sabato 18 luglio 2015

Notte e le parole restano pietre

Ci vuole una filastrocca per chiamare il sonno. E in questo mondo social poco sociale me la ripeto.

Le parole non sono quella cosa che se la dice l'altro, è un bastardo, e tu invece gli stessi termini usi ed elevi. Le parole vengono dal cuore, o da un copione: ma con questo non diventano meno pietre.

E le parole non sono quella cosa che se la dico io bene, ma solo se l'ultima è mia, e la tua parola cosa sarà mai, perché se le parole le dico io si trasformano in rose.

No, se sono pietre, tali restano.

Alla fine, se devo proprio prenderle, preferisco sentirle pronunciare dalla parte dichiaratamente bastarda, piuttosto che da quella che si assume il ruolo di promotrice di civiltà.

Notte e le  parole restano pietre.


Nessun commento:

Posta un commento