giovedì 11 giugno 2015

Notte con lo sherry andaluso

Stiamo viaggiando nei vini, finché ci nominano lo sherry. Io lo voglio, tu ti stupisci. Non è da me, non da scozzese cocciuta che un giorno fece sentire schiacciato un amico a Edimburgo per una simile scelta.

Ma è uno sherry con scritta fatata, che mi riporta alla realtà. Jerez de la Frontera. La mia seconda mamma, o la mia mamma spagnola. Andalusa, prego. Anche quando si fece riportare alla sua terra (eppure, alla fine, scelse l'oceano, vero amore), ogni anno lei e Nanni mi mandavano una cartolina speciale: era quella degli auguri.

In un attimo, sono a quegli scritti, al mio primo disegno dedicato a lei, che conservò gelosamente. Alle telefonate della domenica mattina, che si sono interrotte solo pochi anni fa.

In un attimo, penso a quelli per i quali sono stata importante, che io lo volessi, lo meritassi, o no.

Guarda un po', cosa può fare uno sherry andaluso, a una cocciuta scozzese.

Io voglio bene a chi mi ha dato la vita. E a chi me l'ha addolcita, e ancora lo fa, a modo suo.

Notte, con lo sherry andaluso.

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