sabato 23 aprile 2016

Don't jump to judge (non saltare nel giudizio)

Sai cosa significhi essere travolti da un dolore? Sai cosa significhi non poterlo combattere?

Io, fino a un certo  punto. Mi fido di Paul Stanley, che  - per poter continuare a stare sul palco e a vivere a modo suo, a modo nostro - si è fatto sostituire l'anca con la protesi. Tanti di noi, comodamente sul divano, ci borbottano, se non ridono su.

Com'è tragico invecchiare, quando tocca a te, anche solo diventare più fragili. Quando provi a ribellarti, come da contratto.

Non so cosa ti sia successo, Prince. So che quando parlottano, sento l'invito gentile di Paul Stanley.

DON'T JUMP TO JUDGE.

Non affrettatevi a giudicare, un salto che toglie ossigeno alla mente.

Provate a soffrire, se ne avete il coraggio.

Oppure tacete: anche questo, ai nostri tempi, è coraggioso. Di fronte alla scomparsa di un artista e alla sofferenza di un uomo.

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