lunedì 6 luglio 2015

Notte e chissà se ci sono 40 gradi

Quando scendo dall'auto, sirena senza ritegno, sento che sto affondando. E quando vedo il display sulla fiera "Quaranta gradi" quasi mi congratulo con il mio sesto senso.

O primo. Oppure illusione ancora.

Perché chissà se ci sono quaranta gradi, chissà quando imperversano davvero e quando compaiono su uno schermo quasi per accontentarci.

Io lo so, quando non soffrivo ferocemente il caldo: quando non avevo rifugi illusori, sirene senza ritegno che mi conducevano a non saper più riconoscere le stagioni.

Allora, il caldo era caldo. E io ci stavo maledettamente bene.

Notte e chissà se ci sono quaranta gradi.

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