mercoledì 17 giugno 2015

Come se si dicessero le parole a caso

Come stai? Neanche ti rispondono. E ti chiamano come un funzionario, quando saresti una persona.  Neanche si scusano, se ti dissoci, perché va bene così.

Sai qual è il guaio. Che le parole si sentono, non si ascoltano, se non brandelli che si lasciano cadere distrattamente. E poi ci si abitua a questo: si ragiona come se le parole si dicessero a caso. Come se l'altro ti avesse rivolto una domanda per scherzo. Come se tu potessi decidere cosa ha un significato e cosa no per l'altro.

Questo delirio di onnipotenza, che non ti fa solo calpestare le parole, riflesso pallido tutto sommato, bensì la fragile umanità. 


2 commenti:

  1. Cerco di sentirmi bene anche se di tanto in tanto devo scrivere a anime si perdono in volo per la via della luce e dell'eterno... fuoco o riposo... senza paura!

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