martedì 21 giugno 2016

Il pino che sussurra ai palazzi

Dal finestrino del treno scorgo un groviglio di palazzi. Poi finalmente una raffica dolce di piante elevate che sembra proclamare la liberazione.

I condomini si attenuano o si mettono in riga, come due gemelli diligenti e cresciuti troppo in fretta. Ma  sono separati da un pino che ha avuto più pazienza. Si è riparato sotto la loro ombra e oggi restituisce il favore con dolcezza, non dimenticandosi di alcun piano.

Premiato, perché cresce ancora oltre i gemelli di cemento. Per sussurrare meglio anche agli angeli.

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