martedì 3 febbraio 2015

Dialoghi reali - L'appuntamento con il marmista

Squilla il telefono, anzi fa quel rombo che tanto manda in bestia qualche mio collega.

- Buongiorno, sono X.

Il suo nome non mi dice assolutamente nulla, ma dissimulo, studiando inutilmente il numero sul display del cellulare: ma noi non avevamo un appuntamento alle 13.30?

Mio Dio spero proprio di no; sfoglio l'agenda e la memoria, va bene che invecchio, ma un appuntamento a quell'ora non mi risulta.

- Qui al cimitero.

Rassicurata dal luogo, dove non sono solita fissare appuntamento: signore, guardi che lei si sbaglia.

- Ma come no, ma lei non è il marmista?

Be', la testa dura ce l'ho, ma non mi sembra questa la nota caratteristica della professione, casomai del materiale.

- No signore, non sono il marmista.

- Mi scusi

Adesso mi sento in colpa io. Vedo il signore, triste e sconsolato al cimitero aspettando il marmista.

- Si figuri, buona giornata.

Vorrei sbattere la testa contro il muro, tanto è duro uguale: buona giornata che cosa, che è ad aspettare il marmista al cimitero.

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