domenica 20 dicembre 2015

Notte e non voglio più avere a che fare

Non mi sono potuta fermare quanto volevo, ma rifarei ogni strada di oggi cento volte. Rivivrei ogni istante condiviso e per ciascuno sono grata.

Ci siamo incontrati non per la formalità di auguri o esibirci con una foto su Facebook. Ma perché ci vogliamo bene. E anche solo parlarne mi suona un po' sciocco.

Più forte solo la voglia di esprimere riconoscenza. E ricordarmi ciò con cui non voglio avere più a che fare.

Adulti maldestramente vestiti di adolescenza, delirio social che mira a diventare l'unica realtà, luccichii per coprire il buio dentro, veleni riversati su di te da chi ascolta solo se stesso, progetti fatti nascere tutti insieme perché se ne beino pochi, usando gli altri come si può.

Oh no, ho già dedicato troppo tempo a un elenco che sembra non finire mai.

Ma mai abbastanza a coloro che con le loro luci e le loro ombre attraversano la mia vita, portando la bellezza di se stessi e sopportando il vuoto mio.

Ci sono molte cose che non sopporto più. Ma molte di più che mi rendono felice.

Notte e non voglio più avere a che fare.

1 commento:

  1. Sento il risentimento per una delusione di aspettative di amicizia di gruppo. Ne ho una discreta esperienza, soprattutto quando tu hai dato molto spontaneamente senza chiedere... Ma non desistere dal dare, ogni volta da capo, con la stessa generosità. Sarà l'autostima il medico curante, perché potrai sempre incontrare chi ti ha deluso con il sorriso della sincerità. Tuttavia considera i ripetenti come ombre da non renderti più curiosa come prima! Non esistono più. Ieri è stata una visita convincente allo stabilimento dei Fontaneto. Ti farò sapere! Anche G è stata positivamente convinta dei valori e bontà di quanto sanno fare. Meritano!

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