sabato 21 marzo 2015

Notte come un piccolo (in)cosciente

Con la pioggia ogni tentazione di invidia scivola via ancora di più: anche quando incontro un essere nel quale vorrei trasmigrare, subito.

La chiesa è tiepida e le voci della preghiera non impediscono al bimbo in carrozzina di dormire, dormire profondamente. Il ciuccio sobbalza con delicatezza, unico movimento da ricercare nel sonno. Il mondo non è silenzioso, ma il neonato va avanti a dormire.

Vorrei essere incosciente come te, piccolo. O forse la tua coscienza avere. Quella di ciò che sei, e prima ancora di quanto sei protetto.

Notte come un piccolo (in)cosciente.

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