venerdì 11 marzo 2016

Notte ed è tutto abbastanza lontano da noi

Vago tra giornali alla ricerca di un perché, finché inciampo in un articolo. Parla del dolore, dell'umiliazione, della morte in una città del Sudan.

Sudan? Da quanto tempo leggo di un articolo sul Sudan? Conosco questa città? Pensa, era della speranza, ora della paura: così leggo.

L'articolo è del New York Times. Sì, di un giornale degli americani che se ne fregano del mondo, esistono solo loro. Infatti, tutti i giorni leggo sui siti europei della tragedia sudanese o di altri Paesi africani.

Fino alla fine del mondo, nei Paesi dove la guerra non c'è, secondo noi.

On paper, the war is supposed to be over.

Sulla carta. Ma nei cuori, nella carne, è in corso. Solo che a noi non frega un tubo. Perché non è qui tra noi, è in un angolo di pianeta, non importa quanto vicino. E' tutto abbastanza lontano da noi, se lo vogliamo.

Notte ed è tutto abbastanza lontano da noi.

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