village People o i Pet shop boys. Non ho idea nemmeno di quale nome fosse più accattivante.

E' che c'è sempre, sempre credo, un Occidente dove essere più liberi.

Go West, Village People or Pet shop boys, canzone per la notte.

Notte e non so contrapporre le vittime

Non so contrapporre i morti ai morti. Le vittime, chiedevano di essere tali? Hanno implorato i loro carnefici, destra, sinistra, o quale area oscura di mezzo?


Osservo contrapporre i morti ai morti, invece di ricordarli amando. E mi sento ancora più distante.

Non so contrapporre, non so chi abbia sofferto di più e con quanto odio di più.

E' tutto dolore. E' tutta ingiustizia.

Notte e non so contrapporre le vittime.

Sono rimasta indietro

Sono rimasta indietro, in una giornata di sole. Avevo talmente fretta che mi sono fermata, perché non sarei mai arrivata dove tutti volevano.

Tutti... In realtà, pochi e di cui poco mi importa. Me ne sono accorta, proprio in quel momento: in cui sono rimasta indietro e mi sono sentita immensamente felice, perché ho visto molto, ho visto ciò che conta.

Le tue debolezze

Scusa, non ti ho mostrato ammirazione per le tue debolezze. E' che tu hai fatto di tutto, per nasconderle.

lunedì 9 febbraio 2015

Petali dimenticati (quel che basta)

Petali dimenticati, quel che basta per dipingere il cielo di tenerezza.

Nulla si spezza, sotto il peso della luce. 

Chiazze rosa, diluite in pensieri, e quel cielo lo ammiri, lo vuoi già pazzamente.

Notte e in quella foto ci sono anch'io

L'isola dorme, rassegnata a farsi ammirare da ogni collina. C'è un parapetto, che ne fa intravedere le luci della sera, ancora incerte.

In quella foto non ci sono. In quella foto, ci sono anch'io. Minuscola, con due persone che ho conosciuto e mi prendono a benvolere. Sono un po' anche la loro bambina, perché bimbi non ne hanno.

Quante immagini ho con loro, di quella breve vacanza condivisa con la mia famiglia. Non so nemmeno se fossero giorni, oppure ore: un incontro casuale in una cornice stupenda. E non conosco i loro nomi, persi nella notte dei tempi. Nella memoria, sono "i signori di Novara".

E chissà perché questa notte, guardo la foto dell'isola che dorme, quell'isola che abbiamo ammirato forse quarant'anni fa. Perché la osservo e penso a quei momenti senza più realtà, se non attraverso una manciata di fotografie. E penso a voi, signori che ammiravate una principessina, felici di averla accanto almeno in uno scatto.

Notte e in quella foto ci sono anch'io. Ci siete anche voi.

Non riuscire a sopportare

Se non riesci a sopportare più, forse sei spacciato; forse ti stai salvando.

Getta la moneta, dopo un lancio sbarazzino in aria, ma sappi che cadrà dove vuoi tu. Mentre smetti di sopportare.

La cultura che salva i cagnolini

Conosco Luigia mentre cerca di difendere i suoi tesori dalla furia del vento.

Sono libri, libri usati che lei ha recuperato. Persone che cambiavano casa e svuotavano le librerie, o che li hanno donati spontaneamente.

Luigia li raccoglie con dedizione e ha creato così la libreria del canile. Libreria bubu nel cuore, l'hanno chiamata. Vendendo quei volumi, in buono stato, l'Apar ricava fondi per sfamare i cagnolini abbandonati e da loro amorevolmente accuditi.

La cultura, che sfama queste bestiole. Le infinite vite di un libro, l'infinito amore di un cane, che altro amore chiama.

domenica 8 febbraio 2015

Dialoghi reali - numeri tra il quattro e lo zero

C'è nebbia in macchina e smanetto. Sparo l'aria calda a quattro, poi all'improvviso, sortito il grosso dell'effetto, scendo a picco sullo zero.

Il baldo giovane con me osserva: ci sono altri numeri tra il quattro e lo zero.

E scoppiamo a ridere, bisognosi di diversivi demenziali. Più tardi, però, mi rendo conto dell'epifania servitami sul piatto: ci sono altri numeri, nella vita, tra il quattro e lo zero.

Notte e tutto fugge

Meno di foglie, più di farfalle: tutti impegnati a danzare, come se dettassero anche il ritmo.

Invece c'è solo il vento che comanda e tutto fugge. Anche i timori, minuscoli o invadenti. I sogni incerti. Le sicurezze dell'ultima ora, a braccetto con quelle di una vita. E frammenti di carta, fili spezzati, risate soffocate.

Tutto fugge, per liberare.

Notte e tutto fugge.

Lo zio sopra la terra

Mi riporta indietro, e laggiù, una trasmissione su una tragedia sfiorata di minatori.

Lo zio in Belgio, che mai fece pesare la dura vita, mi torna in mente. Lui tornò in Italia, senza gridare ricordi o soprusi. Sua moglie, inseparabile, si adoperò per lui, gli altri e curò il nonno, nelle ultime settimane di vita.

Un giorno, disse: ho male allo stomaco. Il nonno si stupì nel non vederla più, ma lei dovette precederlo lassù.

E lo zio minatore, rimasto solo, si aggirò sopra questa terra senza trovare ragione per restarci, neanche l'affetto dei suoi cari.

Ne aveva viste troppe, confidate poche e lui, Angelo, dalla sua Maria volò.

E mi viene da pensare - canzone per la notte

Vento non di primavera, ma sì, assomiglia a un'idea che non puoi o vuoi fermare. Nata male, o splendida da far sbocciare.

Tanto, mi viene da pensare quando soffia quest'aria strana.

Un dovere era giocarsi tutto in un colpo solo. Non lo è più, ma c'è qualcosa di inesorabile, la primavera, forse persino noi.

E il guaio è che mi viene da pensare, troppo.

E mi viene da pensare, Banco del mutuo soccorso, canzone per la notte,

Non c'è più niente da fare - canzone per il giorno

Che sia una scelta di vita o un derby, c'è poco e fare.

Ci sono sempre momenti in cui sospirare come Bobby Solo: non c'è più niente da fare, è stato bello sognare.

E invece di stracciarsi le vesti, da qualche accordo ricominciare.

La vita ci ha regalato qualcosa di speciale, ma è tempo di ripartire.

Non c'è più niente da fare, Bobby Solo, canzone per il giorno.

sabato 7 febbraio 2015

A cosa credere

Il fiore ormai sprigionato nella sua potenza delicata, mi guarda sconcertato o fiero? Non lo so. Frammenti di neve lo circondano e forse gli levano il fiato.

Non so dove posare gli occhi. Non so a chi credere.

Alla sua voglia di vivere o ai morsi dell'inverno. Mentre dovrei cedere, immagino, a entrambi.

Notte e salviamo la Franco Tosi

Sono una ragazzina, trascinata da una saggia donna a cercare di offrire frammenti di bene a Legnano. Sì, una liceale bustocca che va in un luogo dove i bimbi sono accolti, ospitati, accuditi.

Mi ricordo un momento scandito dal citofono: FRANCO TOSI!

L'urlo dei ragazzini e della provvisoria famiglia: c'è l'azienda per eccellenza a Legnano che arriva e riversa il bene sui più piccoli, per aiutarli. Perché, come avrebbe detto Cucinelli anni dopo, non c'è profitto senza dono.

Io sento ancora quel grido di speranza: FRANCO TOSI!

Non è ora che la speranza, di speranza sia ripagata?

Notte e salviamo la Franco Tosi.

http://www.legnanonews.com/news/1/45259/

Don't touch my Train (e firmate)

La mia città non è capitale di nulla, né capoluogo: ha "solo" 80mila abitanti e una gran voglia di fare, che la crisi non placa.

Il passato può apparire distante, anche se non mi sembra mai superfluo ricordare che l'aeroporto di Malpensa, l'abbiamo fondato noi, i nostri industriali con i nostri operai. Ma guardo il presente, il futuro. I pendolari del lavoro, dello studio, della cultura: gente che cortesemente prestiamo a Milano.

Per questo ho firmato la petizione contro la soppressione del Malpensa Express a Busto Arsizio e sono felice del tam tam, e che si firmi pure in biblioteca. Di solito siamo così silenziosi, brontoloni sotto tono.

Ma adesso no.

Don't touch my Train, non per orticellismo, ma perché noi abbiamo dato e diamo tanto. Perché se sfrecciate, cari treni, è anche per merito nostro. Quindi fermatevi e lasciateci salire, grazie. Anche perché il grazie, ce lo meritiamo noi.


Malinconico autunno - canzone per il giorno

Non sono fuori stagione, perché Marisa Del Frate era oltre ogni stagione.

Le foglie sanno comportarsi così. Vestirsi di un dolore non loro, o non solo.

Quanti interrogativi, talvolta, vicino a una ringhiera. E la stagione di turno a consolare o dannare.

Dolce riposo.

Malinconico autunno, Marisa Del Frate, canzone per il giorno

venerdì 6 febbraio 2015

Notte e c'è abbastanza

Non c'è abbastanza neve, per chiedere rifugio per un pensiero o per un brivido.  Non c'è abbastanza buio per cercarti. E non c'è abbastanza vuoto, per riempirsi. Né abbiamo abbastanza sentieri per capire dove andare.

eppure ci sei tu, e questo è abbastanza, perché non sento pallidi riflessi di inverno, ma riesco a vedere foglie e persino germogli, inseguendo tentazioni di primavera.

Notte e c'è abbastanza.

Hazy shade of winter - canzone per la notte

In questa incerta ombra di inverno, a cui non so rassegnarmi o entusiasmarmi, so che posso vedere spegnersi le speranze.

E allora che cosa vorrà dire mai: le speranze si ricostruiscono.Oppure ancora solo fingere.

Che sia la primavera della mia vita o le foglie si annuncino scure e pensose...

Non ti fermerai a ricordarmi?

Hazy shade of winter, Simon & Garfunkel (e anche le Bangles), canzone per la notte.

Dialoghi reali - Certezze

- Mi ami?

- Certo.

- Mi andiamo a vedere il derby?

- Certo che no

Certezze, solo certezze al mondo.

giovedì 5 febbraio 2015

Come pensa la neve

Come pensa la neve, mentre tutti si ferma a osservarla.Tra lunghi silenzi, scricchiolii e poi gorgoglii.

Come se si stupisse lei stessa di esserci e questa meraviglia le piacesse molto. 

Come pensa la neve e solletica i miei pensieri. Non c'è spazio per nulla, se non per una strana gratitudine, come se coprisse tutti i dubbi e le ferite, lasciando nel tepore a crescere la consapevolezza.

Abbiamo perso

La donna (terrorista, la chiamano ma non è solo questo) uccisa, dopo l'assassinio di Muath (no, non il pilota giordano).

Così penso che abbiamo perso. Un Paese che si vendica. Che ci appoggia  e noi che l'appoggiamo.

Non è giustizia, né divina, né umana. Si chiama solo vendetta e noi con l'Isis così perdiamo, perché diventiamo come vogliono, come pensavamo di non essere (più).

Aspetto una nuova speranza.

Winter - canzone per il giorno

A volte mi sembra un inverno freddissimo. Eppure alla tv affermano il contrario.

Forse è una scusa per abbracciarti.

Winter, Rolling Stones, canzone per il giorno.

Notte e devi farcela

Sono una bambina e devi farcela. Tu che ami la terra e persino le persone. Che corri e oltre le tue forze. Che aiuti tutti a partire dagli anziani. Che sei crollato in uno dei luoghi a te più cari...

Devi farcela. In questa giornata in cui la neve ci frena e ci libera, corri indietro da noi. 

Devi farcela, in questo mondo egoista, tu che non pensi solo agli affari.

Notte e devi farcela.

Snowflake - canzone per il giorno

Siamo tutti nati da una nuvola, ma un giorno smettiamo di cadere.

Stupiti di questo mondo rumoroso, cerchiamo di posarci in una foresta. Cerchiamo o veniamo afferrati. Chiamiamo o veniamo amati.

Un fiocco di neve è una domanda, che chiede di riposare un po' e tornare a salire.

Snowflake, Kate Bush, canzone per il giorno. 

mercoledì 4 febbraio 2015

Winter wonderland - canzone per il giorno

Nel prato si può sognare, davanti al camino affrontare senza paura i progetti. E se si riesce a smettere di guardare la neve con occhi adulti, quali miracoli si compiono.

Prima di tutto, quello di stupirsi, ancora, e giocare perché tutto diventi serio. Un inverno così, immerso in una terra di meraviglie e meraviglia, se lo vogliamo.

Winter wonderland, Elvis Presley, canzone per il giorno.

A bada, Arguta Paffuta

Ho cercato di tenerla a bada in questo periodo, tutto qua: ma non sono certa che sia andata così, potrebbe essere stato proprio l'opposto.

Fatto sta che mi ha fatto piacere che ieri una fanciulla, fine e simpatica, al termine di un check mi abbia guardata e abbia esclamato: Marilena? Ma Arguta Paffuta!

La mia sarcastica anima c'è ancora, sta bene, eccome, è che la lascio parlare poco. Forse maturando (sinonimo morbido di invecchiando) mi sforzo di assecondare il sogno di Rossella O' Hara: di trovare in me più dolcezza e signorilmente pensare e comportarmi. Sogno che naufraga in ogni istante.

Ma non per colpa di Arguta Paffuta: al contrario, lei è il sorriso, quasi simile a uno sbuffo, che seppellisce la mia tentazione di prendermela per questo e per quest'altro. E che dopo il caffè mi sibila: "Scusa, ma non potresti semplicemente dire che il caffè ti piace amaro, invece di aggiungere quella patetica battuta che sei già dolce tu?".

Tutta invidia, le rispondo. E poi mi risveglio allo specchio.

Stanco di rinunciare

Questa bellissima frase di Rosa Parks scorre in me.

Vale la pena stancarsi di fare qualcosa. Oh sì, voglio smettere di rinunciare. Stancarmi di dire: non ce la faccio.

Unica stanchezza ammessa.

Can't sleep - canzone per la notte

Mi dicono che compi (molti) anni, Alice Cooper. E dimmi, hai ancora paura dei clown? pensi che non ti lascerà dormire la paura?

Perché c'è un'irrealtà che ferisce, e ferite che non possono guarire. E per molti, sei soltanto un felice pasto.

Can't sleep (clowns will eat me), Alice Cooper, canzone per la notte.


Notte e non so più distinguere

Sommersa, travolta, ferita da ciò che scorre sulla rete. Non so più distinguere tra ciò che può corrispondere al vero e ciò che è una solenne follia, inventata per uno scopo o per nulla.

Chissà cosa assomiglia alla verità, e chissà cosa - come lei - si fa amare.

Io guardo e non riesco più a distinguere, per cui mi allontano dalle piazze, reali o virtuali.

qui sto bene, starei persino benissimo, se potessi ignorare ogni dolore di creatura.

Notte e non so più distinguere.

Dialoghi reali - Il gancio della borsa

Al ristorante, cortese si avvicina la cameriera: signora, vuole appendere la borsa al gancio sul tavolo?

Contemplo l'esile gancio, come ogni volta: Eh, ma sa la mia borsa è più pesante.

Passa il titolare, con un sorriso: tutte le donne dicono così.

Questo era un gancio pesante. Appendo.

martedì 3 febbraio 2015

Dialoghi reali - L'appuntamento con il marmista

Squilla il telefono, anzi fa quel rombo che tanto manda in bestia qualche mio collega.

- Buongiorno, sono X.

Il suo nome non mi dice assolutamente nulla, ma dissimulo, studiando inutilmente il numero sul display del cellulare: ma noi non avevamo un appuntamento alle 13.30?

Mio Dio spero proprio di no; sfoglio l'agenda e la memoria, va bene che invecchio, ma un appuntamento a quell'ora non mi risulta.

- Qui al cimitero.

Rassicurata dal luogo, dove non sono solita fissare appuntamento: signore, guardi che lei si sbaglia.

- Ma come no, ma lei non è il marmista?

Be', la testa dura ce l'ho, ma non mi sembra questa la nota caratteristica della professione, casomai del materiale.

- No signore, non sono il marmista.

- Mi scusi

Adesso mi sento in colpa io. Vedo il signore, triste e sconsolato al cimitero aspettando il marmista.

- Si figuri, buona giornata.

Vorrei sbattere la testa contro il muro, tanto è duro uguale: buona giornata che cosa, che è ad aspettare il marmista al cimitero.

E ci racconteranno

E ci racconteranno che i vaccini non servono a nulla. Che gli sterminati se lo sono meritato. Che le democrazie fanno schifo e meglio bere il tè con i dittatori. Che i genitori 1, 2 e 3 contando fino a 35 svolgono uguale ruolo.

A ben pensarci, ce lo stanno già raccontando. E noi ci siamo cascati in pieno.

Notte e se fossimo noi

Ringrazio tutti coloro, media e singole persone, che non diffondono il video dell'uccisione del pilota giordano. Che non è un pilota giordano. E' un uomo, di nome Muath.

Non è forse nemmeno questione di sottrarsi alla propaganda: ne siamo già così succubi e mi spaventa quella subdola, che ha già riportato veleni al posto dei pensieri (in)degni di settant'anni fa.

No, è per rispetto dei suoi confronti e di chi lo ama. E' perché non è un pilota, appunto, ma un uomo. E se fossimo noi, vorremmo le nostre ultime, terribili immagini girare di bacheca in bacheca?

Abbiamo poche occasioni per dimostrarci umani: da qualcosa potremmo pur cominciare.

Notte e se fossimo noi.

Running free - canzone per la notte

Come un ragazzino ribelle, che sogna Bonnie and Clyde. Che cade, che si rialza, che può cambiare e che non ci pensa.

Correre libero, ogni giorno è possibile. E nella direzione che altri ti sussurrano, che scegli tu, che ti sei trovato casualmente davanti: chissà se è veramente la seconda, l'opzione della libertà.

Ma intanto a volte è semplicemente rigenerante cantare: sto correndo, libero.

Running free, Iron Maiden, canzone per la notte.

A forest - canzone per il giorno

La foresta è un'illusione, una voce che ti chiama o ti rincorre. Il buio che ti offre riparo o che ti tende una trappola.

Eppure, alla fine, puoi sempre scegliere tu se ti sei addentrato per niente o hai trovato ciò che cercavi o altro ancora. Magari se stai sentendo tutta la solitudine della foresta, ora, e ne esci più forte, felice.

Just follow your eyes.

A forest, The Cure, canzone per il giorno.

lunedì 2 febbraio 2015

L'unico pensiero bianco

L'unico pensiero bianco, si è posato qui. Prima degli occhi, lo scorgono le orecchie per il suo inconfondibile silenzio.

L'unico pensiero timido, subito calpestato da piedi e gomme, eppure resta più a lungo di quanto possa sembrare, stanco o resistente: differenza impercettibile come i fiocchi che lo annunciano nell'aria. 

Calmarsi un po'

Stiamo parlando di calcio. Stiamo parlando di politica. Stiamo parlando di un vestito nuovo. Stiamo parlando dell'ultimo menu strafigo che ci hanno servito al ristorante o abbiamo visto a Masterchef, ma che nella nostra cucina non sapremmo nemmeno iniziare.

Non è tutto uguale. Ma sarebbe bello, ogni tanto, calmarsi un po'. Prendersi un po' in giro. Magari persino smettere di parlare, se finiamo per accapigliarci e basta.

Notte e non fingo di sapere

Voglio tenere la testa tra le nuvole, come fa la luna stasera. E fingere di sapere, fingere di non sapere: quale sarà la mossa poi più difficile?

Non ne ho idea e non mi interessa nemmeno, perché la confusione è una dolce compagna quando navighi lassù. Le nuvole come una scia di baci, che ti fanno dimenticare tutto il resto.

Facciamo che non fingo di sapere e sono più felice. Come te, luna lassù.

Notte e non fingo di sapere.

Cambio di stagione - canzone per la notte

Quante promesse, di stagione in stagione, e non so quale sia la più profumata.

Forse: promettimi che non sceglierai mai mediocri vie di mezzo. O meglio, che non ti abituerai mai.

Ma come ci si può abituare, quando le stagioni diventano così confuse, quasi quanto me. Mettersi in discussione, l'unica regola.

E ancora mi arruffo i capelli, mi ribello ai phon e a tutto ciò che vuole domarli. Quasi fossero pensieri.

Cambio di stagione, Ron e Carmen Consoli, canzone per la notte.

domenica 1 febbraio 2015

Margherita confusa

Tra la terra, tra la neve, e non si sa cosa l'attiri, cosa la spaventi di più.

Minuscola, ma non tremante, la margherita si fa beffe dell'inverno. O delle nostre credenze, sfaldate dalle nuove stagioni.

Non è sola, ma non può afferrare l'altra margherita, troppo lontana. E può solo catturare gli sguardi, come il mio, che si stupisce di una margherita minuscola e non tremante, confusa e fiera, nel cuore incerto dell'inverno.

Notte e mi piace ciò che è mormorato

Così mi piace. Un cuore non richiesto, un gesto gentile offerto con uguale slancio e spontaneità. Un grazie che scivola senza rumore e tu sai che devi solo ricambiare cento volte, perché hai visto il sorriso di chi ami accentuarsi.

In questo fracasso cosmico, forse persino comico, io sono rimasta così: che mi piace ciò che è mormorato. Suona meglio, più vero, forse più tuo.

Notte e mi piace ciò che è mormorato.

Cenno di esistenza

Gente convintissima di dover dare un robusto cenno della sua esistenza: ma prima, perché non pensare a vivere?

Trovato per sbaglio

Ti ho trovato per sbaglio, amato per convinzione e ogni giorno ti ritrovo, correggendo il mio errore e vedendo la saggezza Altrui.

Grata e felice, come solo mi sai rendere tu.

Il cielo blu e non vanitoso

Capisco, per un attimo, che il cielo non è vanitoso. Quando sfodera il suo blu più incantevole, abbracciato a una montagna spoglia. E pochi sono gli sguardi, in altro affaccendati, che si posano su di lui.

Lui è stupendo, ma non conta quanti lo ammirano. Non se ne accorge, e non perché chiuso in se stesso. Non lo so, lo sento, ed è più bello.

Il cielo non è vanitoso e io non lo ammiro mai abbastanza, per questo prima che per la sua bellezza.

Give a little bit - canzone per la notte

Si può dare un po' più di amore. E anche un po' più di vita. Guardare una persona con gli occhi solitari e prenderle una mano: sarai tu a essere meravigliato.

Amore e vita: il confine tra questi due doni, così felicemente confuso. Non chiedere la luna o di tenere ferma una stella.

Dammi solo un po' più di te, e io farò altrettanto. Magari anche prima.

Give a little bit, Supertramp, canzone per la notte.